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Il Cielo di Luglio 2019

Il cielo di luglio 2019

-- Immagine:www.heavens-above.com/ --

Tutti i dati si riferiscono alla latitudine di:

Bologna

Lat 44° 30' 27" N

Long 11° 21' 5" E

 

Gli orari sono espressi in tempo civile locale.

 

  

 

Indice

 

PANORAMICA

Sole

Luna

Pianeti

Costellazioni

Passaggi della ISS

Fenomeno del mese: 16 luglio 2019: Eclissi parziale di Luna

 

DATI OSSERVATIVI

Sole

Luna

Pianeti

Calendario dei principali fenomeni celesti di luglio 2019

Passaggi della ISS

 

 

PANORAMICA

 

 

Sole

Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 52 secondi al giorno. Abbiamo così 10 minuti in meno di luce all’alba del 15 luglio rispetto all’1 e altri 16 all’alba del 31 rispetto al 15.
Complessivamente, il 31 luglio il Sole sorge 26 minuti dopo rispetto al 1° luglio.

Il tramonto invece anticipa mediamente di 44 secondi ogni giorno, così che il 15 del mese il Sole scende sotto l’orizzonte 6 minuti prima rispetto all’1 e ne aggiunge altri 15 il 31 rispetto al 15.
Complessivamente, il 31 di luglio il Sole tramonta 21 minuti prima rispetto al 1° luglio.

Al termine dei 31 giorni del settimo mese dell’anno, abbiamo 47 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 15h29s il 1° luglio, di 15h13m il 15 luglio e di 14h42m il 31.

Segnaliamo che il 2 luglio si verifica un’eclissi totale di Sole, ma il fenomeno non è visibile dall’Italia. 

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Luna

Il ciclo lunare parte il 2 luglio con la Luna nuova; il 9 è al primo quarto, mentre il 16 diventa piena; il 25 chiude il mese all’ultimo quarto.
Il 5 luglio è alla minima distanza dalla Terra, ovvero al perigeo, mentre il 21 si trova all’apogeo, la massima distanza.
Durante il mese di luglio, gli accostamenti più ravvicinati della Luna a stelle e pianeti che danno luogo a congiunzioni, occultazioni o raggruppamenti sono i seguenti dove, nei casi in cui avvengono quando i corpi celesti interessati sono sotto l’orizzonte, segnaliamo gli orari in cui sono visibili, più prossimi a quelli esatti. Gli orari veri sono invece riportati nel calendario dei principali fenomeni del mese.
Il 4 luglio, prima di tramontare attorno alle 22.00, un sottile spicchio di Luna è vicino a M44, l’ammasso aperto del Presepe nella costellazione del Cancro. M44 si trova appena più sotto dalla parte illuminata del disco dal quale è in realtà emerso perché durante il pomeriggio è stato interessato da occultazione.
La sera seguente, il 5, la Luna si avvicina invece a Regolo, la stella più luminosa del Leone la quale si trova dalla parte buia del disco lunare. Bisogna poi attendere più di una settimana per osservare di nuovo una congiunzione lunare e arriviamo così al 13 luglio quando, al calar del Sole, il nostro satellite ormai tondeggiante di luce, è quasi a contatto con Giove (v. sezione Pianeti). Il giorno 16 invece la Luna è interessata da ben tre eventi, il primo dei quali è l’avvicinamento a Saturno, attorno alle 4 del mattino, poco prima di tramontare, dunque vicino all’orizzonte ovest (v. sezione Pianeti); dopodiché attendendo che il giorno passi e il cielo torni a oscurarsi, la Luna è la protagonista della serata con un’eclissi parziale, la cui fase massima precede di pochi minuti l’ora in cui diventa piena, terzo evento del giorno 16 (v. sezione Fenomeno del mese). Non si tratta del fenomeno spettacolare del 27 luglio 2018 quando l’eclissi era totale e inoltre si aggiungeva la presenza eccezionale di Marte al perigeo e in opposizione, ma anche questa eclissi merita tutta l’attenzione, perché il disco è in gran parte oscurato e inoltre ha il vantaggio di capitare di nuovo nella stagione climaticamente più favorevole e in un orario accessibile a tutti, essendo prima della mezzanotte.
Dobbiamo poi attendere il finire del mese per l’ultimo appuntamento della Luna, ovvero quello del 28 con la Gigante Rossa Aldebaran, l’occhio del Toro, che la affianca precedendola a ovest nel cuore della notte quando la coppia sorge. 

