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Il Cielo di Dicembre 2024

 

 

in parole...

Sole | Luna | Pianeti | Costellazioni | Passaggi della ISS | Fenomeni del mese: sciame meteorico delle Geminidi (13-14/12) e solstizio d'inverno (21/12)

... e in numeri

Sole | Luna | Pianeti | Calendario dei principali fenomeni celesti di dicembre 2024 | Passaggi della ISS

 

Il cielo di dicembre 2024I dati si riferiscono alla latitudine di:
BOLOGNA: Lat 44° 30' 27" N, Long 11° 21' 5" E

 

Gli orari sono espressi in tempo civile locale.

-- Immagine: www.heavens-above.com/ --

 

Panoramica

 

Sole

-- Immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Garan_Sunrise.jpg --

Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 40 secondi ogni giorno, così che alla fine del mese sorge 20 minuti più tardi rispetto al 1° dicembre.

 

-- Immagine: https://unsplash.com/photos/byqgHC0XFME, Photo by Jason Blackeye on Unsplash --

Il tramonto invece anticipa mediamente di 16 secondi ogni giorno fino al 10 dicembre, mentre ritarda in media di 30 secondi nei giorni successivi; alla fine del mese il Sole scende sotto l’orizzonte 9 minuti più tardi rispetto al 1° dicembre.

Al termine dei 31 giorni del dodicesimo mese dell’anno, abbiamo 11 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 9h05m il 1° dicembre, di 8h51m il 15 dicembre e di 8h54m il 31. 

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Luna

Il cielo di dicembre 2024 

-- Immagine: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it  

Il ciclo lunare parte domenica dicembre con la Luna in fase nuova; domenica 8 va al primo quarto, mentre domenica 15 diventa piena; domenica 22 va all’ultimo quarto, mentre chiude il mese lunedì 30 tornando nuova.
Giovedì 12 la Luna va al perigeo, il punto della sua orbita più vicino alla Terra, mentre martedì 24, passa all’apogeo, il punto più lontano.
Vediamo ora gli appuntamenti della Luna con stelle, ammassi e pianeti osservabili nel momento in cui si verificano, mentre per l’elenco completo degli eventi si rimanda al calendario a fine pagina.
Dopo il tramonto di venerdì 13 in direzione est, possiamo vedere la Luna, ormai quasi piena, in una stretta congiunzione con l’ammasso aperto delle Pleiadi. Martedì 17 va invece in congiunzione con Polluce, l’astro più brillante dei Gemelli, e possiamo vedere la coppia o prima dell’alba a ovest, quando la Luna sta raggiungendo la stella, oppure dalle 19.30 a est, quando l’ha già superata. La mattina seguente, giovedì 5, prima dell’alba possiamo osservare a sud-ovest un interessante raggruppamento formato dalla Luna che volge la sua porzione ampiamente illuminata a Marte, un paio di gradi più a est, e all’ammasso del Presepe, più a sud-est di Marte di circa 2,5°. Prima dell’alba di venerdì 20 la Luna, vicina all’ultimo quarto è visibile a sud-ovest in congiunzione con Regolo, la stella principale del Leone, mentre martedì 24, quando è all’apogeo e inizia ad assottigliarsi in una falce, si trova nella Vergine dove alla sera va in congiunzione con Spica; a coppia è visibile prima dell’alba con lo spicchio illuminato della Luna rivolto verso la stella. Molto suggestivo e raro è il raggruppamento di sabato 28 alle 6.45, quando la Luna rivolge il suo sottilissimo bordo di luce verso Antares, qualche grado più sotto, mentre più a est brilla Mercurio, spesso inafferrabile, che a quell’ora è 5° sopra l’orizzonte.
Il cielo di dicembre 2024 
Il cielo di dicembre 2024
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it  --

 

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Pianeti

Il cielo di dicembre 2024 

-- Immagine: www.storiedelcielo.it --

I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.

Dei quattro pianeti principali, Venere guadagna in luminosità e possiamo osservarlo sempre più a lungo fra le stelle della sera in direzione sud-ovest. Lo stesso vale per Marte la cui luce è sempre più intensa e insieme a Venere conclude il mese al massimo splendore dell’anno lasciandosi vedere sempre per quasi tutta la notte. Giove non è da meno e anzi in dicembre si aggiudica il primato per presenza nel firmamento perché il 7 va all’opposizione e possiamo così osservarlo dal tramonto all’alba al massimo della sua luminosità. Saturno invece, sempre più lontano dalla Terra, si spegne e si riduce gradualmente; al tramonto appare già nel settore sudoccidentale del cielo dove possiamo osservarlo al massimo fino a mezzanotte.

