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CHIOMA DI BERENICE
Coma Berenices, Comae Berenices
Com
La costellazione della Chioma di Berenice e la sua rappresentazione artistica.
Immagine: www.stellarium.org
Fra Arturo e Denebola si accendono appena accennate le stelle della Chioma di Berenice. Sono solo tre, Alpha, Beta e Gamma, disposte ad angolo retto e sono tutte di quarta magnitudine. Nella loro vaghezza si sono voluti vedere i bellissimi capelli di una regina realmente esistita: Berenice (ca. 267-221 a.C.), sorella e sposa di Tolomeo III Evergete (ca. 284-222 a.C.), faraone d’Egitto in epoca ellenistica.
Berenice II in una decadracma del 246 a.C. - 222 a.C.
Immagine: http://tiny-librarian.tumblr.com/image/106072605992
Si dice che la donna li recise e li offrì agli dèi in cambio del ritorno del marito dalla guerra contro Seleuco (359-281 a.C.), sovrano della Siria. La sua supplica fu ascoltata e una notte Conone, l’astronomo di corte, guardando il cielo disse di aver visto la chioma della regina tramutata in stelle, sottili e delicate come quei capelli. Era il 245 a.C. e quella della Chioma di Berenice è stata l’unica costellazione dedicata a un personaggio storico.
Se la Chioma rimane piuttosto nascosta per via della sua scarsa luminosità, ha il vantaggio però di essere una costellazione alta nel cielo, una condizione che le permette di essere visibile tutte le notti dell’anno anche se non per tutta la notte. Gamma Comae con 4,35 magnitudini è la prima a inaugurare la levata eliaca attorno alla metà di settembre, seguita da Beta la più luminosa con 4,20 magnitudini alla metà del mese e infine da Alpha di magnitudine 4,30 a fine settembre. Da quel momento la costellazione anticipa il suo sorgere spostandolo sempre più nelle ore della notte e in maggio con Beta se ne ha il transito prima della mezzanotte, come riportato in tabella.
Transito o culminazione | 1 MAG | 15 MAG | 31 MAG | Altezza sull'orizzonte | m |
Beta Com | 23.46 | 22.51 | 21.48 | +73° | 4,20 |
Dentro i suoi 386 gradi quadrati di superficie che la collocano al 42° posto fra le 88 costellazioni, cade inoltre il Polo Nord della Via Lattea, esattamente alle coordinate equatoriali di 12h 49m di ascensione retta e di +27° 24’ di declinazione, molto vicino alla stella 30 Com di magnitudine 5,75.
E se la costellazione non si impone con la luce delle sue stelle, essa lo fa con quella degli oggetti di profondo cielo che custodisce nei suoi abissi. Si contano fra i suoi confini ben otto oggetti del catalogo di Messier: sette galassie e un ammasso globulare. Sei delle sette galassie si trovano nella porzione sud-occidentale della Chioma e si possono considerare un assaggio dell’Ammasso della Vergine, l’immenso gruppo di galassie nella limitrofa costellazione della Vergine, di cui una parte tracima nella Chioma di Berenice. Sono tutte annidate a 12h di ascensione retta a inabissate di 60 milioni di anni luce.
Andando da ovest verso est, la prima che si incontra è M98, una spirale di tipo Sb che ci si presenta di taglio. Con 10,10 magnitudini apparenti è uno degli oggetti di Messier più deboli.
La galassia a spirale di tipo Sb M98 nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 1996 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0660.html
Subito dopo un altro componente tra i più fiochi del catalogo si affaccia nel firmamento con 9,80 magnitudini. E’ M99, una spirale con i bracci piuttosto srotolati che la classificano come di tipo Sc. Si offre frontalmente ed è conosciuta col nome di Girandola; sembra in effetti in balìa di un inesistente vento intergalattico, forse anche per via del suo nucleo che è leggermente decentrato a causa delle interazioni gravitazionali con le altre galassie dell’Ammasso.
La galassia a spirale di tipo Sc M99, nota anche col nome di Girandola, nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 1996 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0654.html.
Tocca poi a M100 far mostra di sé poco più a nord. Di magnitudine 9,40 anch’essa ci si presenta di fronte ed è della stessa tipologia di M99, una Sc.
