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Il Cielo di Novembre 2019
in parole (panoramica)...
Sole | Luna | Pianeti | Costellazioni | Passaggi della ISS | Fenomeno del mese: 11 novembre: Transito di Mercurio sul Sole
... e in numeri (dati osservativi)
Sole | Luna | Pianeti | Calendario dei principali fenomeni celesti di novembre 2019 | Passaggi della ISS
I dati si riferiscono alla latitudine di: Gli orari sono espressi in tempo civile locale. |
-- Immagine: www.heavens-above.com/ -- |
Panoramica
Sole
Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 1 minuto e 19 secondi, cosicché abbiamo 19 minuti in meno di luce all’alba del 15 novembre rispetto all’1, e altri 19 all’alba del 30 rispetto al 15.
Complessivamente, il 30 novembre il Sole sorge 38 minuti dopo rispetto al 1° novembre.
Il tramonto invece anticipa mediamente di 56 secondi ogni giorno.
In particolare, il 15 del mese il Sole scende sotto l’orizzonte 16 minuti prima rispetto all’1, e 11 il 30 rispetto al 15.
Complessivamente, il 30 di novembre il Sole tramonta 27 minuti prima rispetto al 1° novembre.
Al termine dei 30 giorni dell’undicesimo mese dell’anno, abbiamo 1 ora e 5 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte sarà di 10h13m il 1° novembre, di 9h38m il 15 novembre e di 9h08m il 30.
Luna
Il ciclo lunare parte il 4 novembre con la Luna al primo quarto; il 12 diventa piena, mentre il 19 si presenta all’ultimo quarto; chiude infine il mese come Luna nuova il 26.
Il 7 novembre, ormai quasi piena, la Luna è alla massima distanza dalla Terra, ovvero all’apogeo, mentre il 23 passa per il perigeo, il punto della sua orbita più vicino a noi.
Vediamo ora quali sono gli accostamenti più ravvicinati del nostro satellite a stelle e pianeti che danno luogo a congiunzioni, occultazioni o raggruppamenti dove, nei casi in cui gli eventi avvengono quando i corpi celesti interessati sono sotto l’orizzonte o immersi nella luce diurna, segnaliamo gli orari in cui sono invece visibili, più prossimi a quelli esatti. Gli orari veri sono riportati nel calendario dei principali fenomeni del mese.
Nella settimana che va dal 13 al 19 novembre, sono le stelle le protagoniste degli incontri ravvicinati con la Luna. Il primo gruppetto coinvolto è quello delle Iadi, uno dei due ammassi aperti della costellazione del Toro insieme alle Pleiadi. La sera del 13 novembre, un’ora prima della mezzanotte, il disco lunare ancora quasi perfetto nasconde le Iadi pressappoco fino al momento del transito sul meridiano. Il crepuscolo mattutino del 14 novembre vede invece la Luna tramontare in congiunzione con Aldebaran, la gigante rossa del Toro che ne è anche la stella principale e che brilla poco più sotto.
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-- Immagini: www.storiedelcielo.it -- |
Pianeti
-- Immagine: www.storiedelcielo.it --
I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.
Per quanto riguarda la visibilità dei quattro pianeti principali, nel mese di novembre possiamo osservarli tutti, anche se per un tempo limitato. Venere, Giove e Saturno appaiono al tramonto del Sole nella porzione occidentale del cielo e dei tre, Saturno è quello che si concede più a lungo con una media di tre ore di permanenza sopra l’orizzonte. Giove invece tramonta nel giro di un paio d’ore che si riducono a una alla fine di novembre, mentre Venere si fa spazio gradualmente sul palcoscenico celeste e, sebbene in fase di tramonto, domina la scena sempre più a lungo raggiungendo l’ora di visibilità. Unico pianeta che abita il cielo di rugiada dell’alba è Marte che sorge attorno alle cinque del mattino e, grazie al Sole che ritarda progressivamente la sua levata, ci concede la sua visione a ridosso dell’orizzonte orientale fino a un paio d’ore.