Il cielo di luglio 2019

 -- Immagine: sw Stellarium --

 

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Pianeti

 

Il cielo di luglio 2019

-- Immagine: www.storiedelcielo.it -- 

 

I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.

Per quanto riguarda la visibilità dei quattro pianeti principali in luglio, a farla da padroni in quanto a durata di visibilità sono Giove e Saturno che il 9 va in opposizione e rimane così nel firmamento per tutta la notte. Quasi assenti sono invece Venere e Marte, perché entrambi sono diretti in posizioni prospetticamente vicine al Sole.

Il cielo di luglio 2019 Venere è la “stella del mattino” ma la sua alba è sempre più vicina a quella del Sole per via dell’avvicinamento alla congiunzione superiore del 14 agosto così che di fatto, la sua visione è molto compromessa dalla luce crepuscolare, oltre che dalla prossimità alla linea dell’orizzonte. Durante il mese di luglio attraversa tre costellazioni: all’inizio lo troviamo nel Toro che lascia il giorno 4 per entrare nei Gemelli mentre il 27 si trasferisce nel Cancro. Il 5 luglio invece passa al nodo ascendente, ovvero nel punto di intersezione della sua orbita con l’eclittica superato il quale si muove sopra quest’ultima.
Il cielo di luglio 2019 Marte si trova nel Cancro dove rimane fino al 30 luglio quando si trasferisce nel Leone ma, insieme a Venere, è l’altro importante pianeta che ci preclude la sua osservazione. In settembre infatti sarà in congiunzione col Sole e già da questo mese gli effetti sulla sua visibilità si fanno sentire, perché l’ora in cui tramonta coincide sempre più con quella della nostra stella. Il risultato è che i due corpi scendono sotto l’orizzonte quasi insieme e, prima che questo avvenga, la luce crepuscolare assorbe l’immagine di Marte. Diciamo che l’ultima occasione per vedere Marte è nei primi giorni di luglio cercando un luogo il più possibile privo di ostacoli all’orizzonte occidentale, perché Marte è molto basso; si stacca infatti al massimo di 4° dalla linea dell’orizzonte.

Il cielo di luglio 2019

Il cielo di luglio 2019

Giove permane tra i confini dell’Ofiuco, costellazione che pur non essendo annoverata fra quelle zodiacali, di fatto è attraversata dall’eclittica nella sua parte meridionale. L’eclittica è l’orbita apparente del Sole ed è quella in prossimità della quale si muovono a loro volta i pianeti del Sistema Solare. Le costellazioni che fanno da sfondo all’eclittica costituiscono lo Zodiaco, che storicamente ne annovera dodici, lasciando fuori l’Ofiuco.
Giove beneficia ancora dell’opposizione del 10 giugno e si lascia così osservare mediamente per quasi sei ore dopo il tramonto del Sole. L’unico evento che lo riguarda è la congiunzione del 13 luglio con la Luna che ha da poco passato il primo quarto e si trova quasi a contatto col pianeta.

Il cielo di luglio 2019

Il cielo di luglio 2019

Il cielo di luglio 2019

Saturno è stabile nel Sagittario e fra i pianeti è il vero protagonista del firmamento per via dell’opposizione che raggiunge il 9 luglio ed è così osservabile per otto ore e mezza, ossia per tutta la durata della notte. In questa configurazione il pianeta si trova allineato col Sole e la Terra dalla parte di quest’ultima ed essendo opposto al Sole, si trova nella condizione migliore di osservabilità, perché rimane visibile per tutta la notte. Oltre a questo fenomeno, il 16 viene occultato dalla Luna, ma l’evento si verifica a metà mattina così che non possiamo vederlo. Possiamo però osservare la coppia nel suo accostamento massimo attorno alle quattro del mattino, quando i due corpi celesti stanno per tramontare.

