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Il Cielo di Settembre 2024
in parole...
Sole | Luna | Pianeti | Costellazioni | Passaggi della ISS | Fenomeni del mese: mercoledì 18 settembre: eclissi parziale di Superluna, domenica 22 settembre: equinozio d’autunno
... e in numeri
Sole | Luna | Pianeti | Calendario dei principali fenomeni celesti di settembre 2024 | Passaggi della ISS
I dati si riferiscono alla latitudine di:
Gli orari sono espressi in tempo civile locale. |
-- Immagine: www.heavens-above.com/ -- |
Panoramica
Sole
-- Immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Garan_Sunrise.jpg --
Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 1 minuto e 10 secondi ogni giorno, così che il 30 settembre sorge 34 minuti dopo rispetto al 1° settembre.
-- Immagine: https://unsplash.com/photos/byqgHC0XFME, Photo by Jason Blackeye on Unsplash --
Il tramonto invece anticipa mediamente di 1 minuto e 52 secondi ogni giorno e il 30 settembre il Sole scende sotto l’orizzonte 54 minuti prima rispetto al 1° settembre.
Al termine dei 30 giorni del nono mese dell’anno, abbiamo 1 ora e 28 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 13h13m il 1° settembre, di 12h30m il 15 settembre e di 11h45m il 30.
Luna
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it
Il ciclo lunare parte martedì 3 con la Luna in fase nuova; mercoledì 11 va al primo quarto, mentre mercoledì 18 diventa piena; chiude il mese martedì 24 all’ultimo quarto. Giovedì 5 la Luna va all’apogeo, il punto della sua orbita più lontano dalla Terra, mentre mercoledì 18 passa per il perigeo, il punto più vicino. Al perigeo di settembre abbiamo la prima Superluna del 2024, la quale va incontro a una piccola eclissi parziale (v. fenomeni del mese). Vediamo ora gli appuntamenti della Luna con stelle, ammassi e pianeti osservabili nel momento in cui si verificano, mentre per l’elenco completo degli eventi si rimanda al calendario a fine pagina. Attorno alle 6.00 di lunedì 23 settembre, possiamo vedere in direzione sud-est un raggruppamento formato dalla Luna, imminente all’ultimo quarto, Giove e Aldebaran, che a sua volta è inserito nella cornice dell’Esagono Invernale formato da Capella, Aldebaran, Rigel, Sirio, Procione e Polluce. All’interno del perimetro splendono inoltre Betelgeuse e Marte. All’1.20 di martedì 24, la Luna all’ultimo quarto va invece in congiunzione con Giove che splende circa 6° più sotto in corrispondenza del terminatore. |
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Pianeti
-- Immagine: www.storiedelcielo.it --
I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.
Dei quattro pianeti principali, dopo sei mesi torna finalmente a riaffacciarsi Venere sempre più a lungo fra le stelle della sera. Marte domina la seconda parte della notte con luminosità crescente, così come Giove che si impone col suo inconfondibile splendore anch’esso in aumento, mentre Saturno va all’opposizione l’8, lasciandosi osservare per tutta la notte.
