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Il Cielo di Gennaio 2025

I dati si riferiscono alla latitudine di BOLOGNA:
Lat 44° 30' 27" N, Long 11° 21' 5" E

Gli orari sono espressi in tempo civile locale.

 

 

Costellazioni | Sole | Luna | Pianeti | Mercurio | Venere | Marte | Giove | Saturno | Urano | Nettuno | Passaggi della ISS | Fenomeni del mese: notte fra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio: sciame meteorico delle Quadrantidi e lunedì 13 gennaio: cometa C/2024 G3 al perielio

Calendario dei principali fenomeni celesti di gennaio 2025

 

 

Costellazioni

Il cielo di Gennaio 2025Le costellazioni che culminano in gennaio nella fascia oraria 21.00-24.00 sono il Toro, Orione, la Lepre e l’Auriga.
La mappa rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 gennaio.
-- Immagine: www.heavens-above.com/ --

 

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Sole

ORARI DI
ALBA E TRAMONTO

 01 15 31
 MER MER VEN
Sorge 07.51 07.47 07.34
Tramonta  16.45 17.01 17.22
-- Fonte: USNO Data Services --

 

La permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di:

8h54m il 1° gennaio
9h14m il 15 gennaio
9h48m il 31 gennaio

Al termine dei 31 giorni del primo mese dell’anno, abbiamo 54 minuti in più di luce.

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Luna 

Il ciclo lunare parte martedì 7 gennaio con la Luna al primo quarto; lunedì 13 diventa piena, mentre martedì 21 va all’ultimo quarto; chiude il mese mercoledì 29 in fase nuova.
Mercoledì 8 la Luna va al perigeo, il punto della sua orbita più vicino alla Terra, mentre martedì 21, quando inaugura l’ultimo quarto, passa all’apogeo, il punto più lontano.
Vediamo ora gli appuntamenti della Luna con stelle, ammassi e pianeti più interessanti.
Verso le 18.30 di sabato 4 possiamo assistere allo spettacolo della Luna che occulta Saturno (v. Saturno). La coppia è a sud-ovest e il nostro satellite è una sottile falce di luce che abbraccia il pianeta dagli anelli. Saturno scompare dietro il bordo oscuro della Luna e riappare gradualmente circa un’ora dopo da quello illuminato. Nel cuore della notte di venerdì 10, verso le 2.30, il nostro satellite dalla forma gibbosa crescente, si trova nel Toro e va in una congiunzione molto stretta con le Pleiadi (appena 0,3°N), occultandole parzialmente. Prima dell’alba di martedì 14 infine, a ovest la Luna fresca di fase piena, forma un raggruppamento con Marte appena sopra e Polluce, la stella principale dei Gemelli che brilla 3,5° più a ovest.
 

 

 FASI LUNARI
 

Primo Quarto
07/01 alle 00.56

Sorge alle 11.46 | Non tramonta nelle 24H

Piena
13/01 alle 23.27

Sorge alle 16.13 | Tramonta alle 07.52

Ultimo Quarto
21/01 alle 21.31

Non sorge nelle 24H | Tramonta alle 10.55

Nuova
29/01 alle 13.36

Sorge alle 07.57 | Tramonta alle 17.11

 -- Fonte: USNO Data Services -- 

 

 PERIGEO E APOGEO LUNARI
 
Perigeo
08/01 alle 00.33 | 370.171 km
 
Apogeo
21/01 alle 05.54 | 404.298 km
 
 -- Fonte: astronomia.cloud –-

 

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Pianeti

Il cielo di Gennaio 2025 

-- Immagine: www.storiedelcielo.it --

I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare).
 
Dei quattro pianeti principali, Venere, Marte e Giove in gennaio sono all’apice della loro luminosità o quasi. Venere raggiunge infatti la massima elongazione est venerdì 10, Marte va all’opposizione giovedì 16 e Giove invece continua a beneficiare dell’opposizione di dicembre, risaltando così fra le stelle dell’Esagono Invernale insieme a Marte. Saturno è il pianeta che lentamente abbandona la scena tramontando prima della mezzanotte, ma che fa in tempo a regalarci due imperdibili appuntamenti: l’occultazione da parte della Luna sabato 4 e la congiunzione con Venere lunedì 20.

