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IDRA

Hydra, Hydrae

Hya

 

 

03 - Idra (scienza)

La costellazione dell'Idra e la sua rappresentazione mitologica.     
Immagine: www.stellarium.org

Per vedere tutte le stelle che disegnano l’Idra, bisogna stare in osservazione per quattro ore e mezza. Tanto impiegano le sue stelle a emergere dall’orizzonte orientale. Questo perché l’Idra è la costellazione più grande del firmamento: 1.303 gradi quadrati di cielo, punteggiati tuttavia da stelle poco appariscenti disposte in un lungo zig-zag che evoca indubbiamente una figura serpentina. L’Idra infatti è proprio questo, un serpente d’acqua, come significa il termine, la cui testa affiora con un gruppo di sei stelle, la più luminosa delle quali è Zeta Hydrae di magnitudine 3,10, e che si erge poi lentamente fino a portare sopra l’orizzonte l’ultimo astro, Gamma Hydrae di magnitudine 2,95. Zeta e Gamma Hya insieme ad Alpha Hya di magnitudine 1,95, sono le tre stelle più brillanti della costellazione che di lumicini da esibire ne avrebbe ben diciannove, ma sono quasi tutti di quarta classe di luminosità e dunque non distinguibili a colpo d’occhio. Oltretutto a complicare il riconoscimento interviene la loro disposizione piuttosto rada, cosicché l’Idra non è una costellazione “da neofiti”. Per localizzarla, ci si può senz’altro servire di tre stelle limitrofe e ben nitide, ovvero partendo da est e andando verso ovest, Spica nella Vergine, Regolo nel Leone e Procione nel Cane Minore. Sotto di esse si allunga l’Idra, anche se in realtà bisogna aggiungere che prima si incontrano le stelle del Corvo, del Cratere e del Sestante, che vi sono proprio appoggiate sopra.

 

03 - Idra (scienza)

L’Idra si trova sotto le costellazioni del Sestante, della Coppa e del Corvo, ma gli astri più brillanti da utilizzare per circoscriverla sono Spica, Regolo e Procione.     
Immagine: www.stellarium.org

 

L’astro che si può prendere come riferimento per la culminazione dell’intero gruppo di stelle è Lambda Hya, posto circa a metà e che nel mese di marzo transita prima della mezzanotte, come riportato in tabella insieme ad Alpha, la più luminosa, e alle stelle alle estremità che ben evidenziano il lungo tempo necessario per il passaggio completo.

 

Transito o culminazione 1 MAR 15 MAR 31 MAR Altezza sull'orizzonte m
 Zeta Hya 22.31 21.35 21.32* +51° 3,10
Alpha Hya 23.02 22.07 22.04 +37° 1,95
Lambda Hya 23.45 22.50 22.47* +33° 3,60
Gamma Hya 02.57 02.02 01.59* +22° 2,95
* dovuto al passaggio all’ora legale.

 

E se il transito sul meridiano richiede quattro ore e mezza, la levata eliaca delle stelle dell’Idra è ben più diluita nel tempo: da Zeta Hya che si leva a fine agosto a Gamma Hya che la imita verso metà novembre, passano circa due mesi e mezzo prima che la costellazione inizi a diventare protagonista della notte.
Che la disposizione degli astri dell’Idra ricordi un serpente è facile da dimostrare, ma il motivo per cui l’uomo abbia deciso di raggruppare in un’unica costellazione stelle tanto sparse e per di più poco brillanti, non è intuibile con altrettanta disinvoltura. Per capirlo infatti bisogna portare indietro l’orologio di quasi cinquemila anni! Nel 2800 a.C. infatti, a causa del moto di precessione della Terra, l’Idra si trovava adagiata lungo l’equatore celeste rappresentandone così il riferimento, importante soprattutto per i naviganti e Alpha Hya, la più luminosa, distava da esso solo 43’.