Venere torna a essere visibile, specialmente a partire dalla seconda metà di settembre quando la sua elongazione supera i 27°. Lo troviamo a ovest dopo il tramonto già basso sull’orizzonte, una visione ancora piuttosto breve che a fine settembre arriva a mezz’ora. Tuttavia il pianeta è ben distinguibile grazie al suo elevato splendore che si attesta in media a -3,89 magnitudini e al suo diametro angolare che in media è di 12”. Venere si trova nella costellazione della Vergine e attorno alle 20.00 di giovedì 5, si può tentare l’osservazione del pianeta che, prima di tramontare, brilla circa 3° a ovest di una sottile falce di Luna appena al 6%. Lunedì 30 Venere si sposta nella Bilancia. |
Marte prosegue la sua permanenza nel Toro fino a venerdì 6 quando entra nei Gemelli. Possiamo osservarlo nella seconda parte della notte, da quando sorge a est fin quasi al transito per un totale di circa sei ore. Marte aumenta in splendore con la sua magnitudine che nell’arco del mese scende da 0,78 a 0,48, mentre le dimensioni apparenti salgono da 6,55” a 7,52”. Prima dell’alba di mercoledì 25, volgendoci a sud-est, possiamo vederlo alcuni gradi a ovest della Luna, fresca di ultimo quarto e con cui sta per andare in congiunzione. In questa occasione possiamo anche approfittarne per guardare Marte e la non lontana Betelgeuse, perché il pianeta rosso ha raggiunto una magnitudine apparente di 0,48, simile a quella della supergigante rossa di Orione che è di 0,45, così che nella stessa regione di cielo troviamo due punti praticamente della stessa luminosità e dello stesso colore. |
Giove è stabile nel Toro e possiamo vederlo dalla mezzanotte a inizio mese o dalla tarda serata alla fine. Giovedì 12 in particolare si trova in quadratura occidentale, ovvero a ovest della nostra stella e con le congiungenti Giove-Sole e Terra-Sole che formano un angolo di 90°. In questa configurazione, Giove passa sul meridiano sei ore prima del Sole e si vede così nella seconda parte della notte. Giove è il re del firmamento: il suo splendore va in crescendo passando da -2,26 magnitudini a -2,46, mentre il suo diametro angolare a fine mese raggiunge i 42,12”. Prima dell’alba dei giorni dal 23 al 26, il settore sud-orientale del cielo è ricchissimo di punti luminosi impreziositi dal passaggio della Luna che dall’ultimo quarto va assottigliandosi; lì campeggia l’asterismo dell’Esagono Invernale che nel suo perimetro formato da Capella, Aldebaran, Rigel, Sirio, Procione e Polluce, ospita non soltanto Betelgeuse, ma anche Marte e Giove, più fulgente di tutti. |
Saturno prosegue la sua permanenza nell’Aquario e domenica 8 va all’opposizione, ovvero si trova allineato alla Terra e al Sole col nostro pianeta in mezzo ai due. In questa configurazione, Saturno passa sul meridiano dodici ore dopo il Sole o, alternativamente, sorge al tramonto del Sole e viceversa, offrendosi così per tutta la durata della notte e alle condizioni migliori. All’opposizione infatti, i pianeti (esterni) raggiungono la luminosità e le dimensioni apparenti massime. L’8 settembre Saturno ha una magnitudine di 0,57 e un diametro angolare di 19,20”, i più alti dell’anno. Settembre è dunque il mese ideale per l’osservazione di questo pianeta e se vogliamo guardarlo accanto a qualche corpo celeste di rilievo, dobbiamo attendere martedì 17 quando va in congiunzione con la Luna, imminente alla fase piena. |
Dei pianeti osservabili al telescopio Urano brilla nel Toro insieme a Giove, ma verso il confine con l’Ariete. Sorge attorno alle 23.00 a inizio settembre e due ore prima alla fine. Nell’arco del mese aumenta la sua luminosità passando da 5,74 magnitudini a 5,69, così come le sue dimensioni apparenti che salgono da 3,64” a 3,73”. Nel giorno dell’equinozio d’autunno, domenica 22, prima dell’alba possiamo vederlo alto in cielo qualche grado sotto una Luna gibbosa calante con cui sta per andare in congiunzione, mentre 5° più sopra splendono le Pleiadi, in congiunzione con la Luna qualche ora dopo, una triade che dà così vita a un raggruppamento. |