-- Immagini: sw Stellarium | www.storiedelcielo.it --  

 

Dei restanti pianeti, osservabili solo al telescopio, Urano permane nell’Ariete al confine con i Pesci e lo si vede nella seconda parte della notte. Il 30 luglio si trova in quadratura occidentale, ovvero nella configurazione in cui la congiungente pianeta-Terra forma un angolo retto con la congiungente Sole-Terra e, a seconda che il pianeta si trovi a est o a ovest rispetto al Sole, si parla di quadratura orientale piuttosto che di occidentale. In questa configurazione, il pianeta passa sul meridiano rispettivamente sei ore dopo o sei ore prima del Sole, col risultato di rendersi visibile durante la prima parte della notte oppure durante la seconda. In luglio Urano, trovandosi in quadratura occidentale, culmina sei ore prima del Sole e dunque lo vediamo principalmente nella seconda parte della notte. Nettuno invece continua a splendere negli ampi confini dell’Acquario e sorge attorno alla mezzanotte. 

Mercurio inizia il mese nella costellazione del Cancro e si trasferisce nei Gemelli il 22. Il primo evento che lo riguarda avviene il 7 luglio quando raggiunge il punto più lontano dal Sole, l’afelio, a una distanza di quasi 70 milioni di chilometri. Per vedere Mercurio occorre attendere il tramonto del Sole, ma la sua visibilità si limita alla prima settimana del mese perché il 21 va in congiunzione inferiore col Sole e dunque già nei giorni precedenti, la sua immagine si dissolve nella luce crepuscolare. Prima di questo avvenimento però, l’8 luglio, il suo moto diventa stazionario retrogrado, ovvero il pianeta inverte apparentemente la sua direzione di marcia e si muove da est verso ovest.
La sequenza delle due tappe citate non è casuale, ma è la conseguenza del moto reale del pianeta combinato con quello apparente dovuto alla nostra prospettiva terrestre. Supponendo per il momento che la Terra sia ferma, ciò che accade a Mercurio – pianeta inferiore, o interno, insieme a Venere – è quanto segue. Mercurio, ruotando intorno al Sole, si trova a un certo punto davanti a esso e allineato con la Terra (congiunzione inferiore) e dopo un certo periodo, sempre allineato con la Terra ma dietro a esso (congiunzione superiore). Le due posizioni vengono ripetutamente raggiunte. Dalla Terra, il girare intorno al Sole di Mercurio viene percepito come un andare “avanti e indietro” rispetto a due punti limite, situati l’uno a est e l’altro a ovest, oltre i quali Mercurio sembra non potersi allontanare di più. Questi due punti limite corrispondono alle cosiddette massime elongazioni est e ovest, che altro non sono che le distanze angolari del pianeta dal Sole viste dalla Terra.
Quando Mercurio raggiunge la massima elongazione est – evento che si è verificato il 24 giugno scorso – dopo essere passato per la congiunzione superiore, si trova nel punto prospetticamente più lontano dal Sole sul versante orientale, il che significa che non potendosi allontanare oltre, “torna indietro” e, trovandosi a est, non può che iniziare a muoversi verso ovest, moto che tecnicamente è detto retrogrado. Questa direzione è quella che lo porta davanti al Sole, ovvero in congiunzione inferiore, superata la quale prosegue il suo moto verso occidente fino a quando raggiunge l’altro punto estremo, quello più a ovest possibile, cioè la massima elongazione ovest, che avrà luogo il 9 agosto prossimo. Di nuovo inverte la rotta e torna a dirigersi verso est, che tecnicamente equivale al moto diretto. Se però fossimo su Mercurio, questo percorso apparente corrisponderebbe al percorso vero in cui il pianeta, giunto alla massima elongazione ovest non torna indietro, ma si reca dietro al Sole, ovvero va verso la congiunzione superiore, evento che si verificherà il 4 settembre.
Ecco allora che la sequenza delle tappe di un pianeta interno durante la sua rivoluzione attorno al Sole è: massima elongazione est con passaggio a moto retrogrado (da est verso ovest) > congiunzione inferiore > massima elongazione ovest con passaggio a moto diretto (da ovest verso est) > congiunzione superiore e così via.
In questo ragionamento però, lo ricordiamo, abbiamo supposto che la Terra non si muovesse. Ma nella realtà sappiamo che anch’essa fa il suo giro intorno al Sole e proprio il suo “viaggiare”, unito alla velocità diversa rispetto a quella di Mercurio, è il motivo per cui l’inversione di moto di Mercurio non avviene lo stesso giorno del raggiungimento delle massime elongazioni, bensì un po’ dopo la massima elongazione est e un po’ prima della massima elongazione ovest.
Il concetto non è semplice da visualizzare, ma si tratta fondamentalmente di un raggiungimento e di un successivo superamento reciproco dei due pianeti. In questo apparente superarsi a vicenda, c’è qualche giorno in cui Mercurio e la Terra viaggiano affiancati, col risultato che Mercurio ci sembra fermo in cielo, tecnicamente stazionario.