Il cielo di dicembre 2024Venere è la “stella della sera”. Sotto l’identità di Vespero appare luminosissimo al tramonto in direzione sudoccidentale. La sua luminosità che il 1° dicembre è di -4,17 magnitudini, arriva a -4,43 il 31, giorno in cui è al massimo splendore dell’anno e alla minima distanza dalla Terra del 2024, pari a 112.370 milioni di chilometri. Possiamo osservarlo in tutta la sua magnificenza fino a tre ore dopo il tramonto nella costellazione del Sagittario e dal 6 in quella del Capricorno con un diametro apparente che nell’arco del mese sale da 17,21” a 22,14”. Dopo il tramonto di mercoledì 4 a sud-ovest, Venere si offre in una pittoresca congiunzione con la Luna che offre al pianeta la sua sottile falce illuminata al 12%.
 
Il cielo di dicembre 2024Marte è un altro pianeta che come Venere, inizia a entrare nel pieno del suo fulgore. Se a inizio dicembre è un punto fra le stelle del Cancro di magnitudine -0,52, alla fine si illumina fino a -1,23 magnitudini, raggiungendo il massimo splendore dell’anno. Marte si sta avvicinando alla Terra e lo vediamo come un dischetto di diametro angolare crescente che da 11,63” iniziali, a fine mese arriva a 14,21”. Si staglia nettamente nel firmamento aggiungendosi, insieme a Giove, alle stelle invernali più luminose che brillano nei paraggi, come Polluce, Capella, Betelgeuse, Rigel, Sirio e Procione. Marte anticipa gradualmente la sua levata alle ore del tardo pomeriggio e rimane visibile fino al sorgere del Sole. Prima dell’alba di mercoledì 18, in direzione ovest, possiamo vederlo prossimo alla congiunzione con la Luna la quale volge al pianeta, che brilla un paio di gradi più a est, la sua ampia porzione illuminata al 91%. Circa 2° a est di Marte riluce invece l’ammasso aperto del Presepe (M44) e si forma così un originale raggruppamento.
 
Il cielo di dicembre 2024Giove domina glorioso sulla volta celeste. Splende nella costellazione del Toro dal tramonto all’alba grazie all’opposizione che tocca sabato 7 dicembre raggiungendo una magnitudine di -2,81 e dimensioni apparenti di ben 48,21”. Insieme a Marte si trova nella regione celeste più densa di stelle brillanti come Capella, Betelgeuse, Rigel, Sirio e Procione, oltre alla vicina Aldebaran. La sera di sabato 14 in direzione est, Giove splende 5,5° a sud della Luna ormai pressoché piena con cui è in congiunzione.
 
Il cielo di dicembre 2024Saturno appare dopo il tramonto già nella metà sudoccidentale del cielo. Ha magnitudine 1,0 e dimensioni apparenti di 17”. Anche se accorcia progressivamente la sua permanenza sopra l’orizzonte, lo vediamo sempre almeno fino alle 22.00. E’ stabile nell’Aquario e possiamo vederlo insieme a Venere che ritarda giorno dopo giorno il suo tramonto. I due pianeti in particolare si stanno avvicinando reciprocamente e saranno in congiunzione a gennaio. In dicembre invece Saturno si offre in una suggestiva congiunzione con la Luna domenica 8, quando il nostro satellite inaugura il primo quarto e volge a Saturno la sua metà illuminata. Alle 18.00 circa la coppia culmina.
 
Il cielo di dicembre 2024Dei pianeti osservabili al telescopio Urano dopo l’opposizione di novembre continua a vedersi per quasi tutta la notte. Si presenta con magnitudine 5,64 che a fine dicembre sale a 5,68, segno che si sta gradualmente spegnendo. Il pianeta si sta allontanando dalla Terra e in dicembre percorrerà 39 milioni di chilometri, una distanza che riduce le sue dimensioni angolari di 5 secondi d’arco, passando da 3,79” a 3,74”. Urano si trova nel Toro insieme a Giove, ma il 29 si trasferisce nell’Ariete. Venerdì 13 mattina la Luna va in congiunzione col pianeta e possiamo vedere la coppia dopo il tramonto a est, col nostro satellite quasi a contatto con le Pleiadi, con cui è in congiunzione, e ormai tondeggiante una decina di gradi più a est di Urano.
 