Nettuno prosegue la sua permanenza nei Pesci verso il confine con l’Aquario dove splende Saturno e, come quest’ultimo, è disponibile all’osservazione per tutta la notte perché domenica 22, primo giorno d’autunno, va anch’esso all’opposizione. Il suo diametro angolare è il massimo dell’anno pari a 2,36” che si mantengono per l’intero mese fino a metà ottobre, mentre la sua magnitudine tocca il valore minimo di 7,68 e Nettuno è pertanto al suo massimo splendore, per quanto la sua osservazione richieda comunque un buon binocolo. |
Mercurio brilla nella costellazione del Leone fino a lunedì 23 quando passa nella Vergine. Domenica 1 inizia la sua miglior visibilità prima dell’alba. Quel giorno fra le 5.30 e le 5.45 possiamo vederlo qualche grado sopra l’orizzonte orientale accompagnato dalla Luna al 3% circa 5° più sopra. Mercurio raggiunge la massima elongazione ovest giovedì 5, ovvero la massima distanza angolare dal Sole in direzione ovest rispetto alla nostra stella, distanza che in settembre è di 18,1°. Questo è il momento migliore per osservarlo prima dell’alba, anche grazie alla forte inclinazione dell’eclittica in quelle ore della giornata che fa sì che Mercurio sia anche più alto sopra l’orizzonte ed esca quindi dal bagliore solare. Il 5 Mercurio si presenta con magnitudine -0,23 e dimensioni angolari di 7,24”. La mattina dopo, venerdì 6, al telescopio possiamo vederlo al primo quarto; lunedì 9 invece raggiunge il perielio, la minima distanza (vera) dal Sole, pari a 46 milioni di chilometri. Mercurio rimane visibile fino a metà settembre, poi la sua elongazione dal Sole si accorcia sempre più fin quasi ad azzerarsi lunedì 30, quando va in congiunzione superiore. |
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it | https://in-the-sky.org/news.php?id=20240821_16_101 -- |
Costellazioni
Le costellazioni che culminano in settembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono l’Aquila, la Freccia, la Volpetta, il Cigno e il Capricorno.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 settembre, mentre la figura qui sotto mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 del 1° settembre alle 23.00 del 30.
-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --
Passaggi della ISS
In settembre la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra le nostre teste nelle ore di buio 51 volte. I passaggi avvengono prima dell’alba nella prima metà del mese e dopo il tramonto nella seconda. Con la premessa di verificare gli orari esatti a poche ore dall’evento, i passaggi notevoli per durata e luminosità, sono i seguenti. Verso le 6.00 di martedì 3, la ISS è visibile per sei minuti e mezzo con magnitudine -3,4 fra le costellazioni del Cigno dove sfiora Deneb, di Cefeo, dell’Auriga, dei Gemelli dove passa nei pressi di Castore e del Cane Minore dove sfiora Procione. Sempre verso le 6.00 di giovedì 5, la ISS ha magnitudine -3,7 e impiega di nuovo sei minuti e mezzo per attraversare il cielo fra le stelle del Cigno dove sorge, di Pegaso, dell’Ariete, della Balena, di Orione dove sfiora Rigel e del Cane Maggiore dove passa nei pressi di Sirio. Attorno alle 20.45 di venerdì 13, la ISS è luminosissima con -3,9 magnitudini e in cinque minuti e mezzo passa per la Testa del Serpente, Ercole, la Lira dove sfiora Vega, il Cigno nei pressi di Deneb, fino a tramontare in Andromeda sfiorando la Galassia di Andromeda. Verso le 19.45 di sabato 14 settembre invece, la ISS con -3,5 magnitudini è visibile per sei minuti e mezzo fra le costellazioni dello Scorpione, dell’Ofiuco, dell’Aquila dove sfiora Altair, del Delfino e di Pegaso. Sempre alla stessa ora di lunedì 16, la ISS attraversa il cielo in sei minuti e mezzo con magnitudine -3,5 nella regione fra il Bootes e la Corona Boreale, del Drago, di Cefeo e di Andromeda nei pressi di M31. Attorno alle 20 di domenica 29 infine, la ISS ha -3,3 magnitudini ed è visibile per cinque minuti e mezzo fra le stelle del Bootes, di Ercole, dell’Aquila e del Capricorno. |
Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html |
Fenomeno del mese: mercoledì 18 settembre: eclissi parziale di Superluna
La Luna piena di settembre è molto speciale: è la prima Superluna del 2024 e, nelle ore che precedono l’alba, va incontro a una piccola eclissi parziale, visibile dall’Italia per tutta la durata del fenomeno. L’orario non è tra i più confortevoli ma l’evento, trainato da Saturno che splende poco sotto il nostro satellite, vale lo sforzo di un risveglio anticipato. Sveglia puntata allora verso le 4.00 del mattino di mercoledì 18 settembre, in attesa che la Luna, tondeggiante a circa 30° di altezza sull’orizzonte sud-ovest, inizi a essere “addentata” dall’ombra della Terra. Quello è il momento in cui la Luna entra nel cono d’ombra, la fase dell’eclissi percepibile dal nostro occhio e che inizia alle 4.13 nella costellazione dell’Aquario. Appena mezz’ora dopo, alle 4.43, l’eclissi raggiunge il massimo col disco lunare oscurato al 3,5%; è un’inezia che giustifica fra l’altro la rapidità del fenomeno, ma questa fettina di Luna che manca è comunque ben percepibile. Da quel momento la Luna torna gradualmente a riempirsi e alle 5.13 esce dal cono d’ombra, a un’altezza di circa 18° sull’orizzonte occidentale. Due minuti dopo entra nella costellazione dei Pesci, mentre il fenomeno dell’eclissi si conclude alle 6.45 quando la Luna, ormai prossima a tramontare, esce anche dalla penombra, la regione in cui la luce del Sole non viene bloccata totalmente dal nostro pianeta, ma filtra risultando però attenuata. Ricordiamo che un’eclissi di Luna si verifica quando la Terra è allineata e interposta fra il Sole e la Luna, così che la sua ombra cade sul nostro satellite. L’eclissi è totale (Luna rossa) quando il nostro satellite si trova al nodo, cioè nel punto di intersezione della sua orbita con la nostra, rispetto alla quale ha un'inclinazione di 5,1°. Se il disco lunare non è centrato su questo punto o non lo è abbastanza da permettere alla Terra di oscurarlo completamente, l'eclissi è parziale, come avviene questa volta. Pur se solo accennata, l’eclissi parziale del 18, è speciale perché avviene nel giorno in cui la Luna raggiunge la minima distanza dalla Terra (il perigeo) che in settembre è di 357.283 km e dà così luogo alla prima Superluna del 2024. |
La Superluna è un fenomeno di origine popolare che si verifica quando la Luna diventa piena in prossimità o in concomitanza del perigeo più piccolo dell’anno. Le distanze minime e massime della Luna dalla Terra – perigeo e apogeo rispettivamente – sono dovute all’orbita ellittica su cui si muove il nostro satellite e, per via delle diverse perturbazioni gravitazionali che ne influenzano il moto, non sono mai perfettamente identiche, ma durante l'anno oscillano ciascuna tra un valore massimo e uno minimo. Quello del 18 settembre è il terzo perigeo più piccolo del 2024. Il primo si è avuto il 10 marzo, quando la Luna distava 356.893 km, ma quel giorno era in fase nuova e dunque non visibile. Il secondo invece l’avremo il mese prossimo e dunque sarà quella la massima Superluna del 2024. Nei giorni di Superluna, il nostro satellite appare un po’ più grande e un po’ più luminoso rispetto all’ultimo apogeo in cui era piena o quasi. Il 18 settembre in particolare, il disco della Luna è circa il 12% più grande e il 23% più luminoso del 23 marzo, giorno di apogeo in fase piena. Sono percentuali pressoché impercettibili per il nostro occhio, anche perché dovremmo ricordarci dei dettagli del plenilunio di marzo! Tuttavia il fenomeno negli anni ha riscosso sempre più successo e la Luna, non c’è che dire, ci lascia sempre pieni di meraviglia, per cui che Superluna sia, impreziosita dalla seducente cornice dell’eclissi. |