Il cielo di luglio 2019

-- Immagine: www.storiedelcielo.it -- 

 

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Costellazioni

Le costellazioni che culminano in luglio nella fascia oraria 21.00-24.00 sono la Testa del Serpente, la Corona Boreale, Ercole, lo Scorpione e l'Ofiuco.

La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 luglio, mentre la figura seguente mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 dell’1 luglio alle 23.00 del 31.

Il cielo di luglio 2019

 -- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel -- 

 

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Passaggi della ISS

Nel mese di luglio la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra le nostre teste ben 82 volte nelle ore di buio. I passaggi avvengono tutte le notti del mese e in tutte le fasce orarie con una concentrazione massima nei giorni dal 15 al 20 luglio. In questo arco di tempo la ISS arriva a passare fino a cinque volte nella stessa notte e, restringendo ancora il campo, dal 16 al 19 luglio si hanno i passaggi più lunghi e luminosi, con durate superiori ai cinque minuti e magnitudini superiori a -3,0.

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Fenomeno del mese: 16 luglio 2019: Eclissi parziale di Luna

Dopo la spettacolare eclissi totale del 27 luglio 2018 accompagnata dalla Grande Opposizione di Marte, anche quest’anno la Luna ci regala l’emozione di mostrarci l’ombra della Terra sul proprio disco, il quale nelle stesse ore inaugura la fase piena. Quest’anno però l’eclissi è parziale, ma è ugualmente suggestiva perché nella sua fase massima la Luna risulta oscurata per più di metà disco e si tinge del colore rossastro tipico del fenomeno. La costellazione che ospita il fenomeno è quella del Sagittario e ad accompagnare il nostro satellite fra le ombre della Terra, quest’anno c’è Saturno, guardiano della notte grazie all’opposizione avvenuta una settimana prima. Il tutto infine avviene a quattro giorni dal 50° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla sua superficie. Insieme al ricordo di quel leggendario 20 luglio 1969, vediamo allora cosa succede in dettaglio la sera dell’eclissi.