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![]() Il concetto non è semplice da visualizzare, ma si tratta fondamentalmente di un raggiungimento e di un successivo superamento reciproco dei due pianeti. In questo superarsi a vicenda, c’è qualche giorno in cui Mercurio e la Terra viaggiano affiancati, col risultato che Mercurio ci sembra fermo in cielo, ossia stazionario. E fra il ritorno al moto diretto e l’arrivo alla massima elongazione ovest, Mercurio ci offre la sua visione anche in contesti di tipo estetico. Il 24 infatti sorge sul far del mattino allineato a Marte e a Spica, la stella principale della costellazione della Vergine (v. Marte), mentre il 25 novembre nel cuore della notte va in congiunzione con la Luna di cui si vede illuminato solo il bordo orientale perché è ormai imminente la fase nuova. Mercurio di notte non è mai visibile, ma all’alba possiamo osservare la coppia ancora vicina e rivedere la sequenza allineata di Mercurio, Marte e Spica. |
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-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it -- |
Costellazioni
Le costellazioni che culminano in novembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono Andromeda, i Pesci, la Balena e il Triangolo.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 novembre, mentre la figura seguente mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 dell’1 novembre alle 23.00 del 30.
-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --
Passaggi della ISS
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-- immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Luca_Parmitano_EMU.jpg -- |
Fenomeno del mese: 11 novembre: Transito di Mercurio sul Sole
![]() Restando in tema di periodicità, i transiti di Mercurio si verificano solo in maggio e in novembre, con novembre che la fa da padrone in termini di frequenza, la quale risulta quasi doppia rispetto a maggio. Il motivo della numerosità più elevata lo vedremo fra poco, perché per comprenderlo è necessario sapere prima che cos’è un transito planetario. Un transito è innanzitutto il passaggio di un pianeta davanti al Sole e questo è possibile solo per due pianeti, Mercurio e Venere, perché sono quelli la cui orbita è interna alla nostra. I passaggi davanti al Sole, le cosiddette congiunzioni inferiori dove il pianeta si interpone fra noi e la stella, sono configurazioni tutto sommato abbastanza frequenti, almeno per Mercurio che avendo l’orbita più piccola del Sistema Solare, ha anche il percorso più breve rispetto agli altri pianeti. Nel 2019 per esempio ne abbiamo avuta una in marzo, una in luglio e ora in novembre, ma per avere un transito vero e proprio, deve verificarsi in contemporanea un’altra circostanza: il passaggio del pianeta al nodo, cioè nel punto di intersezione della sua orbita con la nostra, l’eclittica. In questo modo, i due corpi celesti sono perfettamente allineati. Nel caso invece della sola congiunzione inferiore, poiché le orbite dei pianeti non sono complanari, l’allineamento è come “sfasato”: Mercurio, la cui orbita peraltro è la più inclinata di tutte con circa 7° di deviazione dall’eclittica, potrebbe trovarsi fra noi e il Sole ma in un punto più in alto o più in basso rispetto a dove si trova la Terra, così che nessun effetto visivo particolare ha luogo. Invece, il passaggio di un pianeta interno al nodo in occasione di una congiunzione inferiore, dà luogo a un transito che visivamente si traduce nell’immagine del pianeta che attraversa l’enorme disco solare sotto forma di piccolo dischetto nero. Il transito planetario infatti è l’unico fenomeno che ci permette di renderci conto concretamente dell’immensità del Sole, cioè di una stella, rispetto a un pianeta. Il motivo per cui i transiti di Mercurio sono più frequenti a novembre rispetto a maggio, è legato al fatto che in novembre Mercurio è solito trovarsi al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, mentre in maggio si trova alla massima distanza, l’afelio. Per mantenere l’equilibrio gravitazionale con l’immensità del Sole, che ha una massa sette milioni di volte più grande, Mercurio quando gli passa vicino è costretto a orbitare molto più velocemente di quando è all’afelio. Ora, la maggior velocità nei pressi del perielio aumenta la probabilità che Mercurio passi al nodo in occasione della congiunzione inferiore. Al contrario, in maggio Mercurio si muove più lentamente riducendo così questa probabilità. Anche se più frequenti, i transiti di novembre hanno però lo svantaggio – comunque non grave – di essere più brevi per via della maggior velocità acquisita al perielio e inoltre Mercurio appare sensibilmente più piccolo perché, è sì più vicino al Sole, ma di conseguenza è più distante da noi, col risultato che se in maggio ha una dimensione di 12 secondi d’arco, in novembre si riduce a 10. Stiamo parlando di valori estremamente piccoli se pensiamo che il Sole ha una diametro apparente di 32’, corrispondenti a 1920 secondi d’arco; occorre cioè mettere in fila 192 dischetti di Mercurio per fare il diametro del Sole. Ecco perché per osservare il transito di Mercurio, ma anche di Venere, occorre un telescopio o un binocolo. Un altro dettaglio dei transiti di Mercurio riguarda i nodi che sono di due tipi: ascendente quando il pianeta prosegue il suo viaggio attorno al Sole al di sopra dell’eclittica e discendente quando invece continua il suo percorso standone al di sotto. I transiti di novembre avvengono tutti durante il passaggio al nodo ascendente, viceversa quelli di maggio. Il fenomeno infine è visibile in ogni parte del mondo in cui il Sole sia sorto, ma poiché dura alcune ore, non è detto che si riesca a osservare nella sua completezza, cioè da quando inizia a sovrapporsi al disco solare a quando ne esce. In Italia infatti non possiamo vedere l’uscita perché il Sole tramonta prima mentre, se abbiamo l’orizzonte occidentale privo di ostacoli, facciamo in tempo a catturare la fase massima, cioè quando Mercurio si trova al centro della traiettoria che taglia il disco solare. |
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-- Immagini: www.storiedelcielo.it -- |
E prima di passare all’agenda dell’11 novembre, conosciamo un po’ meglio il piccolo Mercurio.
