04 - Cani da Caccia (scienza)

CANI DA CACCIA

Canes Venatici, Canum Venaticorum

CVn

La costellazione dei Cani da Caccia e la sua rappresentazione artistica.
Immagine: www.stellarium.org

I Cani da Caccia sono la 38ma costellazione per dimensione sulle 88 complessive, ma nonostante i 465 gradi quadrati di cielo su cui si estende, le sue stelle principali sono solamente due e nemmeno troppo distanziate fra loro. Alpha e Beta Canum Venaticorum di magnitudine rispettivamente 2,85 e 4,20, possiamo dire alloggino comodamente nei confini celesti loro assegnati. Rispetto a essi i due astri sono spostati verso ovest e dato che Beta è di quarta magnitudine, per individuare la costellazione va rintracciata per prima Alpha CVn, tre volte e mezzo più luminosa. Essendo un puntino singolo, per localizzarlo conviene attendere il passaggio al meridiano di Epsilon UMa, la prima stella del timone del Grande Carro, poiché culmina insieme ad Alpha CVn. In pratica quando Epsilon UMa culmina, scendendo lungo la verticale la prima stella brillante che incontriamo è Alpha CVn.

Il transito di Epsilon Ursae Minoris coincide con quello di Alpha Canum Venaticorum, così che risulta più semplice rintracciare la debole stella dei Cani da Caccia.
Immagine: www.stellarium.org

I due astri dei Cani da Caccia si levano per la prima volta nell’anno all'inizio settembre e da quel momento anticipano la loro alba immergendosi sempre più nella notte. Maggio è il mese in cui la loro culminazione avviene prima della mezzanotte, come riportato in tabella, ma va detto che grazie alla loro alta declinazione, sono stelle che si vedono per tutto l’anno anche se non per tutta la notte come avviene per quelle circumpolari.

Transito o culminazione	1 MAG	15 MAG	31 MAG	Altezza sull'orizzonte	m
Beta (Chara)	23.08	22.13	21.10	+87°	4,20
Alpha (Cor Caroli)	23.30	22.35	21.33	+84°	2,85

Leggendo la tabella, si vede che Alpha e Beta CVn hanno anche dei nomi propri e di questa costellazione va in effetti menzionata la storia, perché ne è parte rilevante.
I Cani da Caccia sono una costellazione di origine moderna; fu inventata sul finire del XVII secolo dall’astronomo polacco Johannes Hevelius, il quale si ispirò alla tradizione greca, dove le due stelle erano Asterion (Alpha CVn) e Chara (Beta CVn), i due cani del pastore Bootes, poco più a est. I Greci non ne fecero mai una costellazione, cosa a cui pensò invece Hevelius battezzando un nuovo gruppo di stelle in sintonia con la tradizione. Ma negli stessi anni in cui Hevelius inventava i Cani da Caccia, Alpha CVn abbandonava il suo nome mitologico per assumerne uno storico che si sarebbe imposto di lì in avanti. Asterion divenne Cor Caroli, il cuore di Carlo. Fu l’astronomo inglese Edmund Halley l'artefice del nuovo nome. Lo scopritore della celebre cometa intitolò l’astro a Carlo II d’Inghilterra che il 4 marzo 1675 fondò l’Osservatorio Reale di Greenwich. Tuttavia in questa stella pulsa anche il cuore del padre del sovrano, Carlo I, che il 30 gennaio 1649 venne giustiziato davanti al Palazzo londinese di Whitehall per volere del popolo istigato dall’emergente parlamentare Oliver Cromwell (1599-1658).

Carlo I (a sinistra) in un ritratto di Anthony Van Dyck del 1635 (particolare), ora al Louvre e Carlo II d’Inghilterra (a destra) in un ritratto giovanile di Adriaen Hanneman del 1648 conservato alla National Portrait Gallery di Londra. Furono i sovrani inglesi che diedero il nome Cor Caroli alla stella Alpha dei Cani da Caccia, soppiantando il precedente Asterion dato dagli antichi Greci.