Per avere un'eclissi di Luna, occorre innanzitutto che Luna, Terra e Sole siano allineati e lo siano proprio in questa sequenza, perché ciò che succede è che la Terra, ponendosi in mezzo, proietta la sua ombra sul disco lunare che così si oscura.
Tuttavia non sempre l'oscuramento è totale, perché dipende dal grado di allineamento dei centri dei tre corpi celesti. L'orbita della Luna infatti è inclinata di circa 6° rispetto all'orbita della Terra (eclittica) e i due punti di intersezione sono chiamati nodi. Quando la Luna, o meglio il suo centro, si trova in uno dei due nodi, l'allineamento è perfetto e l'eclissi è completa (totale), ma se invece si trova solo in prossimità del nodo, allora l'allineamento non è esatto e sul disco lunare viene proiettata soltanto una porzione dell'ombra della Terra. L'eclissi è così parziale. Questo è ciò che in linea di massima succede nel fenomeno dell'eclissi di Luna. Tuttavia vale la pena approfondire ancora un po' il discorso perché dobbiamo aggiungere che questo tipo di eclissi è detto "d'ombra". Vi sono infatti eclissi totali o parziali anche di "penombra" e allora spendiamo qualche parola a riguardo.
L’ombra e la penombra sono coni di oscurità più o meno intensa prodotti dalla Terra quando si trova davanti al Sole con la Luna “alle spalle”. A seconda della zona del pianeta su cui si posano i raggi del Sole, si origina il cono d’ombra o quello di penombra: i raggi che colpiscono direttamente il disco terrestre vengono bloccati dalla presenza del pianeta e si forma così il cono d’ombra, mentre quelli che riescono a illuminare debolmente la parte di spazio che sta dietro la Terra, sostanzialmente i raggi che passano vicino ai suoi bordi, riescono a filtrare producendo invece due coni di penombra.
Quando il centro della Luna si trova in uno dei due nodi o poco distante, attraversa sicuramente anche il cono d'ombra, entrandovi completamente nel primo caso e solo parzialmente nel secondo, come avviene quest’anno.
Se invece, rispetto al nodo, il centro della Luna si trova in un intervallo di distanze che è superiore a quello per cui attraversava l’ombra, allora l'unico cono che attraversa è quello di penombra e anche in questo caso può entrarvi totalmente o solo in parte. I due intervalli di distanze nei quali si hanno le eclissi di ombra e penombra, si deducono con una trattazione geometrica che però è solo apparentemente semplice. Il calcolo infatti è in realtà piuttosto complesso perché deve tenere conto di vari fattori, fra cui le posizioni reciproche di Terra e Sole, le parallassi della Luna e del Sole e anche dell’effetto della rifrazione atmosferica. In questa sede quindi basti sapere qual è il meccanismo di base che regola le eclissi e aggiungiamo solo che l'eclissi di penombra, anche quando è totale, è molto poco appariscente.

 

Il cielo di luglio 2019

-- Immagine: www.storiedelcielo.it --  


Tornando all’appuntamento di quest’anno, il fenomeno ha inizio ufficialmente alle 20.44 quando la Luna entra nella penombra e l’orario precede di pochi minuti l’alba del satellite, dunque dobbiamo volgerci a est. Trascorsa poco più di un’ora, alle 22.02, la Luna fa il suo ingresso nell’ombra e inizia la parte più spettacolare dell’evento perché l’oscuramento ora si percepisce nettamente. Seguendo l’ombra della Terra estendersi sempre più sul disco della Luna, arriviamo alle 23.30 quando l’eclissi è nella sua fase massima. Il nostro satellite si trova a 18° di altezza sopra l’orizzonte ed è preceduto a nord-ovest da Saturno che fin dall’inizio accompagna l’evento. Come possiamo osservare, la porzione di disco oscurato non scompare totalmente alla vista, piuttosto assume un colore rosso cupo. Il motivo risiede nel fatto che i raggi del Sole quando attraversano l’atmosfera terrestre, vengono diffusi in misura diversa a seconda dei colori di cui sono composti. Quelli blu lo sono maggiormente di quelli rossi, pertanto i primi vengono dispersi ovunque – motivo per cui di giorno il cielo è azzurro – mentre i secondi raggiungono la superficie lunare tingendola di rosso, da cui il nome popolare di Luna Rossa, riservatole però più che altro in occasione delle eclissi totali.
Dal momento della fase massima, l’eclissi dura circa un’ora e mezza e alle 00.59 (del 17 luglio), la Luna esce dall’ombra ed entra nel secondo cono di penombra ma, come abbiamo detto, l’oscuramento non è apprezzabile più di tanto. Il fenomeno si completa con l’uscita anche dalla penombra che avviene alle 02.17, cioè poco più di un’ora dopo.