Il cielo di dicembre 2024Nettuno si trova circa 15° più a est di Saturno ed è anch’esso sulla via del tramonto. Al calar del Sole è già prossimo a transitare e dobbiamo dunque seguirlo mentre scende lungo l’orizzonte occidentale nella costellazione dei Pesci dove è stabile. Lo vediamo al massimo fino alla mezzanotte e mezza con magnitudine media di 7,77 in aumento e dimensioni apparenti medie di 2,29” in calo.
 
Il cielo di dicembre 2024Mercurio si trova nella costellazione dell’Ofiuco fino al 10 quando entra nello Scorpione dove rimane fino al 22 per poi tornare nell’Ofiuco. Non è visibile fino alla terza decade di dicembre perché venerdì 6, oltre ad andare al perielio, va in congiunzione inferiore e si presenta così in fase nuova. Il giorno di Natale, mercoledì 25 invece raggiunge la massima elongazione ovest, ovvero la massima distanza prospettica dal Sole in direzione occidentale, che questo mese è di 22,1°. In questa circostanza, grazie anche a una discreta inclinazione dell’eclittica, si lascia osservare con un certo agio prima dell’alba a sud-est. Già venerdì 20 possiamo vederlo per una mezz’ora, fra le 6.30 e le 7.00, con magnitudine -0,31 e diametro angolare 7,41” e al telescopio in particolare, possiamo ammirarne la fase che ce lo offre al primo quarto. Un'altra occasione che merita attenzione è durante il crepuscolo nautico di sabato 28 dicembre, dunque attorno alle 6.45, quando si trova in un raggruppamento con Antares e una sottile falce di Luna calante che volge il suo bordo al 7,4% verso Antares, poco più a sud-est, e a Mercurio più a est di altri 7°, ma inconfondibile con la sua magnitudine di -0,35. La visione richiede l’orizzonte sudorientale libero da ostacoli perché la triade si trova a  4- 6° di altezza.
 
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it --

 

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Costellazioni

Il cielo di dicembre 2024 

Le costellazioni che culminano in dicembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono l’Ariete, Perseo e l’Eridano.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 dicembre, mentre la figura qui sotto mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 del 1° dicembre alle 23.00 del 31.

-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --

 

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Passaggi della ISS

Il cielo di dicembre 2024In dicembre la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra le nostre teste nelle ore di buio 33 volte. I passaggi avvengono dopo il tramonto fino al 4 dicembre e riprendono il 13 prima dell’alba. Con la premessa di verificare gli orari esatti a poche ore dall’evento, i passaggi notevoli per durata e luminosità, sono i seguenti.
Attorno alle 17.45 di lunedì 2, la ISS con magnitudine -3,3 è visibile per quasi sette minuti fra le costellazioni della Corona Boreale, di Ercole, della Lira, del Cigno dove sfiora Albireo, di Pegaso, dei Pesci e della Balena. Sempre per quasi sette minuti, rivediamo la Stazione Spaziale ancora più luminosa con -3,7 magnitudini domenica 15 attorno alle 7.00, quando attraversa il Leone nei pressi di Regolo, i Cani da Caccia, lo spazio fra il Grande Carro e il Bootes, Ercole e la Lira dove sfiora Vega. Martedì 17 sempre attorno alle 7.00, la ISS è di magnitudine -3,4 e in sei minuti e mezzo percorre il cielo fra le costellazioni dela Cane Minore vicino a Procione, dei Gemelli fra Castore e Polluce, dell’Orsa Minore dove incrocia la stella Polare, del Drago e del Cigno. Venerdì 27 con magnitudine -3,1 la Stazione Spaziale è visibile per circa sei minuti di nuovo attorno alle 7.00 e stavolta si muove fra le costellazioni dell’Auriga, dell’Orsa Minore dove sfiora la stella Polare, del Drago e, dopo essere passata vicino a Vega nella Lira, tramonta fra le stelle dell’Ofiuco. Sempre attorno alle 7.00 di domenica 29 infine, la ISS è al massimo della luminosità con -3,8 magnitudini e impiega sei minuti per attraversare il cielo passando nei Gemelli, nell’Orsa Maggiore, nel Bootes e nell’Ofiuco.
Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html

