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ANDROMEDA
Andromeda, Andromedae
And
La costellazione di Andromeda e la sua rappresentazione mitologica.
Immagine: www.stellarium.org
Andromeda inizia ad annunciarsi in cielo per la prima volta nell’anno sul finire di gennaio con la debole stella Nu And di magnitudine 4,50, una stella anonima ma che, come vedremo, porta vicino a sé la galassia più famosa dell’emisfero boreale. L’ultima stella della costellazione a levarsi è Delta And un mese dopo, una Gigante gialla di 3,25 magnitudini a 100 anni luce da noi. Da quel momento Andromeda sorge sempre prima rendendosi visibile di notte, anche se va detto che le sue sei stelle hanno tutte declinazioni alte e dunque sono visibili in realtà tutte le notti dell’anno, anche se non per tutta la notte. L’astro con cui possiamo considerarla in culminazione è Delta, quello che per ultimo ha la sua levata eliaca, e nel mese di novembre il passaggio al meridiano avviene prima della mezzanotte, come riportato in tabella dove si aggiunge anche il transito di Alpha And, essendo l’astro più luminoso con 2,05 magnitudini.
Transito o culminazione | 1 NOV | 15 NOV | 30 NOV | Altezza sull'orizzonte | m |
Alpha And | 21.38 | 20.42 | 19.44 | +75° | 2,05 |
Delta And | 22.09 | 21.13 | 20.15 | +76° | 3,25 |
E a proposito di Alpha Andromedae, l’astro è una delle quattro stelle che formano il quadrato di Pegaso, la costellazione con cui Andromeda confina e con la appunto condivide una stella.
La stella Alpha di Andromeda è in comune col quadrato di Pegaso.
Immagine: www.stellarium.org
Alpha And è una subgigante di colore bianco-blu a 97 anni luce da noi e la sua magnitudine è uguale a Beta And, più a est. Beta And è una stella di natura opposta essendo una Gigante Rossa, dunque una stella vecchia, e ci si aspetterebbe una luminosità maggiore per via delle maggiori dimensioni. Eppure le due stelle splendono con la stessa intensità. La ragione va ricercata unicamente nella diversa distanza, infatti Beta And dista 199 anni luce, il doppio, ma se fossero portate alla stessa distanza, Beta sarebbe quattro volte più splendente. Occorre ricordare che la luminosità che misuriamo è quella apparente.
Andromeda è una costellazione piuttosto estesa, si trova al 19° posto fra le 88 costellazioni della volta celeste e occupa 722 gradi quadrati di cielo. Le sue stelle principali formano una specie di Y che parte dal vertice nord-orientale del quadrato di Pegaso e si sviluppa verso nord. Per riconoscerla vale sicuramente la pena servirsi della doppia-vu di Cassiopea e del quadrato di Pegaso perché Andromeda risiede proprio sotto la prima e a est della seconda.
Cassiopea dall’inconfondibile W e il quadrato di Pegaso permettono di identificare il ramo biforcuto di Andromeda.
Immagine: www.stellarium.org
Le tre costellazioni sono anche legate dal mito, perché Andromeda altri non è che la figlia di Cassiopea, la regina d’Etiopia che per un oltraggio agli dèi, ne provocò l’ira. Fu la figlia a scontare la punizione venendo incatenata a una roccia in mezzo al mare in attesa di essere divorata da un mostro marino inviato da Poseidone. A salvarla giunse Perseo, costellazione a est di Andromeda, che uccise la terribile creatura a cavallo di Pegaso. In questo tratto di cielo il mito si completa con la figura di Cefeo, re e sposo di Cassiopea, la cui costellazione ne è a nord-ovest.
Il settore celeste che ospita Andromeda racchiude anche i personaggi legati al suo mito: la madre Cassiopea, il padre Cefeo, l’eroe Perseo che salvò la giovane e Pegaso, il cavallo alato su cui questi viaggiava.
Immagine: www.stellarium.org
Ma Andromeda è certamente nota soprattutto per la celebre galassia che ospita, la quale ne ha ereditato il nome. La Galassia di Andromeda, M31 nel catalogo di Messier, è una galassia supergigante, il suo diametro di 250.000 anni luce è due volte e mezzo quello della nostra che già appartiene alle galassie giganti.
