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Il Cielo di Agosto 2019
-- Immagine: www.heavens-above.com/ -- |
I dati si riferiscono alla latitudine di: Bologna Lat 44° 30' 27" N Long 11° 21' 5" E
Gli orari sono espressi in tempo civile locale. |
Indice
PANORAMICA
Fenomeno del mese: le Perseidi
DATI OSSERVATIVI
Calendario dei principali fenomeni celesti di agosto 2019
PANORAMICA
Sole
Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 1 minuto e 10 secondi al giorno. Abbiamo così 16 minuti in meno di luce all’alba del 15 agosto rispetto all’1 e altri 19 all’alba del 31 rispetto al 15.
Complessivamente, il 31 agosto il Sole sorge 35 minuti dopo rispetto al 1° agosto.
Il tramonto invece anticipa mediamente di 1 minuto e 32 secondi ogni giorno, così che il 15 del mese il Sole scende sotto l’orizzonte 19 minuti prima rispetto all’1 e ne aggiunge altri 27 il 31 rispetto al 15.
Complessivamente, il 31 di agosto il Sole tramonta 46 minuti prima rispetto al 1° agosto.
Al termine dei 31 giorni dell’ottavo mese dell’anno, abbiamo 1 ora e 21 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 14h39m il 1° agosto, di 14h04m il 15 agosto e di 13h18m il 31.
Luna
Il ciclo lunare parte l’1 agosto con la Luna nuova; il 7 è al primo quarto, mentre il 15 diventa piena; il 23 si presenta all’ultimo quarto, mentre il 30 chiude il mese tornando nuova.
Il 2 agosto è alla minima distanza dalla Terra, ovvero al perigeo, mentre il 17 si trova all’apogeo, la massima distanza; il 30 poi fa in tempo a ripassare per il perigeo che, rispetto a quello del 2 agosto, è più vicino alla Terra di 2.222 chilometri. E il doppio passaggio al perigeo della Luna all'interno dello stesso mese, ci da l’occasione per accennare al motivo per cui il valore della distanza minima (ma lo stesso avviene anche per quella massima) non è sempre lo stesso. Il fatto è che l'orbita della Luna risente dell'effetto gravitazionale degli altri componenti del Sistema Solare, ma soprattutto del Sole che con la sua massa gigantesca che è quasi 29 milioni di volte più grande di quella della Luna, perturba più di tutti i pianeti l'orbita del nostro satellite facendo sì che anche i punti di minima e massima distanza dalla Terra non cadano mai esattamente nella stessa posizione. I loro valori pertanto non sono costanti, ma oscillano a loro volta fra un massimo e un minimo.
Vediamo ora quali sono gli accostamenti più ravvicinati della Luna a stelle e pianeti che danno luogo a congiunzioni, occultazioni o raggruppamenti dove, nei casi in cui avvengono quando i corpi celesti interessati sono sotto l’orizzonte o immersi nella luce diurna, segnaliamo gli orari in cui sono visibili, più prossimi a quelli esatti. Gli orari veri sono riportati nel calendario dei principali fenomeni del mese.
La prima congiunzione di agosto si verifica il giorno 10 quando la Luna, che ha da poco passato il primo quarto, si accosta a Giove nel cuore della notte. Giove è però già tramontato, per cui possiamo vedere i due corpi celesti vicini la sera del 9 sul versante sud-occidentale (v. sezione Pianeti). Due giorni dopo, il 12, tocca a Saturno incontrare la Luna ormai tondeggiante e, sebbene la coppia si presenti piuttosto distanziata, al trascorrere delle ore si avvicina a tal punto che Saturno verso mezzogiorno viene occultato. Naturalmente il fenomeno a quell’ora non è visibile, ma possiamo seguire la Luna e Saturno dirigersi verso l’orizzonte ovest nella seconda parte della notte. A partire dal tramonto dell’11 agosto inoltre, Saturno e la Luna sono allineati con Giove che li precede a una distanza di circa quattro volte quella che separa la Luna da Saturno. La triade completa si mostra fino al tramonto di Giove che avviene attorno all’una di notte.