Agenda per Bologna di mercoledì 18 settembre 02.41 Ingresso nella penombra, h 37° |
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it -- |
Fenomeno del mese: domenica 22 settembre: equinozio d’autunno
Alle 14.44 ora italiana di domenica 22 settembre, inizia l’autunno. Il Sole, dopo aver raggiunto il punto più alto della sua orbita apparente nel giorno del solstizio d’estate, ha iniziato a ridiscenderla e il 22 settembre incrocia l’equatore celeste nel secondo punto equinoziale dell’anno, quello autunnale appunto. Gli equinozi sono due momenti in cui simmetria e precisione si ristabiliscono. Il Sole si trova a perpendicolo sull’equatore terrestre col risultato che i due emisferi ricevono luce esattamente per metà giornata. Il fatto che all’atto pratico non sia proprio così, è dovuto principalmente alla luce crepuscolare, che rischiara il cielo un po’ prima dell’alba e un po’ dopo il tramonto, e alla rifrazione atmosferica che fa apparire il Sole un po’ più alto di quanto non sia veramente. Ma la parola equinozio significa “notte uguale”, nel senso che il numero delle ore di buio è uguale al numero delle ore di luce, una simmetria che proprio in autunno viene sottolineata. Il punto equinoziale di settembre viene infatti indicato con la lettera greca maiuscola Omega, perché la sua forma ricorda una bilancia in equilibrio, una scelta legata a sua volta alla costellazione che nell’antichità ospitava l’equinozio d’autunno, ovvero la Bilancia. Quella della Bilancia è però una storia complicata… La sua origine non è successiva al I secolo a.C. quando, sotto il regno di Giulio Cesare, il gruppo di stelle venne ufficialmente (e definitivamente) staccato dallo Scorpione, di cui ne rappresentava le chele, per farne una costellazione che attraverso il disegno di una bilancia, evocasse l’equilibrio fra il dì e la notte che si ha agli equinozi. Peccato però che nel I secolo a.C. l’equinozio d’autunno, a causa del fenomeno della precessione, fosse già migrato nella Vergine da più di sei secoli! Difficile ricostruire come siano andate le cose. Certo, all’epoca le costellazioni non avevano i confini netti di oggi e l’equinozio d’autunno, pur essendo già nella Vergine, non era ancora troppo distante dalle stelle della Bilancia. Tuttavia non era più in quella regione di cielo. Il punto Omega si trovava nella Bilancia attorno al 1000 a.C. quando non possedeva questo nome e nemmeno esisteva la costellazione, però i Babilonesi chiamavano questo angolo del firmamento col nome di “bilancia del cielo”, evocando così la rappresentazione che i Romani secoli dopo avrebbero trasformato in costellazione. Dunque, sebbene al tempo di Giulio Cesare, la motivazione della genesi della costellazione della Bilancia non fosse vera, era però vero che lì mille anni prima l’equinozio d’autunno ci cadeva veramente e la civiltà dell’epoca aveva immaginato una bilancia celeste per rappresentare l’equilibrio fra luce e buio. Ma gli equinozi di primavera e d’autunno ristabiliscono anche precisione, perché in questi due giorni dell’anno, il Sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest. E per finire, visto che il 2024 è un anno bisestile, cogliamo l’occasione per dire che mentre negli anni ordinari, gli equinozi e i solstizi ritardano di circa 6 ore rispetto all’anno precedente, nell’anno bisestile anticipano invece di circa 18 ore (sempre sull’anno precedente). Il ritardo di sei ore è infatti dovuto alla differenza fra la durata dell’anno civile, arrotondato a 365 giorni, e la durata dell’anno tropico o solare, che corrisponde al