La galassia a spirale Sc M100 nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 2002 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0806.html.
M100 è stata una delle prime galassie di cui si sia riconosciuta la struttura a spirale, grazie alla tecnologia più potente inaugurata a metà dell’Ottocento da William Parsons, conte di Rosse in Irlanda. Col suo telescopio soprannominato Leviathan disegnò M100 e quel disegno insieme ad altri di altre galassie che fece nel corso delle sue osservazioni (come per esempio quello di M99), rappresenta un traguardo nella storia dell’astronomia quanto mai suggestivo.
M99, la galassia Girandola, uno dei disegni che Lord Rosse fece delle galassie viste al suo telescopio. Per la prima volta veniva alla luce la struttura a spirale di questi giganteschi aggregati stellari.
Immagine: http://messier.seds.org/more/m099_rosse.html.
Ancora più nord incontriamo invece una galassia lenticolare, ovvero senza bracci, la morfologia classificata da Hubble come S0. E’ M85 di magnitudine 9,20 e con un diametro di 125.000 anni luce, poco più di quello della nostra Galassia.
La galassia lenticolare M85 nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 1996 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0586.html.
Scendendo di circa 4° un’altra galassia di tipo Sc emerge dal telo della notte con 9,50 magnitudini. E’ M88, una spirale che vediamo di tre quarti, poco più grande della precedente col suo diametro di 130.000 anni luce. Anch’essa fu una delle prime spirali di cui Lord Rosse scoprì la trama vorticosa.
La galassia a spirale Sc M88 nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0419.html
Il tour della porzione dell’Ammasso della Vergine che sconfina nella Chioma di Berenice termina alla stessa declinazione con M91, una spirale stavolta barrata, classificata come SBb. E’ solo appena accennata con le sue 10,20 magnitudini, tuttavia se la si riesce a scovare, la barra si distingue in modo evidente.
La spirale barrata di tipo SBb M91 nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 1998 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0704.html
Abbandonando l’Ammasso della Vergine e risalendo in superficie di ben 40 milioni di anni luce, incontriamo lungo il segmento che congiunge Alpha a Gamma Comae, M64, il secondo gioiello della Chioma di Berenice dopo la galassia Girandola.
M64, la Galassia Occhio Nero, nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 2004 Hubble Heritage Team, http://hubblesite.org/image/1447/news_release/2004-04
M64 è una galassia spirale di tipo Sb conosciuta col nome di Occhio Nero per via di una fascia scura che si distende lungo il suo profilo facendola rassomigliare a un occhio impreziosito da una linea di matita. Fu William Herschel a darle questo nome fra il 1785 e il 1789 e chissà, forse in questa nebula, come si chiamavano allora tutti gli oggetti non puntiformi, vide per caso l’occhio egizio di Berenice che si posava nel suo, accostato a un telescopio che lo osservava da un pianeta lontano 19 milioni di anni luce.
La galassia Occhio Nero in quanto a dimensioni è la metà della Via Lattea, il suo diametro è calcolato in 51.000 anni luce e oggi sappiamo che la fascia scura non è altro che polvere che impedisce alla luce delle stelle poste dietro di passare e raggiungerci, un limite che però ha reso questa galassia quanto mai seducente.
Gli oggetti di Messier della Chioma di Berenice terminano accanto ad Alpha Comae con l’ammasso globulare M53, di magnitudine 7,70.
L'ammasso globulare M53 nella costellazione della Chioma di Berenice.
Immagine: 1998 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0730.html
Si tratta di una sfera di stelle di 220 anni luce di diametro a 58.000 anni luce dalla Terra. La sua luminosità equivale a quella emessa da 200.000 dei nostri Soli, una perla di luce che si aggiunge a questa costellazione che non si può che definire elegante, preziosa e affascinante come fu la regina che vi è commemorata.
Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano la Chioma di Berenice sono la Vergine, il Bootes, i Cani da Caccia, l'Orsa Maggiore e il Leone.
Le costellazioni confinanti con la Chioma di Berenice: V.ergine, Bootes, Cani da Caccia, Orsa Maggiore e Leone
Immagine: www.stellarium.org
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