Due giorni dopo la fase piena, il 17 agosto, la Luna va in congiunzione con Nettuno (v. sezione Pianeti). L’orario cade nel primo pomeriggio, per cui per vedere la coppia, dobbiamo volgerci verso l’orizzonte sud-occidentale prima dell’alba muniti di telescopio. Il 21 invece, sempre prima che sorga il Sole e dotati di telescopio, possiamo vedere la Luna alta nel cielo che ha poco dopo transitato e si avvicina a Urano, spostato più a nord di qualche grado (v. sezione Pianeti). Anche in questo caso, il momento esatto della congiunzione avviene però di giorno.
Durante l’ultima settimana di agosto, il nostro satellite abbandona i pianeti per incontrare le stelle. Una Luna illuminata per metà occulta l’ammasso aperto delle Iadi nel Toro il giorno 24 sul far dell’alba. In quella circostanza possiamo vederla anche prossima alla congiunzione con Aldebaran, la Gigante Rossa che costituisce l’astro principale della costellazione del Toro e che è ben visibile nella porzione sud-orientale del cielo dalla parte illuminata del disco lunare. Chiude il mese di agosto la congiunzione con l’ammasso aperto del Presepe (M44) il giorno 28. La costellazione è quella del Cancro e dobbiamo attendere le 4.30 del mattino quando M44 sorge vicino a un sottilissimo spicchio di Luna poco più a ovest, il quale ci avvisa dell’imminente fase nuova.
-- Immagini: SW Stellarium --
Pianeti
-- Immagine: www.storiedelcielo.it --
I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.
Per quanto riguarda la visibilità dei quattro pianeti principali in agosto, dobbiamo accontentarci di osservarne solo due. Sono Giove e Saturno che appaiono dopo il tramonto del Sole e rimangono per alcune ore fra le stelle dell’Ofiuco e del Sagittario rispettivamente. Al calar del Sole, Giove si presenta a sud, dove culmina, mentre Saturno che sorge un paio d’ore più tardi, è ancora sul versante sud-orientale e si lascia così osservare più a lungo. Venere e Marte invece non si riescono a vedere perché prospetticamente molto vicini al Sole. Venere va infatti in congiunzione superiore con la nostra stella il 14 agosto mentre a distanza di una ventina di giorni, fa lo stesso Marte.
Venere è la “stella del mattino” perché sorge verso l’alba, ma in agosto non è possibile osservare il pianeta in quanto si avvicina prospetticamente alla nostra stella, con la conseguenza di “sincronizzarsi” con la sua alba e il suo tramonto. Il 14 infatti va in congiunzione superiore. In questa circostanza, il pianeta si trova allineato con la Terra e il Sole ma dietro a quest’ultimo, motivo per cui non sarebbe comunque possibile osservarlo. Prima di andare in congiunzione superiore però, l’8 agosto raggiunge il perielio, ovvero il punto della sua orbita più vicino al Sole. Venere si distanzia dalla stella di circa 107 milioni di chilometri. Facciamo notare che la concomitanza dei due eventi, che sono distanziati di soli sei giorni, è una pura coincidenza: a causa delle diverse velocità e orbite dei due pianeti, l’allineamento dei tre corpi celesti può capitare anche in altri punti dell’orbita di Venere, non necessariamente quando è al perielio. E aggiungiamo anche che, mentre la posizione al perielio è una posizione reale di Venere rispetto al Sole, la posizione di congiunzione superiore è invece solo apparente, Venere cioè è apparentemente vicino al Sole, ma si tratta in realtà di una visione dovuta alla prospettiva terrestre. Le costellazioni in cui si verificano i due eventi sono quella del Cancro per il perielio e quella del Leone per la congiunzione superiore che avviene due giorni dopo l’ingresso del pianeta nella costellazione. |
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Marte si trova nel Leone e insieme a Venere è l’altro pianeta assente dal firmamento perché si sta avvicinando alla congiunzione col Sole che avverrà il 2 settembre. Anche in questo caso i suoi orari di alba e tramonto coincidono sempre più con quelli della nostra stella col risultato che Marte è sopra l’orizzonte durante il giorno. Il mese di agosto ci dà l’occasione per far notare che, mentre per Venere abbiamo parlato di congiunzione superiore, nel caso di Marte parliamo solo di congiunzione. Non si tratta di una scorciatoia stilistica, ma i due termini sono specifici di due scenari diversi all’interno del Sistema Solare. Infatti mentre Venere insieme a Mercurio appartiene ai cosiddetti pianeti interni, Marte e i rimanenti pianeti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) appartengono invece a quelli pianeti esterni, dove per interni ed esterni è sottinteso “all’orbita della Terra”. Accade così che le configurazioni dei due tipi di pianeti con Sole e Terra sono diverse, perché un pianeta esterno ovviamente non potrà mai trovarsi fra la Terra e il Sole, così come uno interno