Fig. 5: La Galassia di Andromeda, catalogata da Messier come M31, insieme alle sue galassie satelliti, M32 e M110, entrambi ellittiche.
Immagine: 1992 Osservatorio Tito Lucrezio Caro, Stefano Orlandi, Giancarlo Sette, http://www.gizarastro.it/Andromeda.html
E’ considerata la gemella della Via Lattea perché è della stessa classe morfologica, ovvero una spirale, ma anche perché ha uno splendore simile, caratteristica che sorprende pensando alle sue immani dimensioni. La ragione va cercata nella sua massa che è in effetti la metà di quella della Via Lattea; si parla di 300-400 miliardi di masse solari contro gli 850 miliardi della nostra, col risultato così di un contributo inferiore in luminosità.
Ma Andromeda, la cui età si stima in 10 miliardi di anni, forse proprio grazie alla sua luce soffusa, è una galassia meravigliosa per la sobrietà e l’eleganza con cui ci si presenta e in una notte tersa, è possibile intravederla a occhio nudo. La sua magnitudine infatti è di 3,50, valore che deve la sua accessibilità al fatto che M31 è molto vicina alla Terra, anzi è la più vicina fra le galassie visibili dall’emisfero boreale. Dista 2 milioni e mezzo di anni luce e sicuramente per questo motivo, il suo primo avvistamento di cui possediamo testimonianza scritta è molto antico, risale al 964 quando l’astronomo arabo Al Sufi citò la nebulosità nel suo Libro delle Stelle Fisse. In Europa invece la prima registrazione del piccolo alone avvenne più di sei secoli dopo con l’astronomo tedesco Simon Marius (1573-1625). Era il 1612, tre anni dopo l’avvento del telescopio di Galileo.
La Galassia di Andromeda si trova poco più a ovest di Nu And, l’ultima stella del ramo secondario della costellazione. Può aiutare all’individuazione anche attendere il transito di Delta And, circa 10° più a sud, in quanto culminano insieme.
M31 infine si sta avvicinando alla Via Lattea a 300 km/s e nel giro di quattro miliardi di anni inizieranno le prime interazioni con la nostra galassia. L’esito di questo processo sarà una graduale fusione delle due galassie, quello che in gergo tecnico si chiama cannibalismo galattico e alla fine si produrrà una galassia informe, una cosiddetta galassia irregolare. A quel punto non resterà quasi più nulla dell’originaria eleganza con cui entrava in scena ogni notte e per ricordarla, bisognerà sfogliare gli innumerevoli album di fotografie che le sono stati dedicati nel corso dei secoli che hanno preceduto questo momento. Sperando naturalmente che si siano conservati…
M31 ha due galassie satelliti anch’esse annoverate nel catalogo di Messier. Una è M32, situata appena più a sud. Si tratta di una galassia ellittica di magnitudine 8,20 che si estende per 8.000 anni luce. E’ di dimensioni molto ridotte al confronto, così come la sua massa che si aggira sui 3 miliardi di masse solari.
L’altra galassia satellite è anch’essa ellittica ed è M110. Situata appena sopra la Galassia di Andromeda, M110 è l’ultimo oggetto del catalogo di Messier e, come tutti gli oggetti dal 104 in poi, è stata un’aggiunta postuma. L’inserimento si deve allo scozzese Kenneth Glyn Jones (1915-1995), astronomo per passione, che la inserì nel catalogo francese nel 1966. L’ultimo oggetto di Messier è dunque dei giorni nostri.
M110 di magnitudine 8,0 è molto più grande di M32, si allunga per 14.000 anni luce, quasi il doppio come estensione, mentre il valore della sua massa rimane invece ancora molto incerto oscillando fra i 4 e i 15 miliardi di masse solari.
Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano Andromeda sono: i Pesci, il Triangolo, Perseo, Cassiopea, la Lucertola e Pegaso.
Le costellazioni confinanti con Andromeda: Pesci, Triangolo, Perseo, Cassiopea, Lucertola e Pegaso.
Immagine: www.stellarium.org
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