 

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Fenomeni del mese

 

Notte fra venerdì 13 e sabato 14 dicembre: sciame meteorico delle Geminidi 

Il cielo di dicembre 2024Se le Geminidi capitassero in estate, supererebbero per spettacolo e forse anche per popolarità, le Perseidi. Si tratta infatti di uno sciame meteorico più abbondante delle già copiose stelle cadenti d’agosto: fino a 120 meteore all’ora contro le 100 delle Perseidi. Ma Le Geminidi arrivano alle porte dell’inverno, hanno il loro picco d’intensità a metà dicembre e sono così penalizzate dalla stagione fredda e da condizioni meteorologiche più precarie.
A proposito dell’abbondanza delle scie luminose, le cosiddette meteore, è bene spendere qualche parola dato che si tratta in realtà di valori puramente teorici. Il picco di intensità di uno sciame meteorico viene indicato con la sigla ZHR, ovvero Zenith Hourly Rate, in italiano Tasso Orario Zenitale e corrisponde al numero massimo “teorico” di meteore che un osservatore potrebbe vedere quando ha il radiante allo zenith. Il radiante è il punto da cui sembrano provenire le scie luminose e a seconda della costellazione in cui cade, dà il nome allo sciame. Quello delle Geminidi si trova nei Gemelli e più precisamente nei pressi di Castore, a 7h24m di ascensione retta e 32,3°N di declinazione. Lo ZHR è un valore teorico perché presuppone un cielo “ideale”, come essere immersi in un buio completo, avere il radiante esattamente allo zenith (cosa non sempre possibile), e una visione simultanea a 360° della volta celeste, irraggiungibile per i nostri occhi che hanno ciascuno un campo visivo di circa 120-200°, che si riduce a 40-60° come visione centrale. Il numero massimo reale di meteore all’ora è quindi più basso, ma anche secondo le stime peggiori (5 volte inferiore), nel caso delle Geminidi avremmo comunque la possibilità di vederne fino a 24 all’ora, una quantità di tutto rispetto.
All’origine delle Geminidi non c’è una cometa ma un asteroide, 3200 Phaethon, che passa al perielio circa ogni anno e mezzo. Secondo un recente studio condotto dalla Parker Solar Probe della NASA, sembra che la regione detritica da cui si è originato lo sciame, sia riconducibile a un violento impatto avvenuto nel passato con un asteroide più piccolo, piuttosto che ai diversi passaggi al perielio.
Il picco delle Geminidi cade nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 dicembre e quest’anno è il giorno che precede la Luna piena. Il nostro satellite infatti, che il 14 è al 97% di illuminazione, rende difficoltosa l’osservazione delle Geminidi per via del chiarore che produce. La Luna anticipa il radiante, il quale culmina verso le 2.15 di notte, e tramonta verso le 7.00, quando siamo già vicini al crepuscolo civile. Le Geminidi sono comunque uno sciame attivo dal 19 novembre al 24 dicembre e, meteo permettendo, potremmo provare a catturarne qualcuna qualche giorno prima del picco; martedì 10 per esempio, la Luna tramonta attorno alle 2.00 quando il radiante culmina e abbiamo così a disposizione le ore vicine all’alba, che sono anche le più indicate per osservare le stelle cadenti.
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it -- 

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Sabato 21 dicembre: solstizio d’inverno