 

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Mercurio

Mercurio è visibile all’inizio del mese prima dell’alba a est con magnitudine -0,38 e diametro angolare di 5,63” in calo. Rimane molto basso sull’orizzonte, al massimo 5-7°, e brilla fra le stelle estive dell’Ofiuco, del Sagittario dal 6 gennaio e per finire del Capricorno dal 27. Domenica 19 Mercurio si trova all’afelio, la massima distanza dal Sole pari a circa 70 milioni di chilometri.
 
 

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Venere

Venere è fra i protagonisti celesti di gennaio. Venerdì 10 raggiunge infatti la massima elongazione est, distanziandosi apparentemente dal Sole di 47,2° e offrendosi così alle migliori condizioni di osservazione. Rimane visibile per oltre tre ore e mezza dopo il tramonto in direzione sud-ovest, dove brilla luminosissimo fra le stelle dell’Aquario e dal 23 gennaio fra quelle dei Pesci. Venere si ammanta di luce, il suo splendore cresce da -4,43 a -4,75 magnitudini e fra le stelle si impone con un diametro angolare che nel mese passa da 22,36” a 31,76”. Al telescopio possiamo osservarlo all’ultimo quarto domenica 12, mentre la sera di lunedì 20 l’orizzonte sudoccidentale ci offre la suggestiva visione di Venere e Saturno che splendono vicini, dopo la loro congiunzione avvenuta all’alba. In quell’occasione Venere ha dimensioni apparenti di 27,62” e Saturno di 16,15”. Un’altra incantevole congiunzione è quella di venerdì 3 gennaio con la Luna che adorna il cielo sotto forma di sottile spicchio di luce rivolto verso Venere.
 
Il cielo di Gennaio 2025
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ --
 

Levata, transito e tramonto di Venere
01/01: Sorge: 10.23 Transita: 15.32 Tramonta: 20.42
15/01: Sorge: 09.54 Transita: 15.30 Tramonta: 21.06
31/01: Sorge: 09.12 Transita: 15.17 Tramonta: 21.22

Costellazione
01/01: AQR | 15/01: AQR | 31/01: PSC

Magnitudine
01/01: -4,43 | 15/01: -4,58 | 31/01: -4,75

Diametro angolare
01/01: 22,36” | 15/01: 25,97” | 31/01: 31,76”

Percentuale illuminata
01/01: 55% | 15/01: 48% | 31/01: 38%

Distanza dalla Terra al transito
01/01: 0,746 UA | 15/01: 0,643 UA | 31/01: 0,525 UA

-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- 

 

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Marte

Marte è un punto dai riflessi ambrati che splende là dove brillano molte fra le stelle più luminose della volta celeste. Il perimetro dell’Esagono Invernale lungo il quale si dispongono Capella, Polluce, Procione, Sirio, Rigel e Aldebaran, si arricchisce della presenza di Giove e di Marte, rispettivamente vicini ad Aldebaran e a Polluce, trasformandosi così in un provvisorio “Ottagono Invernale”. Marte tocca il culmine della sua luminosità a partire dal 13 gennaio con -1,38 magnitudini. Giovedì 16 infatti si trova all’opposizione e possiamo osservarlo dal tramonto all’alba al culmine della sua luminosità e delle sue dimensioni angolari che arrivano a 14,57”. Quando un pianeta è all’opposizione significa che si trova nel punto della sua orbita opposto al Sole, dove a dividere i due corpi celesti è la Terra che si allinea e si interpone alla coppia; in questa circostanza Marte viene a trovarsi anche alla minima distanza da noi, pari a circa 96 milioni di chilometri, massimo avvicinamento che raggiunge lunedì 13. Marte si trova nel Cancro e il 12 passa nei Gemelli dove due giorni dopo, martedì 14, forma un raggruppamento insieme alla Luna piena e a Polluce, l’astro principale dei Gemelli con cui si presenta in una suggestiva congiunzione martedì 21.
Il cielo di Gennaio 2025 
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ --
 