non potrà mai trovarsi oltre l’orbita terrestre. In particolare quando i tre corpi celesti sono allineati, si dice che un pianeta interno può trovarsi in congiunzione superiore o inferiore col Sole a seconda che il Sole si trovi al centro dell’allineamento piuttosto che sia il pianeta a occupare quella posizione, mentre un pianeta esterno si dice che si trova in congiunzione col Sole quando quest’ultimo si trova al centro dell’allineamento – come nel caso della congiunzione inferiore – mentre è in opposizione al Sole quando è la Terra al centro dell’allineamento. Vediamo così che le posizioni di congiunzione superiore e di congiunzione in realtà si equivalgono, ma la distinzione verbale indica che nel primo caso stiamo parlando di un pianeta interno e nel secondo di uno esterno. Tornando agli eventi che interessano Marte in agosto, il 26 il pianeta rosso raggiunge l’afelio, ovvero il punto della sua orbita più lontano dal Sole. In quel giorno Marte dista dalla stella circa 249 milioni di chilometri, 42 milioni in più di quando è al perielio, il punto più vicino. |
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Giove permane tra i confini dell’Ofiuco, costellazione che pur non essendo annoverata fra quelle zodiacali, di fatto è attraversata dall’eclittica nella sua parte meridionale. L’eclittica è l’orbita apparente del Sole ed è quella in prossimità della quale si muovono a loro volta i pianeti del Sistema Solare. Le costellazioni che fanno da sfondo all’eclittica costituiscono lo Zodiaco, che storicamente ne annovera dodici, lasciando fuori l’Ofiuco. Insieme a Saturno, Giove è l’unico pianeta fra quelli visibili a occhio nudo che in agosto si lascia vedere abbastanza a lungo con una media di circa quattro ore dopo il tramonto del Sole. Sostanzialmente lo si vede nella porzione sud-occidentale del cielo, cioè da quando transita a quanto tramonta. Il primo appuntamento di agosto che lo riguarda è la congiunzione con la Luna, di cui possiamo avere un’anticipazione il giorno 9 prima della mezzanotte. Parliamo di anticipazione perché la congiunzione vera e propria si ha qualche ora dopo, quando la coppia è già tramontata. A metà strada fra Eta Ophiuchi e Antares, Giove è accanto alla Luna vicino al terminatore, cioè alla linea che separa la parte illuminata del disco lunare da quella non illuminata. L’11 agosto invece il suo moto torna diretto, ovvero il pianeta percorre la sua orbita da ovest verso est. Il cambio di direzione è in realtà solo apparente ed è dovuto alla diversa velocità con cui Giove percorre la sua orbita rispetto alla velocità con cui la Terra avanza sulla propria, l’eclittica. La velocità di rivoluzione di un pianeta diminuisce all'aumentare della sua distanza dal Sole e dunque Giove, che è più lontano, si muove più lentamente. In particolare c’è un momento in cui la Terra sorpassa Giove dandoci l’impressione che quest’ultimo inverta il suo moto e diciamo allora che il moto diventa retrogrado (il pianeta si muove da est verso ovest). Il cambio di direzione non è tuttavia istantaneo perché, in virtù del movimento dei due pianeti, c’è un periodo di “affiancamento” della Terra a Giove che dura qualche giorno, durante il quale quest’ultimo ci appare fermo in cielo. Si dice allora che il pianeta è stazionario e se ne ha evidenza nella sua ascensione retta che rimane costante. La Terra prosegue dunque lasciando indietro Giove ma, prospetticamente, lo semina per così dire, solo fino a un certo punto, perché segue poi un momento in cui la Terra pare non poterlo distanziare di più dando così modo a Giove di raggiungerla, affiancarla per qualche giorno apparendo di nuovo stazionario, e infine superarla, illusione che si traduce in una nuova inversione di rotta del pianeta che torna a viaggiare con moto diretto (da ovest verso est) e che è ciò che accade l’11 agosto. Il giorno seguente, il 12, possiamo ammirare Giove andare a coricarsi in un allineamento quasi perfetto con la Luna e Saturno (v.sezione Luna). Il gigante del Sistema Solare precede la Luna a una distanza che è più di tre volte quella che separa quest’ultima da Saturno. Se i tre corpi celesti fossero in gara, sarebbe come dire che Giove ha un vantaggio di circa due ore sulla coppia; in pratica, prendendo per esempio come traguardo il sud che rappresenta il momento della culminazione, la Luna e Saturno lo raggiungono due ore dopo Giove, e così naturalmente per l’ovest dove la triade va a tramontare. Essendo Giove il primo a scendere sotto l’orizzonte, l’allineamento è visibile fino all’una di notte. |