Questo pianeta è infatti di taglia XS rispetto ai suoi fratelli del Sistema Solare. Il suo diametro non raggiunge i cinquemila chilometri, vale a dire che misura poco meno della distanza in linea d’aria fra Dublino e New York. O, restando in ambito cosmico, è appena un po’ più grande della Luna.
Come abbiamo detto inoltre è il pianeta più vicino al Sole e, a causa della sua orbita che si presenta come un’ellisse molto allungata, la sua distanza dalla stella, che occupa uno dei due fuochi dell’ellisse, varia da 46 milioni di chilometri quando è al perielio a 70 milioni quando è all’afelio. Queste differenze hanno ripercussioni anche sulla velocità che va da 39 km/s all’afelio a 59 km/s quando Mercurio passa per il perielio.
Mercurio, fatto di roccia e ferro sia fuso che liquido, è anche molto leggero, essendo la sua massa venti volte più piccola di quella della Terra. Non possiede atmosfera e questo fa sì che il calore non si distribuisca in maniera omogenea sulla superficie del pianeta, tant’è che Mercurio presenta un’escursione termica fra l’emisfero diurno e quello notturno eccezionale: il giorno su Mercurio raggiunge una temperatura di 430°C, mentre la notte scende a 190° sotto zero. In pratica fra il giorno e la notte c’è uno sbalzo termico di 620°C! Oltretutto se mai fosse possibile vivere su Mercurio, l’alternarsi del giorno e della notte è ben lontano dalle nostre ventiquattro ore: Mercurio infatti impiega due mesi dei nostri a compiere una rotazione completa su sé stesso. Per ruotare attorno al Sole invece, impiega circa tre mesi terrestri, il che significa che un anno su Mercurio dura un giorno e mezzo dei suoi. In termini di alternarsi del giorno e della notte però la questione si complica, perché la rotazione estremamente lenta su se stesso rispetto a quella attorno al Sole, fa sì che il “mezzogiorno” di Mercurio, inteso come il momento in cui il Sole è alla massima altezza sull’orizzonte, scocchi al 44° giorno (terrestre), cioè dopo metà del suo anno, mentre la mezzanotte arriva solo al 132° giorno (terrestre), cioè dopo un anno e mezzo mercuriano. Insomma vivere su Mercurio sarebbe davvero molto complicato per un terrestre!
Su Mercurio infine non ci sono stagioni perché il suo asse di rotazione non è inclinato rispetto all’asse dell’orbita. Quest’ultima invece è inclinata di ben 7° rispetto all’eclittica, l’orbita terrestre, e questo è il valore più alto nel Sistema Solare.
-- Immagine: https://phys.org/news/2015-02-important-planet-mercury.html --
Agenda dell’11 novembre 2019
13:30 I contatto: Mercurio, 24° sopra l’orizzonte, tocca col bordo occidentale del suo disco il bordo orientale del disco solare.
13:31 II contatto: anche il bordo orientale del disco di Mercurio tocca il bordo orientale del disco solare. Ora l’intero disco di Mercurio è “nel” Sole.
15:51 Mercurio è al nodo ascendente: interseca l’eclittica. E’ 8,5° sopra l’orizzonte, dunque inizia già a essere basso.
16:17 Fase massima del transito: Mercurio è a metà del suo percorso lungo il disco solare. E’ a meno di 5° dall’orizzonte. Per vederlo è indispensabile non avere ostacoli sul versante ovest.
16:52 Il Sole tramonta: qui si interrompe per noi l’evento, dopo 3 ore e 22 minuti.
18:57 III contatto (non visibile): il bordo orientale del disco di Mercurio tocca il bordo occidentale del disco solare.
18:58 IV contatto (non visibile): Mercurio esce completamente dal disco solare toccando col bordo occidentale del suo disco il bordo orientale del disco del Sole. Fine del fenomeno. Durata complessiva: 5 ore e 28 minuti.