Levata, transito e tramonto di Marte
01/01: Sorge: 18.02 Transita: 01.51 Tramonta: 09.35
15/01: Sorge: 16.37 Transita: 00.34 Tramonta: 08.25
31/01: Sorge: 15.03 Transita: 23.00 Tramonta: 07.03

Costellazione
01/01: CNC | 15/01: GEM | 31/01: GEM

Magnitudine
01/01: -1,27 | 15/01: -1,43 | 31/01: -1,14

Diametro angolare
01/01: 14,26” | 15/01: 14,57” | 31/01: 13,70”

Percentuale illuminata
01/01: 99% | 15/01: 100% | 31/01: 99%

Distanza dalla Terra al transito
01/01: 0,657 UA | 15/01: 0,643 UA | 31/01: 0,683 UA

-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- 

 

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Giove

Giove brilla luminosissimo nel Toro, vicino ad Aldebaran, la stella principale della costellazione. Sebbene in calo, la sua luminosità si attesta in media a -2,63 magnitudini, mentre il suo diametro angolare è ancora quasi al massimo con un valore medio di 45,20”. Nella prima metà del mese possiamo osservarlo dal tramonto fin quasi all'alba e successivamente fino a tarda notte. Insieme a Marte va ad impreziosire l’asterismo dell’Esagono Invernale, dato che si dispone anch’esso lungo il perimetro di questa figura che collega sei stelle regine dei cieli invernali: Capella nell’Auriga, Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Sirio nel Cane Maggiore e Rigel in Orione. Poco dopo la mezzanotte di sabato 11, Giove si trova fra la Luna vicina alla fase piena con cui è in congiunzione, e Polluce, e dà vita così anche a un interessante raggruppamento.
 

Levata, transito e tramonto di Giove
01/01: Sorge: 14.40 Transita: 22.14 Tramonta: 05.54
15/01: Sorge: 13.40 Transita: 21.14 Tramonta: 04.53
31/01: Sorge: 12.34 Transita: 20.09 Tramonta: 03.47

Costellazione
01/01: TAU | 15/01: TAU | 31/01: TAU

Magnitudine
01/01: -2,73 | 15/01: -2,64 | 31/01: -2,52

Diametro angolare
01/01: 46,67” | 15/01: 45,49” | 31/01: 43,43”

Percentuale illuminata
01/01: 100% | 15/01: 100% | 31/01: 99%

Distanza dalla Terra al transito
01/01: 4,198 UA | 15/01: 4,334 UA | 31/01: 4,540 UA

-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- 
 

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Saturno

Saturno è stabile nell’Aquario e al calar del Sole appare a sud-ovest, la direzione del tramonto. Saturno infatti scende sotto l’orizzonte sempre prima, al massimo attorno alle 22.00 ma, anche se la sua presenza sul palcoscenico celeste si fa più dimessa, ci aspetta con due suggestivi appuntamenti. Verso le 18.30 di sabato 4 gennaio, viene occultato dalla Luna regalandoci così di nuovo l’emozione del 21 agosto scorso, con la differenza che ora – a parte la stagione fredda e il meteo più incerto – il nostro satellite non è in fase piena, ma si presenta come una falce di luce al 25%. Saturno scompare dietro la porzione oscura della Luna e riemerge circa un’ora dopo dal bordo inferiore illuminato. Un’altra interessante e rara congiunzione è quella con Venere lunedì 20 gennaio, visibile dopo il tramonto sempre a sud-ovest, quando i due pianeti sono separati di appena 2,5°. Saturno è un punto di magnitudine 1,06 che a fine mese si spegne a 1,11 magnitudini, mentre le sue dimensioni apparenti calano da 16,56” a 15,97”.
Il cielo di Gennaio 2025 
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it --
 