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Saturno è stabile nel Sagittario vicino alla stella Pi, una stella che si distingue più che altro per la sua vicinanza all’eclittica, l’orbita terrestre il cui piano vede nei suoi paraggi il passaggio dei pianeti. Saturno risente ancora dell’opposizione del 9 luglio e per questo è il pianeta che abita più a lungo il firmamento con una media di oltre sei ore. Al tramonto del Sole lo vediamo apparire sulla volta celeste avviato verso il transito, ossia che punta verso sud e possiamo seguirlo fino a quando scende sotto l’orizzonte, a ovest. Il giorno in cui si concentrano gli eventi che lo riguardano è il 12 agosto quando forma un allineamento quasi perfetto insieme alla Luna, un po’ più a est, e a Giove più a sud e distaccato di almeno altre tre volte la linea che congiunge Saturno alla Luna (v. sezione Luna). In questa circostanza Saturno vede anche il nostro satellite avvicinarglisi sempre più, tant’è che a un certo punto l’immagine della Luna si sovrappone a quella del pianeta occultandolo. L’occultazione avviene verso mezzogiorno, per cui ci è preclusa, ma lo sarebbe comunque perché avviene anche sotto l’orizzonte. Tuttavia fra l’una e le due di notte, i due corpi celesti si possono vedere vicini prima di tramontare. |
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-- Immagini: www.storiedelcielo.it | SW Stellarium -- |
Dei restanti pianeti, osservabili solo al telescopio, Urano è stazionario nell’Ariete al confine con i Pesci e lo si vede dalla tarda serata fino all’alba quando è prossimo al transito. Il 21 agosto prima che il Sole sorga, possiamo vederlo approssimarsi alla congiunzione con la Luna, ormai vicina all’ultimo quarto. Urano si trova dalla parte illuminata del disco lunare. | ![]() |
Anche Nettuno non lascia la costellazione che lo ospita, quella dell’Acquario, e lo si vede dopo il tramonto del Sole fino all’alba. Nettuno estende gradualmente la sua permanenza sopra l’orizzonte perché si sta avvicinando all’opposizione che avverrà il 10 settembre e che consentirà di vederlo per tutta la notte. Il 17 agosto nel primo pomeriggio va in congiunzione con la Luna e possiamo osservare i due corpi celesti vicini attorno alle cinque del mattino sul versante sud-occidentale con Nettuno che sovrasta la Luna ancora pressoché piena. | ![]() |
Mercurio inizia il mese nella costellazione dei Gemelli che abbandona il giorno 10 quando si trasferisce nel Cancro, dove rimane fino al 23 per poi varcare i confini del Leone. Grazie al suo breve periodo di rivoluzione attorno al Sole, sono numerosi gli eventi che lo interessano. Il primo cade proprio il giorno 1 quando il suo moto diventa stazionario diretto, ovvero il pianeta inverte apparentemente la sua direzione di marcia e si muove da ovest verso est. Parliamo di inversione apparente perché questo movimento del pianeta è la conseguenza del suo moto reale combinato con quello appunto apparente dovuto alla nostra prospettiva terrestre. Supponendo per il momento che la Terra sia ferma, ciò che accade a Mercurio – pianeta inferiore, o interno, insieme a Venere – è quanto segue. Mercurio, ruotando intorno al Sole, si trova a un certo punto davanti a esso e allineato con la Terra (cioè in congiunzione inferiore, evento avvenuto il 27 luglio scorso) e, dopo un certo periodo, sempre allineato con la Terra ma dietro a esso (congiunzione superiore che accadrà il 4 settembre). Le due posizioni vengono ripetutamente raggiunte. Dalla Terra, il girare intorno al Sole di Mercurio viene percepito come un andare “avanti e indietro” rispetto a due punti limite, situati l’uno a est e l’altro a ovest, oltre i quali Mercurio sembra non potersi allontanare di più. Questo andare avanti e indietro è ciò che corrisponde al moto diretto (da ovest verso est) e al moto retrogrado (da est verso ovest), mentre i due punti limite corrispondono alle cosiddette massime elongazioni est e ovest, che altro non sono che le distanze angolari del pianeta dal Sole viste dalla Terra. Il 10 agosto Mercurio raggiunge la massima elongazione ovest, si trova dunque nel punto prospetticamente più lontano dalla stella sul versante occidentale che in agosto comporta un’apertura angolare di 19,1°. Il 15 agosto invece traguarda il nodo ascendente, ovvero il punto di intersezione della sua orbita con l’eclittica, superato il quale si muove al di sopra di quest’ultima. Il giorno 20 raggiunge infine il perielio, il punto più vicino al Sole che per Mercurio equivale a una distanza di soli 46 milioni di chilometri. |
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-- Immagini: www.storiedelcielo.it | SW Stellarium -- |
Costellazioni
Le costellazioni che culminano in agosto nella fascia oraria 21.00-24.00 sono la Coda del Serpente, lo Scudo, il Sagittario, la Corona Australe e la Lira.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 agosto, mentre la figura seguente mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 dell’1 agosto alle 23.00 del 31.