Diretta streaming dal Telescopio Nazionale Galileo, Isola di La Palma, Canarie
Eventi pubblici in Italia a cura dell'Istituto Nazionale di Astrofisica
Eventi pubblici a Bologna
Dati osservativi
Sole
Immagine: www.media.inaf.it |
ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA | ||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | ||
VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | ||
Sorge | 06.51 | 06.53 | 06.54 | 06.55 | 06.57 | 06.58 | 07.00 | 07.01 | 07.02 | 07.04 | 07.05 | 07.06 | 07.08 | 07.09 | 07.10 | 07.12 | 07.13 | 07.14 | 07.16 | 07.17 | 07.18 | 07.19 | 07.21 | 07.22 | 07.23 | 07.24 | 07.25 | 07.27 | 07.28 | 07.29 | |
Tramonta | 17.04 | 17.03 | 17.02 | 17.00 | 16.59 | 16.58 | 16.56 | 16.55 | 16.54 | 16.53 | 16.52 | 16.51 | 16.50 | 16.49 | 16.48 | 16.47 | 16.46 | 16.45 | 16.44 | 16.43 | 16.42 | 16.41 | 16.41 | 16.40 | 16.39 | 16.39 | 16.38 | 16.38 | 16.37 | 16.37 | |
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –- |
Luna
Immagine: www.media.inaf.it |
FASI LUNARI | |||
Primo Quarto | Piena | Ultimo Quarto | Nuova | |
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4 Novembre | 12 Novembre | 19 Novembre | 26 Novembre | |
Ora fase | 11.23 | 14.34 | 22.11 | 16.06 |
Sorge | 13.48 | 17.10 | 23.22 | 06.53 |
Tramonta | 23.27 | 06.38 | 13.15 | 16.50 |
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –- |
Immagine: www.media.inaf.it |
PERIGEO E APOGEO LUNARI | |
Apogeo | Perigeo | |
7 Novembre |
23 Novembre |
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Ora | 09.37 | 08.54 |
Distanza | 405.059 km | 366.720 km |
-- Fonte: astrosurf.com/cosmoweb –- |
Pianeti
VENERE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Novembre |
15 Novembre |
30 Novembre |
Costellazione | Bilancia | Ofiuco | Sagittario |
Sorge | 08.43 | 09.18 | 09.47 |
Transita | 13.22 | 13.40 | 14.03 |
Tramonta | 18.00 | 18.02 | 18.19 |
Magnitudine | -3,9 | -3,9 | -3,9 |
Diametro | 10,8" | 11,2" | 11,7" |
Percentuale illuminata | 94% | 91% | 89% |
Distanza dalla Terra al transito | 1,5635 UA | 1,5075 UA | 1,4406 UA |
AR ore 23.00 | 15h49m59,3s | 17h03m45,3s | 18h25m20,0s |
DE ore 23.00 | -20°25'40" | -23°44'28" | -24°46'14" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per mezz’ora dopo il tramonto del Sole | Per tre quarti d’ora dopo il tramonto del Sole | Per poco più di un’ora dopo il tramonto del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
MARTE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Novembre |
15 Novembre |
30 Novembre |
Costellazione | Vergine | Vergine | Vergine |
Sorge | 05.04 | 04.57 | 04.50 |
Transita | 10.42 | 10.21 | 09.59 |
Tramonta | 16.19 | 15.44 | 15.08 |
Magnitudine | 1,8 | 1,8 | 1,7 |
Diametro | 3,7" | 3,8" | 3,9" |
Percentuale illuminata | 99% | 98% | 98% |
Distanza dalla Terra al transito | 2,5375 UA | 2,4729 UA | 2,3916 UA |
AR ore 23.00 | 13h08m49,9s | 13h43m04,8s | 14h20m52,0s |
DE ore 23.00 | -06°25'04" | -09°53'00" | -13°22'03" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per poco più di un’ora prima dell’alba del Sole | Per quasi due ore prima dell’alba del Sole | Per due ore prima dell’alba del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
GIOVE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Novembre |
15 Novembre |
30 Novembre |
Costellazione | Ofiuco | Ofiuco | Sagittario |
Sorge | 10.40 | 09.58 | 09.13 |
Transita | 15.04 | 14.21 | 13.36 |
Tramonta | 19.28 | 18.45 | 17.59 |
Magnitudine | -1,9 | -1,9 | -1,9 |
Diametro | 33,3" | 32,6" | 32,0" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 5,9090 UA | 6,0414 UA | 6,1439 UA |
AR ore 23.00 | 17h30m39,3s | 17h42m54,9s | 17h57m00,4s |
DE ore 23.00 | -23°04'23" | -23°12'47" | -23°17'46" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per quasi due ore dopo il tramonto del Sole | Per un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole | Per quasi un’ora dopo il tramonto del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
