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PEGASO

Pegasus, Pegasi

Peg

La costellazione di Pegaso e la sua rappresentazione mitologica.
Immagine: www.stellarium.org

Le stelle più brillanti di Pegaso si dispongono a formare un grande quadrato, tant’è che presso i Babilonesi la costellazione si limitava a questa figura e si chiamava il Campo. Solo in tempi successivi si è trasformata assumendo le sembianze di un cavallo, in origine senza le ali, e con questo nome la conoscevano gli antichi Greci, mentre ancora più tardo (II secolo d.C.) è stato l’accostamento al cavallo alato dell’eroe Bellerofonte, di nome Pegaso. E se inizialmente le stelle erano quattro, nella sua versione finale sono diventate una dozzina dove le nuove entrate si distribuiscono a ovest del quadrato a formare il muso e le zampe anteriori del cavallo che quando culmina ci si presenta rovesciato.
Pegaso si leva per la prima volta nell’anno con la debole stella Pi Peg di magnitudine 4,25 sul finire di dicembre e completa la sua alba a metà marzo con la più luminosa Gamma Peg di 2,80 magnitudini. Alla costellazione occorrono dunque più di due mesi per ergersi sopra l’orizzonte e divenire da quel momento sempre più protagonista delle ore notturne. Questo perché Pegaso è una costellazione molto grande, parliamo di 1.121 gradi quadrati di superficie celeste che la posizionano al 7° posto per estensione fra le 88 costellazioni della volta. Le stelle con cui si può considerare in culminazione appartengono al quadrato e sono Alpha e Beta Peg, rispettivamente di magnitudine 2,45 e 2,40, le quali nel mese di ottobre passano sul meridiano prima della mezzanotte come riportato in tabella. 

Le stelle del quadrato di Pegaso sono Alpha, Beta e Gamma. Ne manca evidentemente una… In realtà, la quarta stella non appartiene a Pegaso, bensì ad Andromeda. Si tratta infatti di Alpha Andromedae che è condivisa fra le due costellazioni, ma ufficialmente assegnata a quest’ultima.
Per individuare la costellazione di Pegaso, bisogna necessariamente partire localizzando il quadrato e lo si può fare spostandosi a est di Deneb e Altair fino a incontrare questo quartetto di stelle simili per splendore; oppure si può attendere il passaggio al meridiano di Fomalhaut, la stella Alpha del Pesce Australe, in quanto nello stesso momento lo passano anche Alpha e Beta Pegasi. Il quadrato si sviluppa a est di esse, mentre a occidente dipartono i tre rami di stelle che vanno a formare la testa e le due zampe.

Pegaso si trova a est di Deneb e Altair. Inoltre le stelle Alpha e Beta del quadrato culminano insieme a Fomalhaut, il cui transito può quindi essere preso come riferimento per trovare la costellazione del cavallo alato.
Immagine: www.stellarium.org

Proprio vicino alla testa e ormai al confine ovest della costellazione, risiede l’unico oggetto che Messier trovò in quegli ampi confini aggiungendolo al suo catalogo. E’ l’ammasso globulare M15 di magnitudine 6,40  che si trova lungo la congiungente Theta-Epsilon Peg dalla parte di Epsilon.

L’ammasso globulare M15 nella costellazione di Pegaso.
Immagine: Kitt Peak National Observatory, https://www.noao.edu/image_gallery/html/im1107.html

E’ una sfera di stelle a 33.600 anni luce dalla Terra il cui diametro misura 175 anni luce, un valore molto grande a cui si aggiunge una densità di stelle che è probabilmente la più alta fra gli ammassi globulari della Via Lattea. Contiene più di centomila stelle formatesi 12 miliardi di anni fa, le quali danno un contributo in luminosità pari a 360.000 volte lo splendore del Sole.

Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che confinano con Pegaso sono: i Pesci, Andromeda, la Lucertola, il Cigno, la Volpetta, il Delfino, il Cavallino e l'Acquario.

Costellazioni confinanti con Pegaso: i Pesci, Andromeda, la Lucertola, il Cigno, la Volpetta, il Delfino, il Cavallino e l'Acquario.
Immagine: www.stellarium.org

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