-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --
Passaggi della ISS
Nel mese di agosto la Stazione Spaziale Internazionale che dal 20 luglio scorso ospita il nostro astronauta Luca Parmitano impegnato nella missione Beyond, passa sopra le nostre teste 15 volte nelle ore di buio. I passaggi avvengono dall’1 al 7 agosto fra il tramonto e la mezzanotte e, dopo un periodo di invisibilità di tre settimane, torna a mostrarsi nelle ore che precedono l’alba.
Fenomeno del mese: le Perseidi
-- Immagine: SW Stellarium --
Ogni anno a partire più o meno dall’ultima settimana di luglio fino a circa il 20 di agosto, la Terra si affaccia su una zona di cielo in cui il passaggio di una cometa ha lasciato una scia di frammenti. Si tratta di piccoli meteoriti, cioè di corpi solidi che penetrano l’atmosfera terrestre, le cui dimensioni possono essere simili a granelli di polvere oppure a sassolini. Nel momento in cui queste particelle entrano in collisione con la nostra atmosfera, si incendiano dando luogo a un vero e proprio spettacolo: puntini luminosi si accendono improvvisamente nel cielo e lo rigano di luce attraversandolo in pochi istanti: sono le stelle cadenti.
Questa pioggia di meteore proviene da un punto particolare, chiamato radiante perché da lì si irradiano ed è situato nella costellazione di Perseo, da cui il nome di Perseidi. Il radiante delle Perseidi si trova leggermente a est di Gamma ed Eta Persei, esattamente a 3h4m in ascensione retta e a +58° di declinazione. All’atto pratico è sufficiente individuare la W di Cassiopea perché sotto di essa brillano le stelle di Perseo. E’ questa la costellazione che bisogna seguire e il momento migliore è quando è sorta interamente, cioè a partire grossomodo dalla mezzanotte.
I giorni attorno al 12 di agosto sono quelli in cui la frequenza delle stelle cadenti è maggiore, si parla di 100 meteore all’ora, valore espresso con la nomenclatura “100 ZHR”, dove ZHR sta per Zenithal Hourly Rate e rappresenta il numero di meteore che un osservatore potrebbe vedere in un’ora quando il radiante è allo zenith, cioè nel punto celeste che sta esattamente sopra la sua testa. Diciamo “potrebbe” perché si tratta in realtà di un valore puramente teorico che all’atto pratico abbassa la numerosità delle stelle cadenti; tuttavia è utile per avere un’idea dell’intensità del fenomeno.
Quest’anno il picco si avrà il 13 agosto alle 06.38, dunque quando è già giorno, tuttavia le ore di buio che precedono e che seguono questo orario, così come le sere negli immediati dintorni, sono indicate per l’osservazione. Unico elemento di disturbo quest’anno è purtroppo la Luna che è prossima alla fase piena e dunque rischiara notevolmente la notte. L’avvistamento di una stella cadente richiede quindi più attenzione e… pazienza!