tempo impiegato dal Sole per tornare a un equinozio o a un solstizio e che è pari a 365 giorni, 5 ore e 48 minuti. L’anno tropico è dunque più lungo di circa 6 ore, quelle che si sommano di anno in anno all’orario di inizio stagione. Ma per l’anno bisestile che ha un giorno in più, introdotto proprio per recuperare le 24 ore di cui nel frattempo l’anno civile è rimasto indietro rispetto a quello solare, è necessario togliere quelle 24 ore alle 6 annue per riallineare anche gli orari delle stagioni. Ecco allora che l’equinozio d’autunno che nel 2023 è stato alle 8.50 del 23 settembre, torna al 22 settembre indicativamente verso le 15.00 e precisamente alle 14.44. Questo è il motivo per cui le date che segnano l’inizio delle stagioni non sono fisse. |
-- Immagine: https://www.washingtonpost.com/news/capital-weather-gang/wp/2013/03/19/march-equinox-2013-the-sun-points-to-spring-despite-lingering-winter-cold-for-some/ | www.vialattea.net -- |
Dati osservativi
Sole
ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA | |||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | ||
DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | ||
Sorge | 06.37 | 06.39 | 06.40 | 06.41 | 06.42 | 06.43 | 06.44 | 06.46 | 06.47 | 06.48 | 06.49 | 06.50 | 06.51 | 06.53 | 06.54 | 06.55 | 06.56 | 06.57 | 06.58 | 07.00 | 07.01 | 07.02 | 07.03 | 07.04 | 07.05 | 07.07 | 07.08 | 07.09 | 07.10 | 07.11 | |
Tramonta | 19.50 | 19.48 | 19.47 | 19.45 | 19.43 | 19.41 | 19.39 | 19.37 | 19.36 | 19.34 | 19.32 | 19.30 | 19.28 | 19.26 | 19.24 | 19.22 | 19.21 | 19.19 | 19.17 | 19.15 | 19.13 | 19.11 | 19.09 | 19.07 | 19.06 | 19.04 | 19.02 | 19.00 | 18.58 | 18.56 | |
-- Fonte: USNO Data Services -- |
Luna
FASI LUNARI | ||||
Nuova | Primo Quarto | Piena | Ultimo Quarto | |
3 Settembre |
11 Settembre |
18 Superluna |
24 |
|
Ora fase | 03.55 | 08.05 | 04.34 | 20.50 |
Sorge | 06.47 | 15.27 | 19.34 | 23.04 |
Tramonta | 20.06 | 23.26 | 07.07 | 15.04 |
-- Fonte: USNO Data Services -- |
PERIGEO E APOGEO LUNARI | ||
Apogeo |
Perigeo Superluna |
|
5 Settembre |
18 Settembre |
|
Ora | 16.54 | 15.25 |
Distanza | 406.214 km | 357.283 km |
-- Fonte: astronomia.cloud –- |
Pianeti
VENERE
|
1 Settembre |
15 Settembre |
30 Settembre |
Costellazione | Vergine | Vergine | Bilancia |
Sorge | 08.43 | 09.19 | 09.58 |
Transita | 14.45 | 14.52 | 15.02 |
Tramonta | 20.45 | 20.24 | 20.05 |
Magnitudine | -3,88 | -3,89 | -3,91 |
Diametro | 11,01" | 11,54" | 12,22" |
Percentuale illuminata | 91% | 88% | 85% |
Distanza dalla Terra al transito | 1,515 UA | 1,446 UA | 1,365 UA |
Visibilità indicativa del pianeta | Per 15-20 minuti dopo il tramonto del Sole | Per 15-20 minuti dopo il tramonto del Sole | Per mezz’ora dopo il tramonto del Sole |
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- | |||
-- Immagine: www.heavens-above.com -- |
MARTE
|
1 Settembre |
15 Settembre |
30 Settembre |
Costellazione | Toro | Gemelli | Gemelli |
Sorge |
00.38 |
00.18 | 23.55 |
Transita | 08.21 | 08.02 | 07.40 |
Tramonta | 16.05 | 15.47 | 15.22 |
Magnitudine | 0,78 | 0,57 | 0,48 |
Diametro | 6,55" | 6,97" | 7,52" |
Percentuale illuminata | 88% | 88% | 88% |
Distanza dalla Terra al transito | 1,430 UA | 1,344 UA | 1,246 UA |
Visibilità indicativa del pianeta | Dall’una di notte all’alba (più di 5H) | Dall’una di notte all’alba (quasi 6H) | Dalla mezzanotte e mezza all’alba (6,5H) |
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- | |||
-- Immagine: www.nasa.gov/feature/how-the-webb-telescope-will-explore-mars -- |
GIOVE
|
1 Settembre |
15 Settembre |
30 Settembre |
Costellazione | Toro | Toro | Toro |
Sorge | 00.06 | 23.12 | 22.17 |
Transita | 07.43 | 06.54 | 05.39 |
Tramonta | 15.21 | 14.32 | 13.37 |
Magnitudine | -2,26 | -2,35 | -2,46 |
Diametro | 38,53" | 40,20" | 42,12" |
Percentuale illuminata | 99% | 99% | 99% |
