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PESCI
Pisces, Piscium
Psc
La costellazione dei Pesci e la sua rappresentazione mitologica.
Immagine: www.stellarium.org
I Pesci sono una costellazione ricca di stelle – sono una ventina quelle principali – ma sono tutte poco brillanti, principalmente di quarta magnitudine e disseminate su uno spazio celeste molto ampio. Siamo dinanzi alla 14ma costellazione più grande delle 88 esistenti e le sue stelle si distribuiscono negli 889 gradi quadrati di cielo in una sorta di grande V alla cui estremità occidentale un gruppetto di cinque stelle si raccoglie nella figura chiusa di un pentagono. Proprio questo disegno di dimensioni contenute può fare da base per ricostruire il tracciato di stelle, le più luminose delle quali sono soltanto due e anch’esse quasi di quarta magnitudine. Focalizzato il quadrato di Pegaso, basta considerare i due vertici meridionali rappresentati da Alpha e Gamma Pegasi. Scendendo di una decina di gradi, si nota una sorta di ovale poco schiacciato fatto di cinque stelle. La più luminosa di esse è Gamma Piscium che è anche la più brillante della costellazione con 3,70 magnitudini. Da quel circolo di stelle, retrocedendo verso est, si apre il ventaglio della costellazione, il cui punto di raccordo è in Alpha Piscium, la stella più orientale di magnitudine 4,10, mentre salendo verso nord si incontra Eta Piscium, la seconda per splendore con 3,80 magnitudini; il percorso termina con Sigma Piscium, un astro appena accennato con le sue 5,50 magnitudini a poca distanza da Beta Andromedae.
Circa 10° a sud di Alpha e Gamma Pegasi, si trova il piccolo circolo di stelle che costituisce l’estremità occidentale dei Pesci, da cui retrocedere verso est per ricostruire la forbice in cui si apre la costellazione.
Immagine: www.stellarium.org
La figura della costellazione è indubbiamente bizzarra, perché si vedono due pesci le cui code sono legate a due cordicelle unite a un’estremità. Insomma, sono due pesci al guinzaglio!
Sigma Piscum è la prima stella a levarsi nell’anno. La sua levata eliaca avviene con l’inizio del mese di marzo, dopodiché alla costellazione occorrono quasi tre mesi per portare sopra l’orizzonte tutte le sue stelle. Sul finire di maggio sorge per la prima volta nell’anno Alpha Psc e da quel momento i Pesci divengono sempre più protagonisti della notte. La stella Epsilon, di magnitudine 4,25, è quella che si può prendere come riferimento per la culminazione dell’intera costellazione che nel mese di novembre, passa il meridiano prima della mezzanotte come riportato in tabella.
Transito o culminazione | 1 NOV | 15 NOV | 30 NOV | Altezza sull'orizzonte | m |
Epsilon Psc | 22.32 | 21.37 | 20.38 | +53° | 4,25 |
Nei vasti confini dei Pesci passa l’equatore celeste, più o meno parallelo alla congiungente Alpha-Lambda Psc, che vi stanno circa 3° sopra. Ma la costellazione si caratterizza soprattutto per il passaggio del Sole fra le sue stelle, ovvero dell’eclittica che la taglia fra le piccole luci di o ed Epsilon Psc.
I Pesci sono l’ultima costellazione dello zodiaco. Il numero che occupano nella sequenza è legato all’epoca in cui l’equinozio di primavera, il capodanno degli antichi, cadeva nella costellazione dell’Ariete, la quale era dunque la prima costellazione dello Zodiaco. La precessione degli equinozi ha spostato il momento in cui il Sole incontra l’equatore e oggi l’evento cade proprio nella costellazione dei Pesci. Anche il tradizionale periodo attribuito al segno zodiacale non è più 20 febbraio – 20 marzo come accadeva nel VII secolo a.C., epoca dei primi oroscopi, ma è ritardato di circa un mese.
Oggi nella costellazione dei Pesci cade l’equinozio di primavera, mentre nel VII secolo a.C. quando gli oroscopi facevano la loro comparsa, esso era ospitato dall’Ariete e poiché l’equinozio di primavera segnava anche l’inizio dell’anno, l’Ariete fu il primo segno zodiacale e conseguentemente i Pesci, l’ultimo.
Immagine: www.stellarium.org
Nella imponente costellazione dei Pesci, l’astronomo Charles Messier trovò solo una nebulosità, M74, poco più a est di eta Psc. Si tratta di una galassia a spirale di tipo Sc, dunque dalla morfologia a bracci aperti e ci si presenta proprio di fronte. Il disegno a spirale si offre nitido, in tutto il suo splendore. Non a caso infatti è stata una delle prime galassie di cui si sia riuscita a distinguere la spirale non appena i telescopi divennero abbastanza potenti. Fu nella seconda metà dell’Ottocento con l’astronomo irlandese William Parsons, più conosciuto come Lord Rosse.
La galassia a spirale M74 nella costellazione dei Pesci.
Immagine: 1975 Kitt Peak National Observatory, https://www.noao.edu/image_gallery/html/im0089.html
M74 è una galassia a 35 milioni di anni luce dalla Terra e con le sue 9,20 magnitudini è uno degli oggetti più deboli del catalogo di Messier. Ha un diametro di circa 104.000 anni luce ed è dunque grande quanto la nostra galassia, il cui diametro è di 100.000 anni luce.
Fra il 2002 e il 2003 infine, in M74 sono esplose tre Supernovae che gli astronomi sono riusciti a cogliere. I tributi vanno al giapponese Yoji Hirose per quella del 2002, mentre per le altre del 2003 all’australiano Bob Evans e al team del Lick Observatory Supernova Search (LOSS).
Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che attorniano i Pesci sono la Balena, l'Ariete, il Triangolo, Andromeda, Pegaso e l'Acquario.
Le costellazioni confinanti con i Pesci: Balena, Ariete, Triangolo, Andromeda, Pegaso e Acquario.
Immagine: www.stellarium.org
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