 

Il cielo di luglio 2019

-- Immaginie sw Stellarium --  

 

Agenda del 16 luglio 2019

20.44 La Luna entra nel primo cono di penombra. Non è visibile perché è ancora sotto l’orizzonte.
20.50 La Luna sorge, ma l’oscuramento dovuto alla penombra non è percepibile.
22.02 La Luna entra nell’ombra. Il satellite è ancora piuttosto basso sull’orizzonte (9°), ma da questo momento l’ombra della Terra inizia a occupare il disco lunare e intanto la Luna è sempre più alta in cielo. Saturno, che la precede poco sopra, è il suo “accompagnatore”.
23.30 L’eclisse è nella sua fase massima. La Luna è 18° sopra l’orizzonte e si mostra oscurata per più di metà disco.
00.59 (del 17) La Luna, a 22,5° di altezza sull’orizzonte, esce dall’ombra ed entra nel secondo cono di penombra.
01.26 La Luna transita sul meridiano, ovvero raggiunge l’altezza massima sull’orizzonte che a questa data è di quasi 23°.
02.17 La Luna esce completamente dalla penombra e il fenomeno dell’eclissi è terminato.

 

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DATI OSSERVATIVI

 

  

Sole 

Immagine: www.media.inaf.it

ORARI DI ALBA E TRAMONTO DEL SOLE ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER
Sorge 05.34 05.34 05.35 05.35 05.36 05.37 05.37 05.38 05.39 05.40 05.40 05.41 05.42

05.43

05.44 05.45 05.45 05.46 05.47 05.48 05.49 05.50 05.51 05.52 05.53 05.54 05.55 05.57 05.58 05.59 06.00
Tramonta 21.03 21.03 21.03 21.02 21.02 21.02 21.01 21.01 21.01 21.00 21.00 20.59 20.58 20.58 20.57 20.56 20.56 20.55 20.54 20.53 20.52 20.51 20.50 20.49 20.48 20.47 20.46 20.45 20.44 20.43 20.42
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –-

 

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Luna

Immagine: www.media.inaf.it

FASI LUNARI
Nuova Primo Quarto Piena Ultimo Quarto
Giorno

2 Luglio

9 Luglio

16 Luglio

25 Luglio

Sorge 05.07 13.26 20.50 00.40
Tramonta 20.52 01.25 (del 10) 05.07 14.06
Ora fase 21.16 12.55 23.38 03.18
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –-        

 

Immagine: www.media.inaf.it

PERIGEO E APOGEO LUNARI
Perigeo Apogeo
Giorno

5

Luglio

21

Luglio

Ora 06.54 02.01
Distanza 363.727 km 405.478 km
-- Fonte: astrosurf.com/cosmoweb –-    

 

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Pianeti

VENERE
 

Il cielo di luglio 2019

Immagine:
www.heavens-above.com

1

Luglio

15

Luglio

31

Luglio

Costellazione Toro Gemelli Cancro
Sorge 04.42 05.02 05.38
Transita 12.26 12.46 13.06
Tramonta 20.10 20.29 20.34
Magnitudine -3,9 -3,9 -3,9
Diametro 10,0" 9,8" 9,7"
Percentuale illuminata 98% 99% 100%
Distanza dalla Terra al transito 1,6837 UA 1,7108 UA 1,7280 UA
AR ore 23.00 5h49m27,9s 7h04m10,7s 8h27m57,3s
DE ore 23.00 +23°15'54" +23°01'48" +20°05'01"
Visibilità indicativa del pianeta Per pochi minuti prima dell’alba del Sole Per pochi minuti prima dell’alba del Sole Non visibile
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --    

 

MARTE
 

Il cielo di luglio 2019

Immagine:
www.heavens-above.com

1

Luglio

15

Luglio

31

Luglio

Costellazione Cancro Cancro Leone
Sorge 07.12 07.04 06.55
Transita 14.46 14.28 14.06
Tramonta 22.20 21.51 21.15
Magnitudine 1,8 1,8 1,8
Diametro 3,6" 3,6" 3,5"
Percentuale illuminata 99% 99% 100%
Distanza dalla Terra al transito 2,5659 UA 2,6115 UA 2,6491 UA
AR ore 23.00 8h08m26,2s 8h45m17,2s 9h26m06,5s
DE ore 23.00 +21°22'10" +19°14'58" +16°18'32"
Visibilità indicativa del pianeta Per poco più di mezz’ora dopo il tramonto del Sole Per quasi mezz’ora dopo il tramonto del Sole Non visibile
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --    