 

03 - Idra (scienza)

Nel 2800 a.C. diverse stelle dell’Idra si trovavano lungo l’equatore celeste, divenendone così un indicatore.     
Immagine: http://www.ipac.caltech.edu/2mass/gallery/m48atlas.jpg

 

Oggi la stella dell’Idra più vicina all’equatore celeste è Tau 2, un grado più sotto e comunque di magnitudine 4,50, quasi undici volte più debole di Alpha. Inoltre si è perso completamente l’allineamento con l’equatore celeste, rispetto al quale l’Idra appare inclinata di circa 45°.
Se la costellazione non ha più la prerogativa di indicare il cerchio massimo fondamentale della Terra, racchiude però nei suoi ampi confini tre oggetti di Messier, ciascuno rappresentante di una categoria cosmica diversa. Abbiamo un ammasso aperto all’estremità occidentale, un ammasso globulare verso quella orientale e una galassia a spirale ancora più a est, rispettivamente sotto i nomi di M48, M68 e M83.
M48 dista 1.500 anni luce dalla Terra e 6° dall’equatore celeste, rispetto al quale si trova al di sotto.

 

03 - Idra (scienza)

L’ammasso aperto M48 nella costellazione dell’Idra. L’immagine è stata ottenuta con due telescopi da 1,3 m, uno situato a Mt. Hopkins nell’Arizona meridionale e l’altro in Cile a Cerro Tololo. Essa fa parte del progetto 2MASS (Two Micron All Sky Survey) diretto dall’Università del Massachusetts.     
Immagine: www.stellarium.org

 

Si trova al confine con la costellazione dell’Unicorno e la sua magnitudine apparente di 5,80 lo rende potenzialmente visibile a occhio nudo. Come tutti gli ammassi aperti è composto da stelle di recente formazione. Se ne contano un centinaio la cui età media è di 300 milioni di anni.
Avvicinandosi invece alle stelle che delineano l’Idra, in prossimità ormai della coda, si incontra l’ammasso globulare M68 a 33.000 anni luce da noi.

 

03 - Idra (scienza)

L’ammasso globulare M68 nell’Idra.     
Immagine: NOAO Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0416.html

 

Per vederlo occorre il telescopio, seppur amatoriale. La sua magnitudine di 8,20 non ne consente infatti la visione senza l’aiuto di una lente, nonostante le stelle che lo compongono siano duemila e addensate in una sfera di 106 anni luce di diametro. D’altra parte M68 alla latitudine di 44,5° rimane un oggetto basso sull’orizzonte, l’altezza massima che raggiunge è di 18,5°, e di conseguenza risente maggiormente dell’assorbimento atmosferico, un fattore che ne affievolisce la luce.
Per finire, ancora più bassa sull’orizzonte con una culminazione di soli 15,5° e al confine con la costellazione del Centauro, fa mostra di sé la galassia a spirale M83 di magnitudine 7,60, uno degli oggetti del catalogo francese fra i più difficili da osservare alla nostra latitudine.

 

03 - Idra (scienza)

La galassia a spirale M83 nell’Idra, detta anche la Girandola del Sud, in analogia alla Galassia Girandola M101 nell’Orsa Maggiore.     
Immagine: 1973 Bill Schoening NOAO, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0348.html

 

Sprofondata a 15 milioni di anni luce, fu scoperta dall’astronomo Nicholas Louis de Lacaille nel 1752 mentre si trovava al Capo di Buona Speranza, 34° a sud dell’equatore e dunque a una latitudine estremamente favorevole alla visione dato che da lì la galassia si alzava fino a 86° sull’orizzonte. La spirale fu la prima galassia non appartenente al Gruppo Locale ad essere scoperta. Quasi trent’anni dopo, nel 1781, Messier la inserì nel suo catalogo al posto 83.

 

Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, ben tredici sono le costellazioni che circondano l'Idra e sono il Centauro, la Bilancia, la Vergine, il Corvo, il Cratere, il Sestante, il Leone, il Cancro, il Cane Minore, l'Unicorno, la Poppa, la Bussola e la Macchina Pneumatica.

 

 03 - Idra (scienza)

Le costellazioni confinanti con l'Idra: Centauro, Bilancia, Vergine, Corvo, Cratere, Sestante, Leone, Cancro, Cane Minore, Unicorno, Poppa, Bussola e Macchina Pneumatica.
Immagine: www.stellarium.org

  

 


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