Concludiamo dicendo che la cometa che ha lasciato questa scia di detriti è la Swift-Tuttle dal nome dei due scopritori, Lewis A. Swift (1820-1913) e Horace Parnell Tuttle (1839-1923). Si tratta di una cometa del diametro di 26 km che passa vicino al Sole ogni 133 anni. L'ultimo passaggio è avvenuto nel dicembre del 1992, dunque non molto tempo fa considerando la periodicità in gioco. Per il prossimo passaggio dobbiamo pertanto attendere davvero a lungo, più di un secolo, perchè la Swift-Tuttle sarà di nuovo al perielio nel mese di luglio del 2126.
DATI OSSERVATIVI
Sole
Immagine: www.media.inaf.it |
ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA | ||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | |
GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | |
Sorge | 06.01 | 06.02 | 06.03 | 06.04 | 06.05 | 06.07 | 06.08 | 06.09 | 06.10 | 06.11 | 06.12 | 06.13 | 06.15 | 06.16 | 06.17 | 06.18 | 06.19 | 06.20 | 06.22 | 06.23 | 06.24 | 06.25 | 06.26 | 06.27 | 06.29 | 06.30 | 06.31 | 06.32 | 06.33 | 06.34 | 06.36 |
Tramonta | 20.40 | 20.39 | 20.38 | 20.37 | 20.35 | 20.34 | 20.32 | 20.31 | 20.30 | 20.28 | 20.27 | 20.25 | 20.24 | 20.22 | 20.21 | 20.19 | 20.17 | 20.16 | 20.14 | 20.13 | 20.11 | 20.09 | 20.08 | 20.06 | 20.04 | 20.02 | 20.01 | 19.59 | 19.57 | 19.55 | 19.54 |
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –- |
Luna
Immagine: www.media.inaf.it |
FASI LUNARI | ||||
Nuova | Primo Quarto | Piena | Ultimo Quarto | Nuova | |
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1 Agosto | 7 Agosto | 15 Agosto | 23 Agosto | 30 Agosto | |
Ora fase | 05.12 | 19.31 | 14.29 | 16.56 | 12.37 |
Sorge | 06.03 | 13.38 | 20.41 | 24.06 | 06.11 |
Tramonta | 21.15 | 24.24 | 05.53 | 14.03 | 20.22 |
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –- |
Immagine: www.media.inaf.it |
PERIGEO E APOGEO LUNARI | ||
Perigeo | Apogeo | Perigeo | |
2 Agosto |
17 Agosto |
30 Agosto |
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Ora | 09.08 | 12.50 | 17.57 |
Distanza | 359.397 km | 406.243 km | 357.175 km |
-- Fonte: astrosurf.com/cosmoweb –- |
Pianeti
VENERE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Agosto |
15 Agosto |
31 Agosto |
Costellazione | Cancro | Leone | Leone |
Sorge | 05.40 | 06.16 | 06.58 |
Transita | 13.08 | 13.22 | 13.35 |
Tramonta | 20.34 | 20.27 | 20.10 |
Magnitudine | -3,9 | -3,9 | -3,9 |
Diametro | 9,7" | 9,7" | 9,8" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 1,7286 UA | 1,7307 UA | 1,7200 UA |
AR ore 23.00 | 8h33m04,3s | 9h42m50,2s | 10h58m32,7s |
DE ore 23.00 | +19°48'43" | +15°05'53" | +08°05'15" |
Visibilità indicativa del pianeta | Non visibile | Non visibile | Non visibile |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
MARTE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Agosto |
15 Agosto |
31 Agosto |
Costellazione | Leone | Leone | Leone |
Sorge | 06.55 | 06.47 | 06.38 |
Transita | 14.04 | 13.44 | 13.19 |
Tramonta | 21.13 | 20.39 | 19.59 |
Magnitudine | 1,8 | 1,8 | 1,7 |
Diametro | 3,5" | 3,5" | 3,5" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 2,6509 UA | 2,6694 UA | 2,6751 UA |
AR ore 23.00 | 9h28m37,0s | 10h03m14,4s | 10h41m52,2s |
DE ore 23.00 | +16°06'32" | +13°08'23" | +09°25'11" |
Visibilità indicativa del pianeta | Non visibile | Non visibile | Non visibile |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
GIOVE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Agosto |
15 Agosto |
31 Agosto |
Costellazione | Ofiuco | Ofiuco | Ofiuco |
Sorge | 16.59 | 16.03 | 15.04 |
Transita | 21.28 | 20.32 | 19.32 |
Tramonta | 02.01 | 01.05 | 00.04 |
Magnitudine | -2,5 | -2,4 | -2,3 |