Il cielo di dicembre 2024L’inverno fa il suo ingresso alle 10.20 di sabato 21 dicembre quando il Sole, visto dall’emisfero boreale, si trova nel punto più basso della sua orbita, il solstizio invernale, situato a –23°27’ di declinazione.
Lungo il Tropico del Capricorno, il parallelo terrestre dell’emisfero australe di latitudine equivalente (–23°27’), il Sole culmina allo zenith e inizia l’estate col giorno più lungo dell’anno in termini di luce. Noi al contrario, sperimentiamo il giorno più corto, con la nostra stella che rimane sopra l’orizzonte per circa nove ore, poco più di 1/3 della giornata. Conseguentemente nel giorno del solstizio d’inverno abbiamo la notte più lunga dell’anno o per meglio dire, “le” notti più lunghe dell’anno, perché la parola “solstizio” deriva dal latino “Sol sistit” che significa “il Sole si ferma”: la nostra stella infatti impiega qualche giorno prima di risalire l’eclittica – cioè di guadagnare in declinazione – e ci dà l’impressione di rimanere ferma in cielo. Le nove ore di luce (o le quindici di buio) durano così una decina di giorni e si distribuiscono a cavallo del 21 dicembre. Alla latitudine di Roma per esempio, le 9h8m di luce del 21 dicembre si iniziano ad avere il 16 e si protraggono fino al 26. Quel che determina la data del solstizio – quest’anno il 21 dicembre – è il giorno in cui il Sole assume la declinazione minima di –23°27’.
Dire però che il solstizio d’inverno è il giorno più buio dell’anno, non significa che il Sole sorge col massimo ritardo e tramonta col massimo anticipo come potremmo aspettarci. Per questi due momenti infatti dobbiamo tenere conto della durata del giorno civile rispetto a quella del giorno solare. Il giorno civile è quello segnato dai nostri orologi e per semplicità è tarato a 24 ore esatte, dove con questo tempo si indica l’intervallo fra un mezzogiorno e il successivo, essendo quest’ultimo il momento in cui il Sole passa sul meridiano, ovvero raggiunge la massima altezza in cielo; il giorno solare è invece il tempo “realmente” impiegato dal Sole per tornare al meridiano, tempo che a causa dell’orbita ellittica della Terra e dell’inclinazione del suo asse, raramente è di 24 ore esatte, di fatto solo pochi giorni all’anno. Attorno al solstizio d’inverno in particolare, il giorno solare è alla durata massima e sfora le 24 ore “civili” di 29 secondi; conseguentemente l’alba e il tramonto ritardano rispetto a quando i giorni solari sono più brevi, ovvero nei giorni che precedono e seguono il periodo del solstizio. Ecco perché il tramonto più anticipato dell’anno avviene prima del solstizio. L’alba invece continua a ritardare finché la durata del giorno solare si mantiene sui valori massimi, i quali arrivano anche ben oltre il 21 dicembre ed ecco perché l’alba più tardiva si verifica dopo il solstizio d’inverno. In quale giorno invece avvengono i tramonti più precoci e le albe più tardive, dipende dalla latitudine del luogo.
Alla latitudine di Roma per esempio, nel giorno del solstizio d’inverno il Sole sorge alle 7.34 e tramonta alle 16.42, ma il giorno in cui sorge più tardi di tutto l’anno è il 30 dicembre (alle 7.38), mentre quello in cui tramonta prima è il 2 (alle 16.39).


E infine, parlando di durata del dì e della notte, per noi italiani sorge spontanea una domanda: se il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno, come mai si dice “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”? Bisogna allora sapere che il detto ha origini medievali quando il calendario in vigore era quello giuliano, voluto da Giulio Cesare nel 46 a.C. e che introduceva gli anni bisestili per compensare la durata dell'anno solare (il tempo realmente impiegato dal Sole per tornare al punto vernale) che è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi; negli anni infatti si produceva uno sfasamento significativo, specialmente per quel che riguardava le date degli equinozi e dei solstizi. Dato che 5h48m46s equivalgono all'incirca a 6 ore, in quattro anni si sarebbero accumulate le 24 ore in più che l'anno bisestile va a recuperare. Tuttavia gli 11 minuti e 14 secondi mancanti al raggiungimento delle 6 ore di arrotondamento, nei secoli si sarebbero percepiti e infatti a un certo punto, nel Medioevo, il solstizio cadeva più vicino al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, che non al 21.
L'introduzione del calendario gregoriano nel 1582 ha poi corretto anche questo sfasamento ponendo una clausola alla regola dell'anno bisestile, ovvero che in corrispondenza dell'inizio del secolo, l'anno bisestile viene saltato. Un'ulteriore eccezione ha poi corretto ancora il conteggio lasciando bisestili quegli anni di inizio secolo divisibili per 400. In ogni caso a partire dal calendario gregoriano, il detto popolare non è più vero se non per il tramonto anticipato del Sole. 