  

GIOVE
 

Il cielo di luglio 2019

Immagine:
www.heavens-above.com

1

Luglio

15

Luglio

31

Luglio

Costellazione Ofiuco Ofiuco Ofiuco
Sorge 19.11 18.10 17.03
Transita 23.39 22.39 21.32
Tramonta 04.12 03.11 02.05
Magnitudine -2,6 -2,5 -2,5
Diametro 45,4" 44,3" 42,7"
Percentuale illuminata 100% 100% 99%
Distanza dalla Terra al transito 4,3408 UA 4,4448 UA 4,6165 UA
AR ore 23.00 17h02m08,5s 16h56m26,6s 16h52m33,5s
DE ore 23.00 -22°14'16" -22°08'29" -22°05'27"
Visibilità indicativa del pianeta Dal tramonto del Sole fin quasi all’alba (6,5H) Dal tramonto del Sole alle tre di notte (5,5H) Dal tramonto del Sole alle due di notte (5H)
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --    

 

SATURNO
 

Immagine:
www.gizarastro.it/Immagini.html

1

Luglio

15

Luglio

31

Luglio

Costellazione Sagittario Sagittario Sagittario
Sorge 21.23 20.24 19.17
Transita 01.57 00.57 23.45
Tramonta 06.27 05.26 04.18
Magnitudine 1,0 1,0 1,0
Diametro 18,4" 18,4" 18,3"
Percentuale illuminata 100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito 9,0445 UA 9,0367 UA 9,1041 UA
AR ore 23.00 19h15m45,2s 19h11m21,6s 19h06m35,4s
DE ore 23.00 -21°57'49" -22°06'46" -22°16'09"
Visibilità indicativa del pianeta Dal tramonto all’alba del Sole (7H) Dal tramonto all’alba del Sole (7,5H) Dal tramonto del Sole fin quasi all’alba (7H)
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --

 

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Calendario dei principali fenomeni celesti di luglio 2019

GIORNO

ORA

EVENTO

2 21.16 Luna nuova
4 04.33 Terra all’afelio 1,016754 UA
4 18.23 Congiunzione  Luna – Presepe (M44) 0.5°N (occultazione)
5 06.54 Luna al perigeo 363.727 km
5 14.59 Venere al nodo ascendente
6 04.40 Congiunzione Luna-Regolo 3,2°S
7 08.56 Mercurio all’afelio 0,466701 UA
8 01.13 Mercurio stazionario moto retrogrado
9 12.55 Luna al primo quarto
9 18.12 Saturno all’opposizione
13 21.14 Congiunzione Luna – Giove 2,3°N
16 10.06 Congiunzione Luna – Saturno  0,2°S (occultazione)
16 23.31 Eclissi parziale di Luna
16 23.38 Luna piena
21 02.01 Luna all’apogeo 405.478 km
21 14.32 Mercurio in congiunzione inferiore
25 03.18 Luna all'ultimo quarto
28 02.07 Congiunzione Luna – Aldebaran 2,3°N
30 01.14 Urano in quadratura occidentale

-- Fonte: astrosurf.com/cosmoweb | storiedelcielo.it –-

 

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Passaggi della ISS

In tabella si segnalano i passaggi della ISS per fascia oraria di due ore.
Gli orari esatti dei transiti possono essere verificati registrandosi sul sito www.heavens-above.com oppure osservando la posizione in tempo reale sul sito http://www.n2yo.com/.
Le scritte evidenziate indicano i transiti più brillanti della Stazione (m > -3,0), mentre quelle in corsivo indicano i passaggi più lunghi (> 5 minuti).

Il cielo di luglio 2019

Foto ISS: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html

  

Fascia oraria PASSAGGI DELLA ISS
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER
21.30 - 23.30 - - - - - - - - - - - - - - ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS
23.30 - 01.30 - - - - - - - - - - - - - - ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS - ISS - ISS - -
01.30 - 03.30 - ISS - ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS - ISS - ISS - -
03.30 - 05.30 ISS - ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS - - - - - - - - - - -

  

 

 

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