Con la decapitazione del re, Cromwell fece dell’Inghilterra una repubblica. Carlo II che aveva assistito al martirio del padre, poté istituire nuovamente la monarchia soltanto il 29 maggio 1660 divenendo il nuovo re d’Inghilterra. Uccise gli undici parlamentari – curiosamente tanti quanti erano stati gli anni della repubblica – che avevano cospirato insieme a Cromwell, deceduto due anni prima.
Un fisico inglese di nome Charles Scarborough (1615-1694) disse che la sera di quel 29 maggio 1660 in cui Carlo II entrò trionfalmente a Londra, vide la stella Alpha Canum Venaticorum brillare più del solito e gli sembrò che fosse il cuore del re ucciso che palpitava in segno di vittoria. La rivincita a opera del figlio omonimo insieme alla fondazione dell'Osservatorio Reale valsero ai due re una stella che da allora porta il loro nome.

Oltre a Cor Caroli, nei Cani da Caccia brillano anche quattro galassie e un ammasso globulare del catalogo di Messier.
Partendo dal confine sud-orientale, è M3 la prima nebulosità che incontriamo.

L’ammasso globulare M3 nella costellazione dei Cani da Caccia.
Immagine: Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im1273.html

Di 6,40 magnitudini M3 è un ammasso globulare a 34.000 anni luce da noi che si fa notare per l’alta concentrazione delle sue stelle. Mezzo milione sono quelle che lo accendono e sono compattate in una sfera di appena 90 anni luce di raggio.

Salendo verso nord, fra Alpha e Beta CVn, una galassia a spirale di tipo Sa, ovvero dalle braccia estremamente avvolte al nucleo, ci si offre frontalmente. E’ M94 di magnitudine 8,20 e distante più di 14 milioni di anni luce.

La galassia a spirale M94 nella costellazione dei Cani da Caccia.
Immagine: 1975, Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0092.html

Circa un grado più sopra ma spostata verso est tocca a M63 presentarsi all’osservatore da un abisso di 37 milioni di anni luce.

La galassia a spirale M63 nei Cani da Caccia, conosciuta anche come galassia Girasole.
Immagine: 1998, Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0495.html

Questa spirale di tipo Sb e magnitudine 8,60 è conosciuta col nome di Girasole, appellativo datole proprio da Charles Messier nel 1779 dopo che l’amico Pierre Méchain la scoprì e gliela rivelò. M63 fu anche una delle prime galassie di cui Lord Rosse nel 1850 intravide la spirale dal suo telescopio di Birr Castle in Irlanda.
E restando in quel castello ma facendo un salto indietro nel tempo di cinque anni, possiamo vedere Lord Rosse ammirare, primo fra gli uomini, il disegno a spirale di una di quelle che fino ad allora venivano chiamate genericamente nebule. Ancora più a nord della galassia Girasole nei paraggi di Eta UMa, l’ultima stella del timone del Grande Carro, splende M51, detta anche la galassia Vortice per il suo disegno ben definito che infatti non a caso fu il primo a essere distinto.

M51, la prima galassia di cui si è distinta la struttura a spirale e che è stata battezzata col nome di Vortice.
Immagine: 1975, Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0085.html

Era il 1845 quando l’umanità conobbe la prima galassia a spirale, galassia di cui Lord Rosse non esitò a farne il disegno segnando così un nuovo traguardo nella storia dell’astronomia.

M51 nel disegno di Lord Rosse del 1845 .
Immagine: https://amazing-space.stsci.edu/resources/explorations/groundup/lesson/basics/g44/

Anch'essa a 37 milioni di anni luce di distanza, M51 riluce con 9,60 magnitudini e trascina con sé una galassia più piccola, irregolare, catalogata col nome di NGC 5195. L’insieme delle due galassie è conosciuto talvolta col nome di Punto di Domanda di Lord Rosse, proprio per la forma che evoca il segno interrogativo.

Chiude la rassegna la spirale M106, alla stessa declinazione di M51 ma diametralmente opposta.

La galassia a spirale M106 nei Cani da Caccia.
Immagine: 1996, Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0624.html

Con una magnitudine di 8,30 manda i suoi raggi da 25 milioni di anni luce di distanza. Osservandola si rimane incerti sulla presenza o meno della barra e anche se ufficialmente è classificata come Sb, la definizione rimane per alcuni studiosi ancora al vaglio.

Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano i Cani da Caccia sono la Chioma di Berenice, il Bootes e l'Orsa Maggiore.

Le costellazioni confinanti con i Cani da Caccia: Chioma di Berenice, Bootes e Orsa Maggiore.
Immagine: www.stellarium.org

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