Il cielo di dicembre 2024
Il cielo di dicembre 2024
 -- Immagini:  https://globalnews.ca/news/3641908/earth-overshoot-day-2017/ | www.vialattea.net --

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Dati osservativi

 

 Sole

ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA                               
 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
 DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR
Sorge 07.31 07.32 07.33 07.34 07.35 07.36 07.37 07.38 07.39 07.40 07.41 07.42 07.43 07.43 07.44 07.45 07.46 07.46 07.47 07.47 07.48 07.48 07.49 07.49 07.50 07.50 07.50 07.50 07.51 07.51 07.51
Tramonta  16.36 16.36 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.34 16.34 16.34 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.36 16.36 16.36 16.37 16.37 16.38 16.38 16.39 16.39 16.40 16.41 16.41 16.42 16.43 16.44 16.45
Ore luce al giorno 09.05 09.04 09.02 09.01 09.00 08.59 08.58 08.56 08.55 08.54 08.54 08.53 08.52 08.52 08.51 08.51 08.50 08.50 08.50 08.50 08.50 08.50 08.50 08.50 08.50 08.51 08.51 08.52 08.52 08.53 08.53
-- Fonte: USNO Data Services --

 

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 Luna

  FASI LUNARI
  Nuova Primo Quarto Piena Ultimo Quarto Nuova
 
  1
Dicembre
8
Dicembre

15
Dicembre

22
Dicembre

30
Dicembre

Ora fase 07.21 16.26 10.02 23.18 23.27
Sorge 08.00 12.41 16.17 24.18 07.53
Tramonta 16.17 24.14 08.10 12.02 15.53
 -- Fonte: USNO Data Services --

 

  PERIGEO E APOGEO LUNARI
 

Perigeo

Apogeo

 
  12
Dicembre
24
Dicembre
Ora 14.17 08.24
Distanza 365.358 km 404.484 km
 -- Fonte: astronomia.cloud –-

 

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 Pianeti

VENERE 

 1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Sagittario Capricorno Capricorno
Sorge  10.53 10.46 10.25
Transita  15.14 15.26 15.32
Tramonta  19.35 20.06 20.40
Magnitudine  -4,17 -4,28 -4,42
Diametro  17,21" 19,17" 22,14"
Percentuale illuminata  67% 63% 56%
Distanza dalla Terra al transito  0,970 UA 0,870 UA 0,754 UA
Visibilità indicativa del pianeta  Per due ore e mezza dopo il tramonto Per quasi tre ore dopo il tramonto Per più di tre ore dopo il tramonto
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.heavens-above.com --

 

MARTE

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Cancro Cancro Cancro
Sorge 

20.32

19.33 18.08
Transita  04.09 03.13 01.56
Tramonta  11.41 10.49 09.40
Magnitudine  -0,52 -0,80 -1,23
Diametro  11,63" 12,95" 14,21"
Percentuale illuminata  93% 96% 99%
Distanza dalla Terra al transito  0,805 UA 0,723 UA 0,659 UA
Visibilità indicativa del pianeta  Dalle 21 circa all’alba (10H) Dalle 20 circa all’alba (oltre 11H) Dalle 18.30 circa all’alba (quasi 13H)
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.nasa.gov/feature/how-the-webb-telescope-will-explore-mars --

 

GIOVE

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Toro Toro Toro
Sorge  16.57 15.54 14.44
Transita  00.38 23.30 22.19
Tramonta  08.14 07.10 05.58
Magnitudine  -2,81 -2,80 -2,74
Diametro  48,15" 48,04" 47,05"
Percentuale illuminata  100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito  4,094 UA 4,104 UA 4,190 UA
Visibilità indicativa del pianeta  Dal tramonto all’alba (13,5H) Dal tramonto all’alba (quasi 14H) Dal tramonto fin quasi all’alba (oltre 12H)
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.nytimes.com/2022/08/23/science/james-webb-telescope-jupiter-galaxies.html --

 