Levata, transito e tramonto di Saturno
01/01: Sorge: 11.03 Transita: 16.34 Tramonta: 22.06
15/01: Sorge: 10.11 Transita: 15.44 Tramonta: 21.17
31/01: Sorge: 09.11 Transita: 14.47 Tramonta: 20.23

Costellazione
01/01: AQR | 15/01: AQR | 31/01: AQR

Magnitudine
01/01: 1,06 | 15/01: 1,09 | 31/01: 1,11

Diametro angolare
01/01: 16,56” | 15/01: 16,25” | 31/01: 15,97”

Percentuale illuminata
01/01: 100% | 15/01: 100% | 31/01: 100%

Distanza dalla Terra al transito
01/01: 10,035 | 15/01: 10,228 UA | 31/01: 10,406 UA

-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- 

 

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Urano

Urano si vede a inizio mese in direzione est dal tramonto fino alle 4.00 del mattino, mentre a fine gennaio quando il Sole tramonta, è già a sud e rimane sopra l’orizzonte fino alle 2.00. Urano è stabile nell’Ariete e si presenta con magnitudine 5,69 che nell’arco del mese sale a 5,74, mentre il suo diametro angolare si rimpicciolisce da 5,73” a 5,65”. Giovedì 9 gennaio si trova in congiunzione con la Luna al 79% che accanto alla porzione oscura del suo disco, tiene le Pleiadi.
 
 

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Nettuno

Nettuno è un puntino che brilla nei Pesci, in particolare nella zona fra quello meridionale e la coda della Balena. Lo vediamo dal tramonto fino al massimo a mezzanotte con una luminosità che si aggira sulle 7,81 magnitudini e dimensioni apparenti medie di 2,25” in calo. Domenica 5 gennaio è in congiunzione con la Luna e la sera possiamo vederlo a sud-ovest quasi a contatto col bordo illuminato del nostro satellite, da cui si stacca di appena 1,1°.
 
 

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Passaggi della ISS

Il cielo di Gennaio 2025In gennaio la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra le nostre teste nelle ore di buio 36 volte. I passaggi avvengono prima dell’alba fino a sabato 4 gennaio e riprendono sabato 11 dopo il tramonto. Con la premessa di verificare gli orari esatti a poche ore dall’evento, i passaggi notevoli per durata e luminosità, sono i seguenti.
Venerdì 17 gennaio attorno alle 17.30, la ISS con -3,6 magnitudini è visibile per oltre sei minuti fra le costellazioni dell’Acquario dove intercetta Saturno e sfiora Venere, dei Pesci, dell’Ariete, dell’area fra Perseo e il Toro dove passa accanto a Giove, dell’Auriga e dei Gemelli dove sfiora Marte. Verso le 18.00 di martedì 28, la ISS ha -3,3 magnitudini e impiega oltre sei minuti per attraversare il cielo fra le costellazioni della Lira, non lontano da Vega, del Drago, dell’Orsa Minore nei pressi della stella Polare, dei Gemelli dove sfiora Castore e si sovrappone a Marte e del Cane Minore dove sfiora Procione. La sera seguente, mercoledì 29, verso le 19.00, la ISS con -3,2 magnitudini si lascia vedere per circa cinque minuti fra le stelle del Cigno, di Pegaso, della Balena, dell’Eridano, di Orione non lontano da Rigel e della Lepre. Verso le 18.00 di giovedì 30 infine, la ISS luminosissima con -3,8 magnitudini, è visibile per sei minuti e mezzo fra le costellazioni del Cigno dove sfiora Deneb, di Cassiopea, di Perseo dove passa vicino ad Algol, del Toro dove sfiora Giove e di Orione vicino a Bellatrix.

