Torna a Le costellazioni di marzo
CANCRO
Cancer, Cancri
Cnc
La costellazione del Cancro e la sua rappresentazione mitologica.
Immagine: www.stellarium.org
Quarta costellazione dello Zodiaco e trentunesima per dimensione nei due emisferi con 506 gradi quadrati di terreno celeste, il Cancro era la costellazione in cui cinquemila anni fa e fino al IV secolo a.C. cadeva il solstizio d’estate. Fra le sei stelle di terza e quarta magnitudine della costellazione, il Sole raggiungeva il punto più alto della sua orbita, l’eclittica, la cui inclinazione rispetto all’equatore celeste è di 23° 27’. A quella declinazione, il Sole sembrava arrestarsi per qualche giorno all’inizio della terza decade di giugno, per poi iniziare una lenta e progressiva discesa lungo declinazioni più basse. Proprio questo fermarsi è all’origine della parola “solstizio”, la cui etimologia deriva dal latino Sol sistit, ovvero “il Sole si ferma”.
Dopo più di duemila anni, per via della precessione degli equinozi, quel momento non avviene più nei confini del Cancro, ma è stato anticipato di due costellazioni, così che oggi è il Toro a dare il via all’estate.
Va aggiunto però che per un motivo di “regolarità”, ufficialmente la costellazione che inaugura l’estate sono i Gemelli. In effetti il Sole tocca l’apice della sua orbita in un punto che è praticamente al confine delle due costellazioni e nonostante per pochissimo risieda proprio nel Toro, si è preferito nominare quale costellazione che dà il via all’estate, i Gemelli perché in questo modo intercorrono sempre esattamente quattro costellazioni zodiacali fra una stagione e l’altra: 1) Ariete; 2) Toro; 3) Gemelli; 4) Cancro; 5) Leone; 6) Vergine; 7; Bilancia; 8) Scorpione; 9) Sagittario; 10) Capricorno; 11) Acquario; 12) Pesci. A rigore tuttavia il solstizio d’estate cade nel Toro e nel corso degli anni si introdurrà sempre di più nella costellazione.
La costellazione in cui cade il solstizio d’estate oggi. Nonostante il Sole si trovi quasi a contatto coi Gemelli, costellazione ufficialmente battezzata a segnare l’inizio dell’estate, come si vede la stella a rigore raggiunge il punto più alto della sua orbita tra i confini del Toro.
Immagine: www.stellarium.org
Perduto il tratto distintivo che lo legava alla seconda stagione terrestre, al Cancro rimane una stella a ricordare in qualche modo il suo antico legame con il Sole. E’ Delta Cancri, astro più conosciuto come Asellus Australis, che si appoggia proprio sull’eclittica divenendone così un indicatore. Insieme a Gamma Cancri, l’Asellus Borealis, è anche la stella che divide a metà la costellazione, così che la sua culminazione può essere presa come riferimento per l’intero gruppo zodiacale. Marzo in particolare è il mese in cui il transito al meridiano avviene nelle due ore che precedono la mezzanotte, come riportato in tabella.
Transito o culminazione | 1 MAR | 15 MAR | 31 MAR | Altezza sull'orizzonte | m |
Asellus Borealis (Gamma Cnc) | 22.18 | 21.23 | 21.20* | +67° | 4,65 |
Asellus Australis (Delta Cnc) | 22.20 | 21.25 | 21.22* | +64° | 3,90 |
* dovuto al passaggio all’ora legale. |
La levata eliaca del Cancro inizia invece con la stella Iota di magnitudine 4,00 alla fine di luglio e nel giro di un paio di settimane anche l’ultima stella, Alpha Cnc, erroneamente classificata da Bayer come la più luminosa – è di magnitudine 4,25 – sorge per la prima volta nell’anno. Da metà agosto il Cancro è visibile completamente e giorno dopo giorno anticipa la sua alba restando sopra l’orizzonte sempre più a lungo nelle ore di buio.