SATURNO

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Aquario Aquario Aquario
Sorge  13.02 12.08 11.07
Transita  18.30 17.37 16.38
Tramonta  23.59 23.07 22.09
Magnitudine  0,95 1,00 1,06
Diametro 17,42" 17,01" 16,59"
Percentuale illuminata  100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito  9,539 UA 9,770 UA 10,020 UA
Visibilità indicativa del pianeta Dal tramonto fin quasi a mezzanotte (6,5H) Dal tramonto alle 23 circa (quasi 6H) Dal tramonto alle 22 circa (4,5H)
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html --

 

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Calendario dei principali fenomeni celesti di dicembre 2024

GIORNO ORA EVENTO
DOM 1 07.21 Luna nuova
    23.18 Mercurio al nodo ascendente
MER 4 18.18 Saturno in quadratura orientale
    23.40 Congiunzione Luna – Venere 2,3°S, visibile dopo il tramonto a sud-ovest
GIO 5 23.55 Mercurio in fase nuova
VEN 6 03.10 Mercurio in congiunzione inferiore
    15.22 Mercurio al perielio (0.307 UA)
SAB 7 00.40 Marte stazionario moto retrogrado
    21.18 Giove all’opposizione
DOM 8 09.54 Congiunzione Luna – Saturno 0,3°N, visibile dopo il tramonto a sud
    16.26 Luna al primo quarto
LUN 9 10.17 Congiunzione Luna – Nettuno 0,8°N, visibile dopo il tramonto a sud-est
GIO 12 14.17 Luna al perigeo (365.358 km)
VEN 13 10.32 Congiunzione Luna – Urano 4,4°N, visibile dopo il tramonto a est
    18.47 Congiunzione Luna – Pleiadi 0,1°N, visibile dopo il tramonto a est
SAB 14 00.34 Sciame meteorico delle Geminidi (ZHR 120)
    20.41 Congiunzione Luna – Giove 5,5°N, visibile a est
DOM 15 10.02 Luna piena
    22.14 Mercurio stazionario moto diretto
MAR 17 13.48 Congiunzione Luna – Polluce 2,1°S, visibile prima dell’alba a ovest o dalle 19.30 a est
MER 18 05.00 Raggruppamento Luna, Marte e Presepe (M44), visibile a sud-ovest
    09.47 Congiunzione Luna – Marte 0,9°N, visibile prima dell’alba a ovest o dalle 20.30 a est
    13.13 Congiunzione Luna – Presepe 3,0°N, visibile prima dell’alba a ovest o dalle 20.30 a est
    16.29 Nettuno in quadratura orientale
VEN 20 07.18 Congiunzione Luna – Regolo 2,4°N, visibile prima dell’alba a sud-ovest
    15.23 Mercurio al primo quarto
SAB 21 10.20 Solstizio d’inverno
DOM 22 23.18 Luna all’ultimo quarto
MAR 24 08.24 Luna all’apogeo (404.484 km)
    21.11 Congiunzione Luna – Spica 0,2°N, visibile prima dell’alba a sud
MAR 25 03.22 Mercurio alla massima elongazione ovest (22.1°)
SAB 28 06.45 Raggruppamento Luna, Antares e Mercurio, visibile a sud-est
    16.17 Congiunzione Luna – Antares 0,1°S, visibile prima dell’alba a sud-est
LUN 30 23.27 Luna nuova
MAR 31 18.45 Venere al maggior splendore dell’anno (m -4,43)
    23.07 Marte al maggior splendore dell’anno (m -1,23)
    23.29 Venere alla minima distanza dalla Terra dell’anno (112.370 Mkm = 0,751 UA)
-- Fonte: astronomia.cloud | Stellarium

 

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 Passaggi della ISS

Il cielo di dicembre 2024In tabella si segnalano i passaggi della ISS a intervalli di un'ora e mezzo.
Gli orari esatti dei transiti possono essere verificati registrandosi sul sito www.heavens-above.com oppure osservando la posizione in tempo reale sul sito http://www.n2yo.com/.
Le scritte evidenziate indicano i transiti più brillanti della Stazione (m > -3,0), mentre quelle in corsivo indicano i passaggi più lunghi (> 5 minuti).

Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html

 

Fascia oraria    PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS)
 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR
04.30-06.00  - - - - - - - - - - - - - - ISS - ISS ISS ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS
06.00-07.30 - - - - - - - - - - - - ISS  ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS
17.30-19.00 ISS ISS ISS ISS - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
-- Fonte: Heavens-Above, epoca 18/11/2024 --

 

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