Diametro | 42,5" | 40,9" | 39,0" |
Percentuale illuminata | 99% | 99% | 99% |
Distanza dalla Terra al transito | 4,6288 UA | 4,8151 UA | 5,0506 UA |
AR ore 23.00 | 16h52m25,3s | 16h51m54,0s | 16h54m27,1s |
DE ore 23.00 | -22°05'25" | -22°07'15" | -22°14'14" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per quasi cinque ore dopo il tramonto del Sole | Per quattro ore dopo il tramonto del Sole | Per tre ore e mezza dopo il tramonto del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
SATURNO -- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html -- |
1 Agosto |
15 Agosto |
31 Agosto |
Costellazione | Sagittario | Sagittario | Sagittario |
Sorge | 19.13 | 18.15 | 17.10 |
Transita | 23.41 | 22.43 | 21.37 |
Tramonta | 04.14 | 03.15 | 02.08 |
Magnitudine | 1,0 | 1,0 | 1,1 |
Diametro | 18,3" | 18,1" | 17,7" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 9,1106 UA | 9,2288 UA | 9,4183 UA |
AR ore 23.00 | 19h06m18,8s | 19h02m52,7s | 19h00m11,9s |
DE ore 23.00 | -22°16'"41 | -22°23'25" | -22°29'01" |
Visibilità indicativa del pianeta | Dal tramonto del Sole alle quattro del mattino (7H) | Dal tramonto del Sole alle tre del mattino (6,5H) | Dal tramonto del Sole alle due del mattino (quasi 6H) |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory -- |
Calendario dei principali fenomeni celesti di agosto 2019
GIORNO | ORA | EVENTO |
1 | 05.12 | Luna nuova |
1 | 06.05 | Mercurio stazionario diretto |
2 | 09.08 | Luna al perigeo (359.397 km) |
7 | 19.31 | Luna al primo quarto |
8 | 12.59 | Venere al perielio 0,718459 UA |
10 | 00.55 | Mercurio alla massima elongazione ovest 19,1° |
10 | 02.09 | Congiunzione Luna – Giove 1,7°N |
11 | 15.54 | Giove stazionario moto diretto |
12 | 00.30 | Allineamento Saturno, Luna, Giove |
12 | 11.40 | Congiunzione Luna – Saturno 0,4°N (occultazione) |
13 | 06.38 | Perseidi (ZHR 100) |
14 | 07.44 | Venere in congiunzione superiore |
15 | 14.29 | Luna piena |
15 | 16.38 | Mercurio al nodo ascendente |
17 | 12.50 | Luna all’apogeo (406.243 km) |
17 | 15.07 | Congiunzione Luna – Nettuno 4,2°S |
20 | 08.34 | Mercurio al perielio 0,307496 UA |
21 | 16.50 | Congiunzione Luna – Urano 5,3°S |
23 | 16.56 | Luna all'ultimo quarto |
24 | 05.28 | Congiunzione Luna – Iadi (Delta Tau) 0,2°N (occultazione) |
24 | 13.11 | Congiunzione Luna – Aldebaran 2,0°N |
26 | 03.39 | Marte all’afelio 1,666057 UA |
28 | 14.53 | Congiunzione Luna – Presepe (M44) 0,4°S |
30 | 12.37 | Luna nuova |
30 | 17.57 | Luna al perigeo (357.175 km) |
-- fonte: astrosurf.com/cosmoweb | storiedelcielo.it – |
Passaggi della ISS
In tabella si segnalano i passaggi della ISS per fascia oraria di 1 ora e mezza. Gli orari esatti dei transiti possono essere verificati registrandosi sul sito www.heavens-above.com oppure osservando la posizione in tempo reale sul sito http://www.n2yo.com/. Le scritte evidenziate indicano i transiti più brillanti della Stazione (m > -3,0), mentre quelle in corsivo indicano i passaggi più lunghi (> 5 minuti). |
Foto ISS: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html |
Fascia oraria | PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS) | ||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | |
GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | |
03.45 - 05.15 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | - | ISS |
05.15 - 06.45 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | - | ISS | - | ISS | ISS |
20.30 - 22.00 | ISS | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
22.00 - 23.30 | ISS | ISS | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
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