Epoca 12/12/2024
Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html
-- Fonte: Heavens-Above, epoca 16/09/2024 --

 

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Fenomeno del mese: notte fra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio: sciame meteorico delle Quadrantidi

Il cielo di Gennaio 2025La volta stellata ci fa iniziare l’anno all’insegna dello stupore con fenomeni celesti come le stelle cadenti che ogni volta lo rinnovano. Nella notte fra giovedì 2 e venerdì 3 gennaio infatti, una pioggia di meteore attraversa il cielo con la massima intensità: sono le Quadrantidi, lo sciame più abbondante insieme alle Geminidi, con una frequenza teorica al picco di 120 meteore all’ora. Questo numero, lo ricordiamo, è puramente teorico e nella realtà si abbassa parecchio perché è calcolato per un osservatore che abbia il radiante – il punto da cui sembrano provenire le scie luminose – esattamente allo zenith, si trovi sotto un cielo perfettamente buio e abbia sotto controllo un campo visivo di 360°, cosa quest’ultima di per sé già impossibile. Ad ogni modo, siamo comunque dinanzi allo sciame più copioso fra i nove maggiori che si susseguono nell’anno. Le Quadrantidi iniziano il loro periodo di attività due giorni dopo che si sono esaurite le Geminidi, ovvero il 26 dicembre e lo terminano il 16 gennaio, quando la Terra esce dalla regione dove sono sparsi i frammenti del corpo celeste che ha originato lo sciame. L’identità di quest’ultimo non è ancora confermata con assoluta certezza, ma il candidato più probabile è un asteroide scoperto nel 2003 e chiamato 2003 EH. Le Quadrantidi sarebbero così stelle cadenti simili alle Geminidi anche sotto questo aspetto, ovvero che all’origine non c’è una cometa, come avviene per gli altri sciami, ma un asteroide. Rispetto alle comete che sono composte prevalentemente da ghiaccio e polvere, gli asteroidi sono invece corpi per lo più rocciosi. Inoltre si formano molto più vicino al Sole rispetto alle prime, tant’è che la maggior parte è disposta in un anello fra l’orbita di Marte e Giove, chiamato cintura degli asteroidi. In entrambi i casi, quando questi corpi celesti passano nelle vicinanze del Sole, si sgretolano in superficie disseminando frammenti di sé nello spazio. Le particelle di roccia o di polvere quando poi si scontrano con le particelle della nostra atmosfera, per attrito si incendiano e producono le scie luminose che vediamo apparire all’improvviso e che, per motivi prospettici, sembrano provenire da un punto chiamato radiante. Quello delle Quadrantidi ha coordinate 15h28m di ascensione retta e 45°N di declinazione; mappa stellare alla mano, scopriamo che si trova nella costellazione del Bootes. Gli sciami meteorici prendono il nome dalla costellazione in cui risiede il radiante e questo in realtà è vero anche per le Quadrantidi o meglio, lo è stato, perché quando furono battezzate, in quella regione celeste brillavano le stelle della costellazione del Quadrante Murale, inventata nel 1790 dall’astronomo francese Jérôme de Lalande (1732–1807) e abolita nel 1922 dall’Unione Astronomica Internazionale, quando stilò l’elenco ufficiale delle costellazioni. Le stelle del Quadrante Murale sono state inglobate nella costellazione del Bootes e le Quadrantidi sono conosciute anche come Bootidi. Il loro picco cade nella notte fra il 2 e il 3 gennaio e quest’anno la Luna non è di alcun disturbo perché, oltre a essere un sottile spicchio illuminato all’11%, tramonta prima che il radiante sorga. Abbiamo così a disposizione tutta la notte per provare a catturare qualche stella cadente.
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it -- 

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Fenomeno del mese: lunedì 13 gennaio: cometa C/2024 G3 al perielio