Rho 1 Cancri, spesso reclamizzata con la nomenclatura di Flamsteed, 55 Cnc, è una stella simile al Sole a 40 anni luce dalla Terra, nei pressi di Iota Cnc e quasi al limite della percezione umana con le sue 5,95 magnitudini, ma ha acquistato importanza dopo che a partire dal 1997 si è scoperto possedere un sistema solare, ovvero un corteo di pianeti come accade per la nostra stella. La sua natura simile al nostro Sole ha naturalmente aumentato la curiosità su quella dei suoi pianeti che sono tutt’ora oggetto di studio.
Insieme a questa recente rivelazione, il Cancro possiede anche due ammassi aperti del catalogo di Messier.
Il primo e più famoso è M44, noto anche come l’ammasso del Presepe ed è situato fra l’Asellus Borealis e quello Australis, sul versante ovest.
L’ammasso aperto del Presepe o M44 nella costellazione del Cancro.
Immagine: 1997 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0793.html
Si tratta di più di 200 stelle sparse in un tratto di cielo ampio 23 anni luce. Distano da noi 577 anni luce, il che significa che la luce con cui le vediamo oggi è partita nel XV secolo, ai tempi di Cristoforo Colombo, una traversata che le ha portate alla scoperta… della Terra e se queste stelle fossero dotate di voce, oggi la famosa esclamazione del navigatore genovese all’avvistamento del Nuovo Mondo, mai sarebbe per esse più azzeccata! La loro età invece è simile a quella delle Iadi che hanno circa un miliardo di anni. Si pensa allora che i due ammassi abbiano avuto origine dalla stessa nube cosmica.
Appena più a ovest di Alpha Cancri il cielo è invece punteggiato su un’estensione di mezzo grado dalle luci di M67, uno degli ammassi aperti più antichi che si conoscano. A 2.700 anni luce dalla Terra e di magnitudine 6,90, ha un’età che si aggira sui 4 miliardi di anni, è quasi coetaneo del nostro Sistema Solare. Sono circa 500 le stelle di cui è costituito e quasi 200 sono Nane Bianche, segno dell’età avanzata dei suoi membri. Vi si trovano anche diverse Giganti Rosse, tant’è che disponendo le stelle di M67 sul diagramma H-R, il ramo di queste ultime risulta già pronunciato.
L’ammasso aperto M67 nella costellazione del Cancro.
Immagine: 1997 Kitt Peak NO NOAO, https://www.noao.edu/image_gallery/html/im0494.html
Per finire un cenno sulle stelle Asellus Borealis e Australis in mezzo alle quali sta M44. Asellus significa asinello e M44 è noto come abbiamo visto col nome di Presepe, ma anche di Mangiatoia e di Arnia. Lasciando da parte quest’ultima rappresentazione, è inevitabile legare le altre tre al contesto cristiano della Natività, pur se con una discrepanza per quel che riguarda gli animali della capanna che scaldavano il Gesù Bambino. Ma proprio questa difformità, sebbene numericamente in minoranza, ci deve fare sospettare dell’associazione con la tradizione cristiana del bue e dell’asinello. I due asinelli della costellazione del Cancro hanno infatti origine pagana. L’astronomo Eratostene, vissuto in epoca ellenistica, ci ha tramandato che si trattava dei due asini grazie al cui raglio Dioniso riuscì a mettere in fuga i Giganti durante il loro assalto agli dèi olimpi. Per ricompensarli furono tramutati in stelle e in mezzo a essi fu posta una mangiatoia, anch’essa fatta di stelle.
Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano il Cancro sono l'Idra, il Leone, il Leone Minore, la Lince, i Gemelli e il Cane Minore.
Le costellazioni confinanti con il Cancro: Idra, Leone, Leone Minore, Lince, Gemelli e Cane Minore.
Immagine: www.stellarium.org
Ti è piaciuta la costellazione del Cancro?
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati e conoscere i personaggi storici che vi sono legati, è disponibile l’eBook Storie del cielo. Il giro del cosmo in 365 notti.
Sei affezionato ai libri cartacei? Nessun problema! Storie del cielo. Il giro del cosmo in 365 notti è disponibile anche in versione cartacea.
Torna a Le costellazioni di marzo