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Storie del Cielo
Forse ci sei capitato per caso, oppure sei qui perché mi conosci. In ogni caso, grazie per il tuo passaggio. E già che sei qui, ne approfitto per dirti qualcosa di me.
Devi sapere che lo spettacolo del cielo notturno tempestato di stelle ha sempre suscitato in me una riverente contemplazione, ma solo in prossimità della scelta universitaria ho scoperto l’esistenza della Facoltà di Astronomia! Ma partiamo dall'inizio.
Quella che vedi nella foto è la via dove sono nata. Beh sì, circa... con un pizzico di magia ;) Comunque è proprio così: la mia prima casa, dove ho abitato fino a 9 anni, è stata quella di Viale Galileo Galilei a Mantova e il mio palazzo è uno degli ultimi sulla destra. Mi piace pensare che Galileo, senza che me ne rendessi conto, mi abbia ispirato facendo sì che un giorno avrei scelto di studiare anch'io l'Universo. Dico "senza che me ne rendessi conto" perché come ti dicevo, fino allo scoccare della fine della V Liceo, l'Astronomia non mi era mai nemmeno passata per la testa, quasi ne ignoravo l'esistenza. Ma una calda sera di giugno, nei giorni degli esami di maturità, ero sul mio balcone al primo piano della casa in cui mi ero trasferita, ancora dibattuta su quale facoltà scegliere quando, alzando gli occhi, vidi qualche stella brillare timidamente nel cielo di città. A quel punto, col cuore che accelerava inaspettatamente i suoi battiti, capii con assoluta certezza che cosa volevo studiare e, ripescato in fretta il fascicolo con la presentazione delle facoltà universitarie che tutti gli studenti ricevono in V superiore, ebbi la conferma che potevo!
Insomma nel nome della strada in cui nacqui c'era a mia insaputa una parte del mio destino, quella più piccola nella vita di tutti i giorni, ma la più bella e importante nella mia esistenza.
Oggi sembra impossibile che non sapessi della scienza astronomica come percorso di studio: le librerie hanno reparti dedicati, il telegiornale riserva almeno un servizio alla settimana a una notizia spaziale, per non parlare di internet. Ma il tempo in cui scelsi Astronomia io, era molto diverso da oggi.
Era il lontano 1991 e innanzitutto internet non esisteva e poi sia la scuola che i mass-media, di Astronomia praticamente non parlavano; ricordo che era Piero Angela che sporadicamente dedicava alla scienza del Cosmo qualche puntata del suo Quark, affascinandomi ogni volta. Anzi, se Galileo mi ha ispirato a mia insaputa, Piero Angela fin dalle elementari, mi ha sempre instillato un desiderio di seguire le sue orme e mi ha guidato in sottofondo nel mio percorso di studi.
D’altro canto, sempre al tempo, la mia piccola città di Mantova non offriva iniziative nel settore, se non un po' distanti per me. Per questo fino alla V liceo non presi in considerazione l’Astronomia come oggetto di studio.
Il boom di questa affascinante scienza si è avuto però più o meno subito dopo, grazie al crescente interesse mostrato da televisione ed editoria nel settore, tanto che se nel novembre 1991 ci iscrivemmo in 60 alla Facoltà di Astronomia, l’anno successivo gli iscritti salirono a ben 400! Questa almeno era la voce che circolava e, considerato che generalmente terminava il percorso universitario il 30% degli iscritti del primo anno, la cifra non è lontana dalla realtà. Nel marzo del 1999 ho conseguito la laurea in Astronomia presso l’Università di Bologna.
Nel 2001 mi sono iscritta all’Associazione Astrofili Bolognesi dove, per un caso fortuito, mi è stato chiesto di affiancare Fabio Muzzi nella presentazione di un appuntamento mensile riservato ai Soci, chiamato Il Cielo del Mese. Il primo lunedì di ogni mese, Fabio illustrava da un punto di vista tecnico-scientifico gli eventi e gli oggetti astronomici del mese appena iniziato e, a seguire, io narravo il racconto mitologico associato alle costellazioni coinvolte.
L’approccio assolutamente non scientifico e per me del tutto nuovo nei confronti dell’Astronomia, mi ha in poco tempo appassionato a tal punto da spingermi a estendere i miei studi anche alla storia della civiltà greca nei suoi vari ambiti (storia, letteratura, teatro, archeologia, ecc.) alla ricerca delle origini della cultura occidentale.
Ringrazio quindi i soci dell’AAB che, inconsapevolmente, mi hanno portato a intraprendere un viaggio inaspettato e “mitico” in un passato antichissimo e quanto mai fecondo della storia dell’umanità.
Dedico a Fabio il mio contributo al sito del Gruppo Astrofili Giardini Margherita, voluto in seguito alla sua prematura scomparsa nel maggio del 2006. Fabio era una persona estremamente raffinata e gentile che con la sua immensa e appassionata conoscenza dell’Universo mi ha insegnato tanto. Attraverso il suo esempio, vorrei regalare a tutti i visitatori del sito una piacevole lettura e magari incuriosirli su quelle storie che silenziose percorrono il cielo sopra di noi da millenni.
Ilaria