Il cielo di Gennaio 2025Il 5 aprile 2024 il programma astronomico di ricerca di asteroidi ATLAS ha scoperto una cometa di magnitudine 19 nella costellazione australe dell’Uccello del Paradiso (Apus). La cometa, battezzata C/2024 G3 (ATLAS) distava 4,4 anni luce dalla Terra e il suo studio ha permesso di calcolarne i parametri orbitali, fra cui il periodo che è di ben 160.000 anni. Pensando che l’homo sapiens fece la sua comparsa 200.000 anni fa, in pratica ora per l'uomo è come se passasse per la prima volta. La C/2024 G3 raggiungerà il perielio il 13 gennaio quando sarà a circa 14 milioni di chilometri dal Sole, 1/3 della distanza minima di Mercurio dal Sole e quel giorno sarà anche al perigeo, ovvero alla massima vicinanza alla Terra, da cui disterà 140 milioni di chilometri. Osservarla tuttavia sarà molto arduo, se non impossibile dall’emisfero boreale. La cometa avrà una distanza angolare dal Sole di appena 5° e sarà così immersa nella sua luce. Servono strumenti potenti e l’unica finestra di osservabilità è nei primissimi giorni di gennaio prima dell’alba, quando il corpo celeste ha un’elongazione di circa 17°. Rimane però molto basso sull’orizzonte e il crepuscolo è già quello civile. Dovrebbe tuttavia diventare molto luminosa; sono state previste -4,5 magnitudini, ovvero simile a Venere, sebbene non essendo un oggetto puntiforme, lo splendore si disperde; ma sarebbe comunque molto alto e potrebbe vedersi anche nel cielo azzurro.
A essere più favoriti nella visione di quella che potrebbe essere la cometa più brillante del 2025, sono gli osservatori dell’emisfero australe al tramonto.
-- Immagine: https://theskylive.com/ --

 

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Calendario dei principali fenomeni celesti di gennaio 2025

GIORNO ORA EVENTO
VEN 3 16.22 Congiunzione Luna (15%) – Venere 1,4°S, visibile dopo il tramonto a sud-ovest
    19.27 Sciame meteorico delle Quadrantidi (ZHR 120)
SAB 4 14.28 Terra al perielio (0,983 UA)
    18.22 Congiunzione Luna (25%) – Saturno 0,7°N (occultazione)
DOM 5 16.15 Congiunzione Luna (35%) – Nettuno 1,1°N, visibile a sud-ovest
MAR 7 00.56 Luna al primo quarto
MER 8 00.33 Luna al perigeo (370.171 km)
GIO 9 16.52 Congiunzione Luna (79%) – Urano 4,5°N, visibile dopo il tramonto a sud-est
VEN 10 02.36 Congiunzione Luna (82%) – Pleiadi (M45) 0,3°N, visibile a ovest
    04.52 Venere alla massima elongazione est 47,2°
SAB 11 00.11 Congiunzione Luna (89%) - Giove 5,4°N
DOM 12 00.37 Venere all'ultimo quarto
LUN 13 00.42 Cometa C/2024 G3 (ATLAS) al perielio (14,11 Mkm)
    13.00 Marte alla minima distanza dalla Terra (96.084 Mkm)
      Cometa C/2024 G3 (ATLAS) al perigeo (140,09 Mkm)
    17.50 Inizio del massimo splendore di Marte (m -1,38)
    23.21 Congiunzione Luna (100%) – Polluce 2,1°S, visibile a sud-est
    23.27 Luna piena
MAR 14 04.30 Raggruppamento Luna (100%) – Marte, Polluce 4,1°, visibile a ovest
    04.42 Congiunzione Luna (100%) – Marte 0,2°N, visibile a ovest
    22.49 Congiunzione Luna (99%) – Presepe (M44) 2,8°N, visibile a sud-est
GIO 16 02.16 Marte all'opposizione
    16.36 Congiunzione Luna (92%) – Regolo 2,2°N, visibile dalle 20.30 a est
DOM 19 15.00 Mercurio all'afelio 0,467 UA
LUN 20 06.19 Congiunzione Venere – Saturno 2,5°N, visibile dopo il tramonto a sud-ovest
MAR 21 05.37 Congiunzione Luna (56%) – Spica 0,1°S, visibile a sud
    05.54 Luna all'apogeo (404.298 km)
    18.11 Congiunzione Marte – Polluce 2,4°S, visibile a est
    21.31 Luna all'ultimo quarto
SAB 25 01.14 Congiunzione Luna (21%) – Antares 0,3°S, visibile prima dell’alba a sud-est
MER 29 13.36 Luna nuova
-- Fonte: astronomia.cloud | Stellarium | https://www.timeanddate.com/astronomy/planets/distance

 

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