Distanza dalla Terra al transito | 5,117 UA | 4,905 UA | 4,680 UA |
Visibilità indicativa del pianeta | Dalla mezzanotte e mezza all’alba (più di 5,5H) | Dalla mezzanotte all’alba (6,5H) | Dalle 23 all’alba (quasi 8H) |
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- | |||
-- Immagine: www.nytimes.com/2022/08/23/science/james-webb-telescope-jupiter-galaxies.html -- |
SATURNO
|
1 Settembre |
15 Settembre |
30 Settembre |
Costellazione | Aquario | Aquario | Aquario |
Sorge | 20.08 | 19.11 | 18.10 |
Transita | 00.46 | 00.47 | 23.40 |
Tramonta | 07.19 | 06.18 | 05.14 |
Magnitudine | 0,61 | 0,60 | 0,66 |
Diametro | 19,18" | 19,18" | 19,03" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 8,666 UA | 8,665 UA | 8,734 UA |
Visibilità indicativa del pianeta | Dal tramonto all’alba (9H) | Dal tramonto fin quasi all’alba (quasi 10H) | Dal tramonto alle 4.30 (9H) |
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services -- | |||
-- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html -- |
Calendario dei principali fenomeni celesti di settembre 2024
GIORNO | ORA | EVENTO | |
DOM | 1 | 05.30 | Inizio della miglior visibilità di Mercurio all’alba (orario indicativo) |
MAR | 3 | 03.55 | Luna nuova |
GIO | 5 | 04.19 | Mercurio alla massima elongazione ovest 18,1° |
12.16 | Congiunzione Luna – Venere 1,2°S, visibile attorno alle 20.00 a ovest | ||
16.54 | Luna all’apogeo (406.214 km) | ||
VEN | 6 | 06.11 | Mercurio al primo quarto |
DOM | 8 | 01.39 | Saturno al maggior splendore dell’anno (m 0,57) |
05.53 | Saturno all’opposizione | ||
LUN | 9 | 17.06 | Mercurio al perielio (0,307 UA) |
MAR | 10 | 15.08 | Congiunzione Luna – Antares 0,2°S, visibile dopo il tramonto a sud-ovest |
MER | 11 | 08.05 | Luna al primo quarto |
GIO | 12 | 14.53 | Giove in quadratura occidentale |
MAR | 17 | 12.20 | Congiunzione Luna – Saturno 0,3°N, visibile dopo il tramonto verso sud-est |
MER | 18 | 04.34 | Luna piena |
04.43 | Eclissi parziale di Superluna | ||
09.34 | Congiunzione Luna – Nettuno 0,7°N, visibile dopo il tramonto a est | ||
15.25 | Luna al perigeo (357.283 km, 3° perigeo più piccolo dell’anno), 1° Superluna 2024 | ||
DOM | 22 | 00.42 | Nettuno all’opposizione |
09.12 | Congiunzione Luna – Urano 4,5°N, visibile prima dell’alba verso sud-ovest | ||
12.50 | Congiunzione Luna – Pleiadi 0,2°N, visibile prima dell’alba verso sud-ovest | ||
14.44 | Equinozio d’autunno | ||
LUN | 23 | 06.00 | Marte, Giove e Luna nell'Esagono Invernale visibile a sud-est |
MAR | 24 | 01.20 | Congiunzione Luna – Giove 5,8°N, visibile a est |
20.50 | Luna all’ultimo quarto | ||
MER | 25 | 13.48 | Congiunzione Luna – Marte 4,9°N, visibile prima dell’alba a sud-est |
GIO | 26 | 13.03 | Congiunzione Luna – Polluce 1,7°S, visibile prima dell’alba a sud-est |
VEN | 27 | 13.56 | Congiunzione Luna – Presepe (3,4°N), visibile prima dell’alba a est |
SAB | 29 | 09.57 | Congiunzione Luna – Regolo 3,0°N, visibile prima dell’alba a est |
16.20 | Mercurio in fase piena | ||
DOM | 30 | 22.58 | Mercurio in congiunzione superiore |
-- Fonte: astronomia.cloud | Stellarium – |
Passaggi della ISS
In tabella si segnalano i passaggi della ISS a intervalli di un'ora e mezza. |
Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html |
Fascia oraria | PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS) | ||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | ||
DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | ||
03.15-04.45 | - | ISS | - | ISS | - | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
04.45-06.15 | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
19.30-21.00 | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | ISS | ISS | ISS | |
21.00-22.30 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | - | - | |
-- Fonte: Heavens-Above, epoca 18/08/2024 -- |
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