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CANE MAGGIORE
Canis Major, Canis Majoris
CMa
La costellazione del Cane Maggiore e la sua rappresentazione mitologica.
Immagine: www.stellarium.org
Come il Toro si identifica in Aldebaran o l’Auriga in Capella, il Cane Maggiore sintetizza la sua identità in Sirio, la stella più luminosa non solo della costellazione, ma di tutto il nostro firmamento. Con la sua magnitudine apparente di -1,4 ha uno splendore confrontabile con quello dei pianeti visibili a occhio nudo, corpi celesti che riflettono la luce del Sole e che per via della piccola distanza dalla Terra, risultano particolarmente fulgidi. E’ un punto di riferimento deciso che si imprime sulla volta celeste diventandone un cardine e insieme a Procione nel Cane Minore e a Betelgeuse in Orione, va a formare l’asterismo del Triangolo Invernale.
Le stelle del Triangolo Invernale: Sirio, Procione e Betelgeuse.
Immagine: www.stellarium.org
Complice del suo elevato splendore è la piccola distanza dalla Terra. Per raggiungere Sirio infatti basta viaggiare per 8,6 anni luce, uno dei tratti più brevi per le stelle, tant’è che Sirio è la nona stella più vicina al Sole. Proprio la piccola distanza da noi permise a Edmund Halley nel 1720 di scoprirne il moto proprio, ossia il movimento intrinseco della stella nello spazio, una rivelazione che frantumò per sempre la plurisecolare sfera delle stelle fisse. Lo stesso svelarono le stelle Alpha del Cane Minore e del Bootes, ovvero Procione e Arturo. In particolare Sirio presenta un moto di allontanamento dal nostro pianeta.
Il suo colore è bianco e la sua luce “vera”, ossia quella che emette a prescindere dalla distanza a cui si trova, è ventitré volte più intensa di quella della nostra stella. Anche la sua massa è maggiore, Sirio ha una massa doppia rispetto al Sole, ma rientra ancora nella categoria delle stelle Nane.
Nel 1844 l’astronomo tedesco Friederich Bessel scoprì che Sirio vive in un sistema binario. La rivelazione era in quell’anno teorica, nel senso che la presenza di un compagno era necessaria per spiegare le piccole oscillazioni che la stella presentava sia nelle coordinate celesti che nella magnitudine, ma nel 1862 il compagno fantasma si materializzò grazie allo statunitense Alvan Clark, famoso costruttore di telescopi e titolare della Alvan Clark & Sons. La stella che accompagnava Sirio fu chiamata Sirio B e oggi sappiamo che si tratta di un astro giunto al termine della sua vita, fase evolutiva che si traduce in un’incredibile compressione della stella la quale infatti riduce le sue dimensioni a quelle di un pianeta con una massa però che rimane quella di una stella. Sirio B ha la stessa massa del Sole. Questo significa una forza di gravità immensa e dunque una potenza di attrazione letteralmente fatale. Queste stelle sono conosciute col nome di Nane Bianche.
Sirio è l’astro che divide grossomodo a metà il Cane Maggiore e dunque la sua culminazione può essere considerata come quella dell’intera costellazione. Nel mese di febbraio il passaggio al meridiano avviene fra le 20.30 e le 22.15 come riportato in tabella.
Transito o culminazione | 1 FEB | 15 FEB |
28 FEB |
Altezza sull'orizzonte | m |
Sirio (Alpha CMa) | 22.14 | 21.19 | 20.28 | +29° | -1,45 |
Il Cane Maggiore è la quarantatreesima costellazione più grande della volta celeste. Nei suoi 380 gradi quadrati, risplendono una ventina di stelle la cui disposizione ha evocato l’immagine di un cane, quello del gigante Orione che lo precede poco più a nord. Il disegno della costellazione è piuttosto articolato e le parti che meglio si possono distinguere sono un rettangolo allungato a sud di Sirio che ne rappresenta il corpo ed è formato da Beta, Epsilon, Delta e Sirio (Alpha CMa) e la stella Eta che è la punta della coda.
Il Cane Maggiore fa la sua prima comparsa dell’anno con Sirio a metà agosto mentre l’ultima stella che porta sopra l’orizzonte è Eta alla fine del mese. Da quel momento la sua presenza in cielo aumenta sempre più.
La Via Lattea scorre nella sua porzione orientale e quando si parla di Via Lattea si parla di ammassi aperti, perché risiedono soprattutto in quella zona caratterizzata da stelle giovani. Il Cane Maggiore non fa eccezione e ne possiede diversi, fra tutti ricordiamo l’unico del catalogo di Messier, M41, di magnitudine 4,50.
L’ammasso aperto M41 nel Cane Maggiore.
Immagine: 1997 NOAO, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0727.html
A 2.300 anni luce dal nostro pianeta, si trova quasi esattamente 4° a sud di Sirio, così che il passaggio al meridiano della stella è un buon riferimento per localizzarlo dato che lo solcano insieme. La sua età è stimata fra i 190 e i 240 milioni di anni e le stelle che lo compongono sono un centinaio distribuite su un’area di 38 minuti d’arco di diametro.
Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano il Cane Maggiore sono la Poppa, l'Unicorno, la Lepre e la Colomba.
Le costellazioni confinanti con il Cane Maggiore: Poppa, Unicorno, Lepre e Colomba.
Immagine: www.stellarium.org
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