SATURNO -- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html -- |
1 Novembre |
15 Novembre |
30 Novembre |
Costellazione | Sagittario | Sagittario | Sagittario |
Sorge | 12.12 | 11.21 | 10.27 |
Transita | 16.39 | 15.49 | 14.56 |
Tramonta | 21.07 | 20.17 | 19.24 |
Magnitudine | 1,3 | 1,3 | 1,4 |
Diametro | 16,0" | 15,7" | 15,5" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 10,3929 UA | 10,0388 UA | 10,0374 UA |
AR ore 23.00 | 19h06m00,8s | 19h10m40,5s | 19h16m40,4s |
DE ore 23.00 | -22°26'17" | -22°19'53" | -22°10'33" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per tre ore e mezza dopo il tramonto del Sole | Per quasi tre ore dopo il tramonto del Sole | Per poco più di due ore dopo il tramonto del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
Calendario dei principali fenomeni celesti di novembre 2019
GIORNO | ORA | EVENTO |
1 | 18.30 | Allineamento Giove, Luna, Saturno |
2 | 07.30 | Congiunzione Luna – Saturno 1,0°S (occultazione). Coppia visibile dalle 17.30 |
4 | 11.23 | Luna al primo quarto |
7 | 06.19 | Congiunzione Luna – Nettuno 4,3°S. Coppia visibile dalle 18.00 |
7 | 09.37 | Luna all’apogeo 405.059 km |
8 | 15.32 | Congiunzione Marte - Spica 3,1°N. Coppia visibile dalle 05.30 |
9 | 11.30 | Congiunzione Venere - Antares 4,0°N. Coppia non visibile |
11 | 06.32 | Congiunzione Luna – Urano 4,9°S. Coppia visibile dalle 18.00 |
11 | 14.51 | Mercurio al nodo ascendente |
11 | 16.17 | Transito di Mercurio sul Sole (congiunzione inferiore) |
12 | 14.34 | Luna piena |
13 | 22.49 | Congiunzione Luna – Iadi (Delta Tau) 0,7°N (occultazione) |
14 | 06.39 | Congiunzione Luna – Aldebaran 2,6°N |
16 | 06.50 | Mercurio al perielio 0,307493 UA |
17 | 13.53 | Congiunzione Luna – Polluce 6,3°S. Coppia visibile dalle 22.00 |
18 | 12.47 | Congiunzione Luna – Presepe (M44) 0,0°N (occultazione). Coppia visibile dalle 22.30 |
19 | 22.11 | Luna all’ultimo quarto |
19 | 23.38 | Congiunzione Luna – Regolo 3,2°N. Coppia visibile dalla mezzanotte |
20 | 20.29 | Mercurio stazionario moto diretto |
23 | 08.54 | Luna al perigeo 366.720 km |
24 | 06.00 | Allineamento Mercurio, Marte e Spica |
24 | 10.02 | Congiunzione Luna – Marte 3,6°N. Coppia visibile dalle 05.30 |
24 | 14.57 | Congiunzione Giove – Venere 1,4°N. Coppia visibile dalle 17.15 |
25 | 02.43 | Congiunzione Luna – Mercurio 1,5°N. Coppia visibile dalle 06.00 |
26 | 16.06 | Luna nuova |
28 | 11.02 | Congiunzione Luna – Giove 0,0°N (occultazione). Coppia visibile dalle 17.30 |
28 | 11.19 | Mercurio alla massima elongazione ovest 20,1° |
28 | 17.15 | Raggruppamento Luna, Venere e Giove |
28 | 20.24 | Venere all’afelio 0,7282 UA |
28 | 21.09 | Congiunzione Luna – Venere 1,3°N. Coppia visibile dalle 17.30 |
29 | 17.30 | Allineamento Giove, Venere, Luna, Saturno |
29 | 23.08 | Congiunzione Luna – Saturno 1,4°S. Coppia visibile dalle 17.30 |
30 | 17.30 | Allineamento Giove, Venere, Saturno, Luna |
-- fonte: astrosurf.com/cosmoweb | storiedelcielo.it – |
Passaggi della ISS
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Foto ISS: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html |
Fascia oraria | PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS) | ||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | ||
VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | ||
03.45-05.15 | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | ISS | ISS | ISS | - | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
05.15-06.45 | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
16.45-18.15 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | |
18.15-19.45 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | - |
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